tag:blogger.com,1999:blog-65418637164123415332024-03-14T07:15:15.233+01:00MedBunker - Le scomode verità- Medicina, Scienza, Ciarlataneria -Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comBlogger483125tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-28269498197164824452023-11-11T11:01:00.015+01:002023-11-11T11:24:18.740+01:00Indi, l'interesse di chi?<div style="text-align: justify;">Avrete sentito parlare della vicenda della bambina inglese Indi Gregory, affetta da una grave malattia e per questo senza speranze di lunga sopravvivenza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La giustizia inglese ha ordinato di sospendere i supporti vitali per non prolungare le sofferenze della piccola e nel suo interesse, vista l'impossibilità di cura e il peggioramento irreversibile delle condizioni, decisione alla quale si sono opposti i genitori<span style="text-align: left;">.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">La vicenda è arrivata sulle cronache italiane e quindi come (purtroppo) spesso accade, si sono accese le polemiche tra chi è "a favore" della sospensione delle cure e "contrario" alla decisione.</span></div><div style="text-align: justify;">Si è intromesso anche il governo italiano concedendo la possibilità di ricovero della bambina in un ospedale cattolico romano per proseguire la cura in Italia interrompendo di fatto la decisione inglese.</div><div style="text-align: justify;">Non mi interessa fare tifo o gossip su cose così importanti e delicate, lo ritengo un comportamento vigliacco e provinciale, oltre che irrispettoso per il dolore della bambina e della sua famiglia. Mi limiterò quindi a spiegare di cosa soffre Indi e delle sue condizioni (per quello che se ne può sapere). Nessun giudizio o opinione, questo è un post <b>tecnico</b> e per questo motivo non sono previsti commenti. Sarà anche utile per chi volesse usarlo per spiegare la storia a chi ne fosse interessato. Un post di pubblica utilità insomma.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Userò un linguaggio semplice per farmi capire da tutti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Indi Gregory</b> è una bambina inglese di otto mesi affetta da "<i>aciduria combinata D,L-2-idrossiglutarica</i>", una <a href="https://www.telethon.it/cosa-facciamo/ricerca/malattie-studiate/aciduria-combinata-dl-2-idrossiglutarica" target="_blank">malattia</a> genetica (quindi presente dalla nascita) che colpisce il metabolismo (quindi le azioni che permettono all'organismo di funzionare) e molto rara.
Questa malattia causa disturbi di vario grado ma sempre gravi.</div><div style="text-align: justify;">Non permette lunga sopravvivenza e quasi sempre condiziona pesantemente la qualità di vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I sintomi principali sono neurologici, crisi epilettiche, incapacità di respirare autonomamente ma anche ritardo dello sviluppo, problemi cerebrali e alterazioni della forza muscolare e capacità visiva.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYIenJwX9IKx16zmQBpQkaCvz8LwLq_8mSrqVanpMNAIh_stETNzGzPmJRnMZ9mDCXFaCxqZRA4CpPfU20S7F325tCxnFxduPIYpS1mVsAgHvhGmN6Kd4e1I4l0_7S8Q4ZdByPt0-6RBqMwTNMtAP4EXuvAbDDY1nQl7Tf8lNwjDGyqdbWZUJZQArOjQwG/s1600/indi-gregory.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYIenJwX9IKx16zmQBpQkaCvz8LwLq_8mSrqVanpMNAIh_stETNzGzPmJRnMZ9mDCXFaCxqZRA4CpPfU20S7F325tCxnFxduPIYpS1mVsAgHvhGmN6Kd4e1I4l0_7S8Q4ZdByPt0-6RBqMwTNMtAP4EXuvAbDDY1nQl7Tf8lNwjDGyqdbWZUJZQArOjQwG/w400-h225/indi-gregory.jpg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Attualmente Indi non è capace di respirare autonomamente, non vede, non riesce a nutrirsi e ha "poca forza muscolare".
È inoltre affetta da malformazione cardiaca e cerebrale.
Per questo motivo è collegata a macchinari che la sostengono per la sopravvivenza (senza macchinari non potrebbe sopravvivere). Le sue condizioni con i macchinari sono discrete anche se in peggioramento e instabili e si sono avute parecchie crisi che hanno richiesto manovre di rianimazione (anche diverse volte in un giorno). La bimba prova, con molta probabilità, dolore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I <i>giudici</i> inglesi hanno sentito degli esperti che hanno esposto le loro tesi: alcuni (la maggioranza) hanno considerato le condizioni di Indi in peggioramento, senza speranza di miglioramento, senza terapie decisive e di grande sofferenza. Altri hanno proposto dei trattamenti sperimentali che secondo loro potrebbero migliorarne la qualità di vita (non esiste guarigione).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I medici dell'ospedale <i>Bambino Gesù di Roma</i> hanno proposto di trasferire la bimba in Italia proponendo un intervento al cuore per migliorarne le condizioni, una cura sperimentale e la continuazione della terapia intensiva.
