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sono lieto di poter indirizzare a tutta la comunità discente e docente l’augurio di un proficuo e sereno inizio del nuovo anno scolastico.Come voi, anch’io sono stato studente a Teramo e oggi tocca ai miei figli l’onore e l’onere di sedere sui banchi per attendere alla propria formazione, con l’auspicio – per loro e per voi tutti – di imparare soprattutto a “discernere”, cioè a saper distinguere, a saper conoscere, a saper giudicare e, di conseguenza, a riuscire a vedere chiaro con l’intelletto.
Due questioni di attualità occupano il dibattito pubblico sulla scuola e sulla formazione: per entrambe intendo offrire alcune considerazioni alle coscienze di ciascuno, quale contributo di attenzione al primo e fondamentale pilastro di ciascuna società: la formazione delle giovani generazioni.
IL SENSO DEL DOVERE
Da Caivano a Roma, solo per fare qualche esempio di cronaca, questa estate abbiamo misurato il dilagare della violenza che può sgorgare dal degrado ambientale di vaste zone laddove i giovani vivono una condizione di solitudine e di miseria morale.
La scuola e la famiglia sono i principali argini al degrado, le istituzioni cui spetta combattere il diffondersi di un sentimento di assenza di qualsivoglia senso del limite.Il crollo del concetto di autorità ha sovente interrotto la trasmissione dell’educazione al rispetto delle regole e, purtroppo, è emersa una preoccupante latitanza del senso del dovere.
La condivisibile battaglia contro l’autoritarismo, sviluppatasi dagli anni ’60, ha spazzato via nel tempo pure l’autorità dei genitori e quella degli insegnanti.
La successiva stagione dei diritti, di cui il teramano Marco Pannella è stato protagonista assoluto, ha rappresentato un progresso sociale immenso, ma ha lasciato troppo in ombra il concetto di dovere.
L’autorità sopravvive finché esiste l’autorevolezza, ma spetta alla famiglia e alla comunità educante ristabilire un equilibrio fra diritti e doveri, attraverso una collaborazione fra genitori e insegnanti che è andata perduta da quando i genitori hanno interrotto il legame di fiducia attraverso il quale rivestivano di autorità i docenti.I genitori in molti casi hanno smesso di credere nella funzione educatrice della scuola e hanno svuotato di senso il ruolo del “maestro”, provocando la scomparsa del senso del limite, dal quale ha origine il degrado morale che apre le porte alla disgregazione sociale.
I genitori dovrebbero riflettere sulla pedagogia comportamentale e gli insegnanti dovrebbero uscire dalla rassegnazione che li induce spesso ad abdicare al proprio ruolo, affinché i giovani comprendano e facciano propri i capisaldi della civile convivenza.
IL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE
La seconda questione che mi preme sottolineare è quella della anestetizzazione del merito che produce un livellamento verso il basso dei rendimenti scolastici e, nel lungo periodo, un regresso culturale e sociale.
È un fenomeno acclarato quello dell’abbassamento degli standard didattici, dal quale discende un deficit di qualità intellettuale delle nuove generazioni.
Le cause sono molteplici, ma non può né deve sfuggire che se la preparazione media degli studenti scende costantemente, ciò comporta inevitabilmente un aumento delle disuguaglianze.
Infatti, il merito consente alle fasce economicamente deboli di potersi emancipare, fungendo da ascensore sociale.
È lo stesso articolo 34 della Costituzione a definire il percorso: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.
Se le istituzioni scolastiche vengono aggredite dalla rassegnazione e si sentono assediate dalle famiglie che invocano l’abbassamento costante degli standard didattici, finiscono per cedere ad un meccanismo che provoca il declino della comunità: i ceti meno abbienti necessitano maggiormente di sviluppare competenze, perché attraverso le competenze maturate a scuola avranno gli strumenti per tentare di elevarsi nel lavoro e nella società.
Viceversa, l’appiattimento formativo allarga la forbice fra coloro che hanno i mezzi economici per cavarsela comunque nella vita e coloro che non hanno altre chance se non quelle dello studio e delle competenze maturate da poter spendere sia nel mercato del lavoro e sia nelle istituzioni pubbliche.
Il deficit di preparazione che si produce orizzontalmente laddove proliferi una disattenzione indotta alla qualità della didattica, causa delle conseguenze spiacevoli: chi possiede i mezzi economici sopperisce privatamente, chi non li possiede resta inesorabilmente indietro.