Il giudice inglese a proposito di questa proposta ha scritto che la proposta è scarsa di dettagli, nessuno specialista italiano ha valutato la bambina e non vi sono particolari novità sul caso che possano far definire "utile" questa possibilità, il trasferimento sarebbe inoltre un'ulteriore sofferenza per la bambina, l'ha quindi bocciata.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A prescindere dalle opinioni personali in questo caso assistiamo a uno scontro tra affetti e sentimenti personali e razionalità, legge e interesse della bambina.</div><div style="text-align: justify;">Non è certo facile farsi un'idea ma urlare per darsi ragione è la cosa peggiore e più inutile da fare.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-63149566395330075692023-03-23T23:09:00.002+01:002023-03-23T23:09:30.336+01:00Dico bugie ma lo faccio perché tanto nessuno controllerà. Come i media manipolano la realtà.<p style="text-align: justify;">Ho spiegato già diverse volte come alcuni giornalisti
e politici stiano cercando di riscrivere la realtà sulla pandemia Covid per
motivi politici e personali. Raccontano di complotti e misteri mai avvenuti e
che non hanno alcun riscontro oggettivo. Per ottenere una realtà che a loro fa
comodo devono crearla, falsificarla, modificare parole, contesto e dati.</p><p style="text-align: justify;">Vi ho
già spiegato come si fa e oggi vi faccio vedere un esempio. Uno pratico, come si fa nei corsi.</p><p style="text-align: justify;">È successo in una trasmissione televisiva, di quelle notoriamente "urlate", con un conduttore che sbraita e si sbraccia rumorosamente, che usa titoli a effetto, musiche da film giallo e frasi da scoop incredibile. La trasmissione va molto in voga negli ambienti novax perché insiste, in maniera paranoica, su presunti misteri, complotti, segreti e imbrogli dei politici della parte (chiaramente) avversa.</p><p style="text-align: justify;">Che già questo sarebbe una scorrettezza. È giusto denunciare imbrogli di qualsiasi parte politica, perché alla fine chi ne paga le conseguenze è sempre il cittadino, specie quello in difficoltà. Inutile demolire la parte "avversaria" e santificare quella "amica", perché così si dice una bugia, doppiamente sporca perché si fa solo per convenienza, interesse personale.</p><p style="text-align: justify;">Ma vediamo questo tipico trucco per manipolare la realtà. La trasmissione insiste sul fatto che le autorità sanitarie (AIFA in particolare, l'Agenzia italiana del farmaco) abbiano nascosto dati gravi sui vaccini antiCovid, abbiano negato e mascherato effetti collaterali pericolosi, eventi avversi, conseguenze dannose. Ovviamente nessuna prova, nessun dato chiaro o oggettivo ma solo mezze frasi, inquadrature misteriose, parti di discorsi. Niente di chiaro, tutto un po' confuso e fatto apposta per generare il dubbio. Come in questo caso.</p><p style="text-align: justify;">Si mostra una parte di un foglio, con qualche riga evidenziata e un dito che ne segue il decorso.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPaXaPsEJh5flku5OZtYFSGdx9CwF_YWAkAx2KDMU2Sl5DxLjB-VYB2P6gBuMX7MHGYnv29RC7i-VDvvygapfTJckiRvB68oz3APm9WPdZsuHV_WVmxLQbtnUd5jZvihPPqC6a-WZjmtnGn98aE-VzUuwjznoe_SEN_Z4arf_DwS2Xj76Ip4_h4pFcuw/s1698/fuori%20d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="663" data-original-width="1698" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPaXaPsEJh5flku5OZtYFSGdx9CwF_YWAkAx2KDMU2Sl5DxLjB-VYB2P6gBuMX7MHGYnv29RC7i-VDvvygapfTJckiRvB68oz3APm9WPdZsuHV_WVmxLQbtnUd5jZvihPPqC6a-WZjmtnGn98aE-VzUuwjznoe_SEN_Z4arf_DwS2Xj76Ip4_h4pFcuw/w640-h250/fuori%20d.jpg" width="640" /></a></div><div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Leggete la frase: “<i>La probabilità di osservare un decesso in un anziano vaccinato da poco è elevata</i>”.</div><div style="text-align: justify;">Cosa capite? È una notizia normale o allarmante?</div></div><div><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div><span style="text-align: justify;">Ora leggete la frase: “Nei paesi europei ogni giorno si
verificano migliaia di decessi che riguardano, in maggioranza, persone anziane.
</span><i style="text-align: justify;">La probabilità di osservare un decesso in un anziano vaccinato da poco è</i><span style="text-align: justify;">,
per questo</span><i style="text-align: justify;">, elevata</i><span style="text-align: justify;"> e una eventuale responsabilità del vaccino può
essere stabilita solo dopo aver escluso altre possibili cause attraverso
opportuni accertamenti diagnostici”. Questa è la frase completa, non solo quella evidenziata ma tutta, senza tagli o sfuocature.</span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAvnx8emUi8fAwhVy4sKEz1cVgZdtBbN9ZanJhob0ITspxBMQhSHWXPZnLNBvXzXMr1IQf5RoAtFw5k2hcC34W3ujr9AP6H4YSKRaXiDBx6d7BqK_nCJ4FZsSirKWg-0FMob_T2HizxrVE1b2pT098TnaRKKBIG7NAMIQKH1KTivyJTSWhbmph8vXOgA/s1841/fuori%20d2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="673" data-original-width="1841" height="146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAvnx8emUi8fAwhVy4sKEz1cVgZdtBbN9ZanJhob0ITspxBMQhSHWXPZnLNBvXzXMr1IQf5RoAtFw5k2hcC34W3ujr9AP6H4YSKRaXiDBx6d7BqK_nCJ4FZsSirKWg-0FMob_T2HizxrVE1b2pT098TnaRKKBIG7NAMIQKH1KTivyJTSWhbmph8vXOgA/w400-h146/fuori%20d2.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<p class="MsoNormal"></p><div style="text-align: justify;">E questa seconda frase (che è il contesto della prima) cosa
vi dice? È anche questa allarmante o rivela cose strane? <i>Tranquillizza </i>o <i>allarma</i>?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In pratica nel programma “Fuori dal coro”, esempio di giornalismo urlato, in mezzo alle solite musiche del terrore e immagini da complotto
anni ’70, hanno parlato di presunti misteri e segreti dell’AIFA che avrebbe nascosto
ai cittadini italiani grandi e gravi effetti collaterali dei vaccini. Se uno fa
caso, le frasi riportate non dicono <b>nulla</b>. Il solito fumo negli occhi.<br />Prendi
una parola, una frase, lasciala lì, lanciala tra le urla del conduttore e il
mistero è servito. Però per capire questo sottile gioco psicologico bisogna
essere preparati, svegli, consapevoli. Anche la frase che ho riportato fa parte
di questa pesca al credulone. </div><div style="text-align: justify;">Se dico che la probabilità che muoia un anziano
dopo la vaccinazione sia altissima sto dicendo una cosa <i>grave</i>, cioè i nostri
anziani invece di essere protetti morirebbero come mosche, dopo aver fatto il
(a questo punto pericolosissimo) vaccino e proprio questo ha urlato
scandalizzato il conduttore della trasmissione, accusando i vertici sanitari
del nostro paese di attentare alla vita degli anziani.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma la frase completa
dice ben altro, anzi proprio <b>l’opposto</b>. Dice che visto che in Europa muoiono (ovviamente)
molti anziani (in periodo Covid ancora di più) e che il fatto che tanti muoiano dopo aver
fatto il vaccino è una cosa comprensibile, una possibilità per nulla allarmante, come ne muoiono tanti dopo aver fatto il bagno o una camminata e che, prima di legare le due cose, bisogna accertarsene, <i>controllare</i>. Insomma,
quello che chiunque dotato di buon senso e normale intelligenza sa diventa un
complotto segreto ai nostri danni. Nessun mistero né scandalo, nessun urlo scimmiesco.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ovviamente così si tratta il pubblico come
fosse una massa di stupidi che crede a qualsiasi cosa si dice. E un po’ è vero.
Le persone meno critiche, spesso con scarse basi culturali o con disagio
personale si allarmano e diventano complici di queste bugie. Ovviamente io
posso solo spiegare come alcuni manipolano la realtà, non sta a me indagare,
punire o iniziare a fare assumere le proprie responsabilità a chi diffonde
notizie false, allarmanti o chiaramente terroristiche. E allora chiudiamo con
le parole esatte contenute nel documento che avrebbe rilevato i gravissimi
segreti dell’AIFA sui rischi della vaccinazione anti-Covid:</div>
<div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">“<i>I dati di farmacovigilianza pervenuti in Italia fino a oggi non indicano l’opportunità
di modificare le indicazioni di somministrazione dei vaccini approvati dato il
favorevole bilancio tra il beneficio per i pazienti e il rischio di reazioni
avverse anche nei soggetti anziani</i>”.</div><o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La realtà è stata capovolta e venduta con altro significato, opposto a quello vero.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Capito come ci prendono in giro? Capito come si costruiscono
le bufale? E questa bufala è stata poi ripresa da altri (politici, medici,
novax) che, come un bufalaro qualsiasi, ha semplicemente diffuso una falsa
notizia.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Alla prossima.<o:p></o:p></p>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-81581745210560337262023-03-20T19:44:00.003+01:002023-03-23T23:31:53.832+01:00Ora va meglio.Ora, tre anni fa.<div><br /></div><div>Arrivai in ospedale chiamato in reperibilità. Sapevamo di un'epidemia e di una nuova malattia e facevamo ipotesi dei giorni che servivano perché passasse. Una settimana, meglio aspettare il picco, forse passerà basta aspettare altre due settimane, speriamo.
Forse a fine mese.</div><div><br /></div><div>Posteggiai nel parcheggio dell'ospedale, velocemente andai verso la porta e passai tra due camion che caricavano qualcosa. Erano salme. Sacchi con salme che non entravano in obitorio. Iniziai a capire. Ci avevano detto di non diffondere il panico.
Chiedevano di non girare in ospedale con le mascherine perché le persone potevano spaventarsi. Ma tanto mascherine non ce n'erano e le poche rimaste si usavano per giorni. Avvenne pure che le rubassero, assieme ai flaconi di gel disinfettante. Erano finite anche le bare.</div><div>Si usavano i sacchi.</div><div><br /></div><div>Cosa stava succedendo?<div><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLQgd2Ow2SCWzVO5E2Swstnj9FfgBrwQJNQNbRHp4PDiaItmS576B8tM6MLKJgRtd8Spo5lOJW5ViY6t5AgMh4LkQBhyO7BKmsq0No13ba_PVohPyCTdlMijSHnWrjiAXushb95WwDFAergnjM4LBotTCaA0eTo5uaaCDlqJL8NeSkXEQ0aOIi7D30TA/s2048/pandemia1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLQgd2Ow2SCWzVO5E2Swstnj9FfgBrwQJNQNbRHp4PDiaItmS576B8tM6MLKJgRtd8Spo5lOJW5ViY6t5AgMh4LkQBhyO7BKmsq0No13ba_PVohPyCTdlMijSHnWrjiAXushb95WwDFAergnjM4LBotTCaA0eTo5uaaCDlqJL8NeSkXEQ0aOIi7D30TA/w400-h266/pandemia1.jpg" width="400" /></a></div><div><br /></div><div>Sembrava un film ma ancora si pensava a qualcosa di <i>passeggero</i>, di breve durata ma ogni giorno era un colpo. Un pomeriggio vidi entrare un giovanissimo, forse 20 anni, intubato. Poi una ragazza, giovane, intubata anche lei.</div><div>"<i>Strano </i>- mi disse il collega anestesista - "<i>in genere sono tutti uomini e anziani</i>". "<i>Il tipico vecchietto da bar</i>". Così definivano gli anestesisti miei amici i pazienti più gravi: anziani, sovrappeso, fragili. Morivano in tanti, senza grandi speranze.</div><div><br /></div><div>Mai vista una cosa del genere.</div><div>Due gravide in intensiva. Poi il primario di un altro reparto, morto.</div><div><br /></div><div>E arrivò la notizia della sospensione delle sale operatorie. Scesi a vedere cosa fosse successo. Tutte le sale, otto, erano diventate stanze di terapia intensiva.
Decine di persone intubate, a pancia in giù, sedate. Era un incubo ma bisognava viverlo. Tornavo a casa cambiandomi all'ingresso. Dormivo in una stanza isolato mentre su internet si leggeva di gente che non ci credeva, che parlava di finzione, esagerazione. Una cura segreta.
Per qualcuno era tutto finto e i media esageravano ma la realtà era peggiore di quella che si vedeva in TV. La paura ti assaliva. Morivano amici, colleghi, uno, cinque. Dieci. E tanti erano davvero degli eroi, anche se la retorica dell'eroe non l'ho mai amata.
Tanti si ammalavano, qualcuno guarito diceva che era stata dura, altri mancavano per settimane. Sentivi di amici morti, parenti che non ce l'avevano fatta. Un incubo? Forse. Poi arrivarono i vaccini. Improvvisamente crollarono i decessi. Ancora spaventati ma andava meglio.
Chi si ammalava spesso ne usciva fuori. Non si parlava di morti ogni giorno e i colleghi tornavano al lavoro dopo la malattia.</div><div><br /></div><div>Ora sembra tutto diverso.</div><div><br /></div><div>E mentre tanti costruivano e aiutavano, emergeva la parte peggiore di noi. Quella che insultava, disprezzava, demoliva.
Politici, giornalisti, medici, alcuni hanno mostrato il peggio di ciò che sa essere l'uomo. Non ci hanno aiutato, non hanno fatto niente per tutti gli altri. Anzi distruggevano, screditavano, aggredivano. Mentivano. Oggi qualcuno sui social diffonde il tag <i>#ionondimentico</i>.
Non bisogna dimenticare chi ha fatto e chi ha ostacolato. Chi ha dato tutto per gli altri e chi, dagli altri, ha preso tutto, ha rubato speranza e forza. Oggi, la parte più brutta di noi c'è ancora e ancora distrugge, scredita, mente e aggredisce. Allora come oggi.</div><div>La parte più brutta di noi sta provando a riscrivere la storia, a piegarla a proprio uso e farne una revisione. E, proprio guardando a quei giorni, serve ricordare due cose su tutte. Chi ha lavorato per gli altri e gli altri che non ci sono più. Non perdiamo quello che di bello ci ha portati fino a qui.</div><div><br /></div><div>La parte brutta di noi deve essere sommersa da quella buona. Che non parla ma lavora e aiuta come può, costruisce. Ci sono stati anche loro. Gli egoisti sono sempre esistiti. Ma non dimentichiamo che ci sono anche gli altruisti. Ci sono e ci saranno. E ci hanno aiutati in questo periodo assurdo e che nessuno avrebbe mai immaginato qualche anno fa. </div><div><br /><div>Non dimentichiamoli.</div></div></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Il 30 gennaio 2020 i primi due casi di Covid-19 in Italia.</div><div>Al primo gennaio 2023: 25.143.705 contagiati, 184.642 deceduti. 379 <a href="https://portale.fnomceo.it/elenco-dei-medici-caduti-nel-corso-dellepidemia-di-covid-19/" target="_blank">medici morti</a>.</div><div>Vaccinato circa l'86% della popolazione vaccinabile.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-75611842832869423732023-03-06T23:02:00.001+01:002023-03-06T23:02:06.882+01:00Ora MedBunker anche su Podcast.<p> Ho creato un Podcast che raccoglie molti degli argomenti che ho trattato in questo blog. Per chi non lo sapesse il "podcast" è un racconto audio nel quale si possono ascoltare contenuti di vario tipo. E ne esistono di tanti tipi. Il mio, come al solito, è originale, nel senso che parlare di medicina e di "strane medicine" su internet resta anche dopo tanti anni una cosa "strana".</p><p>E quindi una prima serie di episodi, che si fermerà a 10. Se poi fosse il caso ne creerò un'altra.<br /><br />Se vi piace il genere, buon ascolto!<br />S.</p><p><br /></p>
<iframe style="border-radius:12px" src="https://open.spotify.com/embed/episode/6cHXxp5o9CAsJ96CuMCCIz?utm_source=generator" width="100%" height="352" frameBorder="0" allowfullscreen="" allow="autoplay; clipboard-write; encrypted-media; fullscreen; picture-in-picture" loading="lazy"></iframe>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-20520609022086319912022-07-15T11:52:00.002+02:002022-07-15T12:00:02.850+02:00Meglio comprare i miei libri o essere ignoranti, poveri e senza casa?<div style="text-align: justify;">In politica ma ormai anche nel dibattito pubblico, si usano spesso le “fallacie”, dei trucchi retorici che servono a sostenere le nostre opinioni. Sono scorrettezze, furbizie. Ne <a href="https://www.medbunker.it/2016/02/linsostenibile-fallacia-delle-bufale.html" target="_blank">avevo parlato</a> in passato riguardo le discussioni in medicina.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una di queste è il “<b>falso dilemma</b>” (o fallacia della "<i>falsa dicotomia</i>"). Un esempio che riprendo dalle dichiarazioni sulla <i>guerra </i>in Ucraina ascoltate in questi giorni. Essendo argomento ormai di cronaca quotidiana è una buona fonte di esempi di logica e trucchi retorici.</div><div style="text-align: justify;">Sostiene un <i>opinionista </i>in televisione che sarebbe <b><i>conveniente </i></b>“accontentare” la Russia, agevolare le mire di Putin in Ucraina, pur di evitare ulteriori scontri, allungare la guerra. Meglio accontentarlo e finirla qui che allungare la guerra provocando altro dolore e morte.</div><div style="text-align: justify;">Per sostenere questa sua (curiosa) posizione l’opinionista fa un esempio.
“<i>Per un bambino meglio essere vivo in dittatura che morto sotto le bombe</i>”, certo, condivisibile, anzi ovvio. Meglio un bambino vivo che vive in uno stato dittatoriale che però non per forza tratta male i cittadini o i bambini, che forse avrà sostentamento, alimenti, vestiti, divertimenti, scuola, molto meglio questo che morire bombardato per una guerra. Logico, quindi forse l’opinionista ha ragione, il suo discorso fila, è <b>giusto</b>.</div><div style="text-align: justify;">Ma sono le <b><i>uniche </i></b>possibilità?</div><div style="text-align: justify;">Cioè un bambino o vive in una dittatura o muore sotto le bombe?</div><div style="text-align: justify;">Potrebbe ipotizzare un’altra possibilità meno estrema?</div><div style="text-align: justify;">Ovviamente sì. Ecco perché quello che abbiamo visto è un trucco, un gioco di parole che serve a convincere chi ci ascolta che abbiamo ragione.</div><div style="text-align: justify;">È una fallacia, la fallacia del “<i><b>falso dilemma</b></i>” o della “falsa dicotomia”. Due possibilità estreme così da rendere una delle due (quella che ci conviene) più accettabile per logica, per ovvietà. Se l'alternativa a una posizione è drammatica e paurosa meglio la posizione anche scomoda o sconveniente ma non così terribile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma l’opinionista della guerra è stato l’unico a usarla? E la guerra è stato l’unico argomento che stimola l’uso di questi trucchi?</div><div style="text-align: justify;">No.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo abbiamo visto anche in ambito medico. In discorsi politici, in televisione, in tutti i media nei quali si tenta di coinvolgere lo spettatore o di condizionarne l'opinione, il "<i>falso dilemma</i>" regna alla grande.</div><div style="text-align: justify;">Il nostro premier, Mario Draghi, ha già durante la campagna di vaccinazione per il Covid, usato questo "artificio retorico": "<i>o ti vaccini o muori</i>".<br />Certo, si può capire il suo tentativo di incoraggiare alla vaccinazione, di semplificare un concetto difficile e che tanti non riescono ad afferrare ma "o ti vaccini o muori" è una <i>fallacia</i>.<br />Se ti vaccini sei più protetto dalla malattia e molto protetto dalla morte. Se non ti vaccini sei protetto pochissimo dalla malattia (dal caso, fondamentalmente) e poco dalla morte (se la malattia è in forma grave e l'individuo a rischio la possibilità di morte è decisamente reale ed elevata). Se quindi non ti vaccini non è detto che morirai ma è molto più probabile che vaccinandoti. Riassumendo: conviene vaccinarsi ma se non ti vaccini non è detto finisca male.</div><div style="text-align: justify;">Ecco, una frase così, più corretta, articolata e argomentata è stata sostituita dalla più breve, efficiente e convincente "o ti vaccini o muori". Uno <b>slogan</b>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQyrXXeqtDAVsN4KjNgY2cJ-A0GCQMpPrd-6siW-xwzj_6ElTB5RQeeq0Mzfp1CzxLdGlvlKd50X-xXFaXdZxZYCi92Yg9PeU9hsNGLSDLhoRJR86IYnprDrS07QSHzMhNZi7N4IkS29ouGEzgnhfGZQBa6yv2jQBAXgFx5MzgMobZYyMThEM-Rb_sRA/s304/fallacies.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="177" data-original-width="304" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQyrXXeqtDAVsN4KjNgY2cJ-A0GCQMpPrd-6siW-xwzj_6ElTB5RQeeq0Mzfp1CzxLdGlvlKd50X-xXFaXdZxZYCi92Yg9PeU9hsNGLSDLhoRJR86IYnprDrS07QSHzMhNZi7N4IkS29ouGEzgnhfGZQBa6yv2jQBAXgFx5MzgMobZYyMThEM-Rb_sRA/s1600/fallacies.jpg" width="304" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">La stessa cosa è stata fatta di nuovo dal primo ministro sempre a proposito della guerra tra Russia e Ucraina: "<i>preferite i condizionatori o la pace?</i>". Detto a proposito della possibilità di non acquistare più gas russo per l'embargo deciso nei confronti di questa nazione. In realtà se voglio la pace posso pure sperarla senza o con il condizionatore. Una cosa non pregiudica l'altra. Forse poteva dire: "<i>se vogliamo indebolire l'aggressore dobbiamo creare le condizioni per farlo e questo potrebbe comportare sacrifici e rinunce anche per tutti noi, per esempio in campo energetico: luce, gas, acqua e servizi, siamo disposti a sostenerli?</i>". Lunga e difficile eh?</div><div style="text-align: justify;">Per arrivare a tutti meglio uno <b>slogan</b>, rapido e veloce. Potrebbe essere fatto anche in buona fede ma <b>non si fa</b>, non vale. È scorretto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sì, le fallacie si usano anche in campo medico e in epoca di discussioni virtuali e internet è facile cadere in questa trappola.</div><div style="text-align: justify;">L'omeopatia è una sciocchezza, non contiene nulla e non cura le malattie. Giusto?<br />"Allora è meglio imbottirsi di medicine e intossicarsi? Meglio l'omeopatia".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ecco, chi ha detto che bisognerebbe imbottirsi di medicine o addirittura intossicarsi?</div><div style="text-align: justify;">Bianco o nero senza grigi?<br /><br /></div><div style="text-align: justify;">Posso non prendere nulla se non sto particolarmente male, posso cambiare lo stile di vita, curare l'alimentazione, resistere finché possibile. Cioè non si può validare una presunta cura come l'omeopatia (che chimicamente e farmacologicamente corrisponde al nulla) perché l'alternativa sarebbe diventare schiavi e dipendenti dai farmaci: non è vero. Semplicemente non è vero e semplicemente non è quella l'unica alternativa, anzi, ne esistono diverse e quasi tutte migliori del "non far nulla" assumendo una caramella omeopatica.</div><div style="text-align: justify;">Quindi è scorretto, non si dovrebbe usare questa fallacia in una discussione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E per il fatto che l'omeopatia corrisponde al nulla e scientificamente non ha alcun riscontro, c'è da dire che "<i>solo un ignorante potrebbe credere all'omeopatia</i>".</div><div style="text-align: justify;">No?<br />No. Anche questa è una fallacia, un trucco che si usa spesso nelle discussioni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non solo non è tassativo (e d'altronde gli omeopati sono medici, laureati, non "ignoranti") ma è vero il contrario, nel senso che è dimostrato che l'omeopatia è <i>gradita </i>e conta molti estimatori proprio nelle persone con un titolo di studio medio-alto.<br />Non è questo che la valida, non è questo che la rende medicina. Ma non è neanche il contrario che la cancella o la rende non credibile: è un "non argomento", una furbizia, la fallacia che si costruisce per sostenere il mio pensiero, per appendere la mia opinione a un comodo gancio.</div><div style="text-align: justify;">Lo stesso metodo lo ritroveremo nelle discussioni sul Covid (o meglio, sui vaccini per il Covid). "I vaccini proteggono dalla malattia" (che è una frase direi ovvia) e la risposta carica di fallacia ma tipica è: "e allora corri a farti la quarta, la quinta e la sesta dose". L'esagerazione, il concetto spinto al limite per esagerare il punto di vista opposto e renderlo vincente. Se fai i vaccini farai dosi infinite (e chi l'ha detto? E perché?), quindi è sbagliato a prescindere. Insomma, "<i>non è certo obbligatorio comprare i miei libri ma se non lo fate evidentemente preferite ammalarvi</i>".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Capito?<br /><br />Certo che è difficile, quando si è impegnati in una discussione, mantenere un comportamento corretto e onesto, soprattutto se colui che abbiamo di fronte non lo fa. Se ci colpisce con scorrettezze e argomenti poco onesti è facile essere tentati dal farlo anche noi. Ma conoscere gli artifici retorici è già un buon punto di partenza, consente di riconoscerli e difendersi. Questa del "<i><b>falso dilemma</b></i>" è tra le più usate.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sarà poi la nostra competenza e preparazione a farci emergere almeno agli occhi di chi legge o ascolta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-83714258906720146552022-05-11T11:52:00.000+02:002022-05-11T11:52:11.706+02:00Amarcord<p style="text-align: justify;"><span>Avevo forse otto o nove anni quando mio padre prese me e mio fratello per le mani e ci disse "<i>andiamo, sotto casa dello zio c'è un lupo mannaro che sta distruggendo tutto</i>". Mio zio abitava a poca distanza. Andammo a piedi verso una piccola folla radunata proprio sotto il palazzo nel quale abitava.</span></p><p style="text-align: justify;"><span>Tutti fermi, guardavano una persona (forse) che urlava e dava pugni ai muri, alle saracinesche dei garage, agitata. Io, bambino, pensai "<i>ecco il famoso lupo mannaro</i>". Si era materializzato in quella persona. Ovviamente non la ricordo bene ma il ricordo vago l'ho mantenuto negli anni, probabilmente perché un bambino che "vede un lupo mannaro" resta colpito, sconvolto. Si trattava probabilmente di una persona con problemi mentali o un ubriaco e mio padre, vecchio stampo, pensò bene di "giustificare" quel comportamento aggressivo e "strano" con la <i>licantropia</i>: il lupo mannaro era un essere umano che si trasformava in animale in certe situazioni. In fondo non era un concetto totalmente campato in aria. Una favola, non qualcosa di reale, forse per non impressionarci con la cruda realtà.</span></p><p style="text-align: justify;"><span>Dopo tanti anni in una cena con i miei fratelli abbiamo ricordato l'episodio, abbiamo parlato del "<i>lupo mannaro</i>" di come lo avevamo visto, dei particolari e la mia curiosità era quella di capire qual era il ricordo di mio fratello di quel "lupo mannaro". Saranno passati almeno 40 anni, probabilmente di più, mio fratello è di poco più giovane di me. Cosa è rimasto nella mente di due adulti del ricordo "sconvolgente" di un fatto visto da bambini? Più di 40 anni prima? Con un condizionamento ("vedrete un lupo mannaro") importante, soprattutto per menti di bambino?<br />Allora feci una prova: disegnai su un foglio quello che ricordavo di quella sera e chiesi a mio fratello di fare lo stesso (lui non vide il mio disegno).<br />Ecco il mio:</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-KDz5r_XyOcg/YaZ-kQENY6I/AAAAAAAAGy0/0u5EOoyd36oIo-hdEgCA0ZW1ksd3vmtHgCLcBGAsYHQ/s2048/memoria0004.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1415" data-original-width="2048" height="442" src="https://1.bp.blogspot.com/-KDz5r_XyOcg/YaZ-kQENY6I/AAAAAAAAGy0/0u5EOoyd36oIo-hdEgCA0ZW1ksd3vmtHgCLcBGAsYHQ/w640-h442/memoria0004.jpg" width="640" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span>Ed ecco quello di mio fratello:<br /></span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-0NofjxrUpN0/YaZ-s2jmpTI/AAAAAAAAGy4/Jeq9Q2xxMJ4TvkHOMeFAo46OzfOi5xsqACLcBGAsYHQ/s2048/memoria0005.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1449" data-original-width="2048" height="453" src="https://1.bp.blogspot.com/-0NofjxrUpN0/YaZ-s2jmpTI/AAAAAAAAGy4/Jeq9Q2xxMJ4TvkHOMeFAo46OzfOi5xsqACLcBGAsYHQ/w640-h453/memoria0005.jpg" width="640" /></a></div><br /><span>La somiglianza tra i due disegni è impressionante.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span>In fondo ricordavamo la stessa cosa ma, se fate caso, molto stilizzata, schematica però praticamente <b>identica</b>. Ovviamente non poteva trattarsi di un "lupo mannaro" ma di un uomo che, come ricordavamo bene, batteva sulle saracinesche. La memoria coincideva. Non c'erano esagerazioni, non avevamo "trasformato" un uomo con probabili problemi mentali in un "animale" o un essere strano, nonostante fossimo bambini e nonostante il tempo passato. Si può dire che la nostra memoria era integra. Non funziona sempre così.</span></p><p style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: large;">P</span></b>er molti di noi la memoria è un bene prezioso e perfetto. Ricordiamo tante cose: date, volti, nomi, persone, storie, luoghi, tantissime. Ogni tanto un buco, una distrazione ma il nostro "software" è sempre pronto a riportare le cose al loro posto, a ricordare perfettamente ciò che abbiamo visto e vissuto. Beh, non è così.</p><p style="text-align: justify;">La memoria non è un film che possiamo portare indietro se non ricordiamo una scena. Non possiamo ingrandire un particolare o risentire una battuta. Ciò che è successo è passato e sarà il nostro cervello a ricostruirlo, sostituendo i pezzi mancanti, adattandoli alla situazione, modificandone i particolari che non ricordiamo e creando una storia credibile. Un ricordo può essere talmente modificato da risultare completamente falso, inattendibile, anche se per noi sarà preciso, lucido, perfetto. Possiamo avere un falso ricordo totalmente inventato o un altro in parte (più o meno consistente) modificato. Uno studio su quasi 500 persone <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27710198/" target="_blank">notava come</a> se un argomento ci appassiona o è da noi ben conosciuto si tende a "completare", aggiungere particolari, crearne di nuovi trasformandolo quasi in un falso ricordo. Un po', nel pratico, come quando ricordiamo una nostra impresa, magari casuale o ordinaria ma che ricordiamo come incredibile, ricchissima di particolari precisi e spesso <i><b>esagerata</b></i>.<br />Moltissimi di quei particolari o di quelle esagerazioni potrebbero essere false, aggiunte dalla nostra memoria per rendere "epico" un fatto ordinario. La nostra memoria è insomma fedele per le cose importanti ma tutto può essere condizionato dal contesto creando aggiunte e rifiniture che trasformano completamente la realtà. Dallo stato d'animo, dallo stress, dal nostro stato i salute, dal tempo che trascorre e persino dal sonno che rielabora e "<i>riscrive</i>" ciò che conserviamo in memoria.</p><p style="text-align: justify;">I falsi ricordi sono una realtà e dipendono dal fatto che la memoria non è una macchina ma una reazione chimica che, per esigenze di sopravvivenza, deve adattarsi alla realtà attuale, non resta ferma e fissa, si "sistema" per essere subito recuperabile. È condizionata certamente dall'ambiente esterno e, come ho scritto, da vari fattori ma ha basi "organiche", è il nostro sistema nervoso che la regola. Nella costruzione di falsi ricordi per esempio, sembra <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15450167/" target="_blank">sia coinvolta</a> una regione del cervello chiamata "<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ippocampo_(anatomia)" target="_blank">ippocampo</a>" (che tra i suoi compiti ha proprio quello di "conservare" ciò che viviamo rendendolo "memoria") mentre la corteccia prefrontale tende a "<i>sistemare</i>", "correggere" questi errori.</p><p style="text-align: justify;">Per questo se il nostro cervello non ricorda il colore del vestito di una persona che ricordiamo dopo 10 anni lo crea, lo rende "<i>credibile</i>", per poter riportare alla luce quel ricordo. Altrimenti ricorderemo cosa, una persona con un vestito senza colore? No, il colore c'era, non lo ricordiamo e il nostro sistema nervoso lo sceglie, in base alle nostre esperienze, ai gusti, alle mode, all'attualità. Spesso sbagliando (in buonafede, ovviamente) e a volte anche indotto a farlo. È infatti possibile "<i>impiantare</i>" falsi ricordi. Tramite alcune tecniche (comuni alla psicoterapia) è possibile creare dei falsi ricordi (meglio se "stressanti") e queste tecniche sono usate (in malafede) da sette, gruppi estremisti, culti religiosi, per soggiogare gli adepti o renderli coscienti di una realtà che non è mai esistita. I falsi ricordi possono essere belli o brutti, indifferenti, possono condizionare le scelte e le opinioni. Esistono esperimenti che hanno provato a "<i>inculcare</i>" un falso ricordo come quello di aver provato disgusto nel mangiare un alimento e questo, falso, ha <b>condizionato</b> i gusti di chi fu sottoposto all'esperimento che ha provato disgusto a mangiare quel cibo fino a quando non gli è stato rivelato si trattasse di una finta.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-FfKGGFjyow8/YZTgZtAjzhI/AAAAAAAAGx4/VmtlsbvBOUM86NCoBX2kW7iuPgAUStrgQCLcBGAsYHQ/s1000/memoria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="666" data-original-width="1000" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-FfKGGFjyow8/YZTgZtAjzhI/AAAAAAAAGx4/VmtlsbvBOUM86NCoBX2kW7iuPgAUStrgQCLcBGAsYHQ/w400-h266/memoria.jpg" width="400" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><a href="https://www.medbunker.it/2011/09/testimone-oculare.html" target="_blank">Ho parlato</a> di ricordi e memoria in questo sito anni fa ma l'argomento resta sempre interessante.</p><p style="text-align: justify;">Se lo studio della memoria (e della costruzione dei falsi ricordi) è utile scientificamente (comprendere come funziona il nostro cervello aiuta a comprendere come funziona il nostro approccio alla vita) e sicuramente affascinante, pensate a cosa può comportare la correttezza di un ricordo o lo studio della memoria in cose importanti: la scienza, la sicurezza o la giustizia. Esistono casi famosi di "falso ricordo" culminati in testimonianze che hanno condizionato drammaticamente la vita di tante persone. Le testimonianze sbagliate in tribunale e nei processi sono notoriamente cause frequenti di scambi di persone e (purtroppo) di veri errori giudiziari. Sono migliaia le persone condannate (o uccise, dove esiste la pena di morte) perché qualcuno ha ricordato male. Esistono anche casi famosi condizionati da falsi ricordi e si stima che una buona parte (<a href="https://psycnet.apa.org/record/2014-24367-001" target="