Sento il dovere di esortare tutti a migliorarsi, riflettendo su quanto avviene nella cronaca quotidiana e promuovendo ogni azione positiva che corregga i percorsi ed eviti derive pericolose.
Rinnovo a tutti l’augurio di un anno scolastico foriero di soddisfazioni, perché l’educazione delle giovani generazioni è un obiettivo primario al quale possono e devono contribuire tutte le declinazioni sociali e istituzionali."
Il Presidente della Provincia di Teramo
Camillo D’ANGELO
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“Negli sport di squadra, poi, si riafferma quell’ideale di condivisione di un risultato raggiungibile solo con un impegno comune che è, da sempre, il mio credo personale e politico e che, declinato nell’azione di governo quotidiana, rappresenta alla perfezione il ruolo di un ente strategico quale la Provincia, che deve farsi baricentro di una “squadra” che riunisce i Comuni del territorio. Sono vicino al Teramo, così come a tutte le squadre teramane, impegnate in ogni sport, alle quali voglio augurare le migliori fortune, in vista dell’avvio dei vari campionati”.
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La domanda di partecipazione alla selezione pubblica dovrà essere presentata, a pena di esclusione, ESCLUSIVAMENTE per via telematica, accedendo attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID – CIE – CNS), al portale reclutamento inPAraggiungibile al seguente link:
La domanda dovrà essere presentata, a pena di esclusione, entro le ore 23:59 del 26 AGOSTO 2023
(quindicesimo giorno decorrente dal giorno successivo a quello della pubblicazione dei Bandi nel sito www.inpa.gov.it )
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La domanda di partecipazione al Concorso pubblico dovrà essere presentata, a pena di esclusione, ESCLUSIVAMENTE per via telematica, accedendo attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID – CIE – CNS), al portale reclutamento inPAraggiungibile al seguente link:
La domanda dovrà essere presentata, a pena di esclusione, entro le ore 23:59 del 25 AGOSTO 2023
(quindicesimo giorno decorrente dal giorno successivo a quello della pubblicazione dei Bandi nel sito www.inpa.gov.it )
]]>Il Presidente
Camillo D’Angelo
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Il Prefetto di Teramo, Fabrizio Stelo, ha sottolineato come, attraverso il gioco di squadra e la sinergia istituzionale dei diversi enti che hanno partecipato alla iniziativa, si è riusciti a garantire il rafforzarmento del sistema di soccorso nella provincia di teramo a tutela di cittadini e turisti.
Il Comandante provinciale dei vigili del fuoco di Teramo, Davide Martella, ha illustrato l'organizzazione del Presidio di soccorso acquatico che dispone di personale già formato ed in grado di operare, in tempi estremamente celeri, utilizzando un gommone perfettamente equipaggiato per il soccorso a natanti o una moto d’acqua per il recupero e il successivo trasporto di persone in difficoltà in mare.
Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, il Tenente di vascello Alessio Fiorentino: “Questi ulteriori mezzi ci daranno la possibilità di implementare il numero di mezzi dello Stato utilizzabili in concorso con le nostre unità nello svolgimento dei compiti di coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso in mare che vengono svolte dalla Guardia Costiera e di agire in maniera tempestiva negli specchi acquei più prossimi agli arenili ed alle scogliere".
Il presidio, che opera nell’ambito del coordinamento della Capitaneria di Porto di Pescara e del locale Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, è stato attivato lo scorso fine settimana nei giorni di sabato 29 e domenica 30 luglio, e sarà operativo tutti i fine settimana di agosto e il primo fine settimana di settembre, fino al 3 settembre, nonché il 14, 15, 16 e 17 di agosto, in turni di otto ore (dalle 10.00 alle 18.00) ed integra la già prevista sorveglianza balneare, con l’auspicio di fornire un utile contributo al miglioramento della sicurezza in mare nella fascia costiera dei comuni del litorale teramano.
Il “Presidio Acquatico” sarà collocato alternativamente nell’esistente Centro Polifunzionale dei vigili del fuoco sul Lungomare Trento Nord a Roseto degli Abruzzi e nell’area di rimessaggio del Comune di Tortoreto nei pressi del Camping Villaggio Salinello, grazie anche alla collaborazione offerta dai comuni di Roseto degli Abruzzi e Tortoreto. Nel presidio saranno dislocati mezzi nautici, attrezzatura e idonei sistemi di comunicazione, necessari per l’attività di soccorso in mare.
L’apertura del “Presidio per il Soccorso Acquatico di Superficie” è resa possibile grazie ad una convenzione stipulata lo scorso 19 luglio tra il Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Teramo Davide Martella ed il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo.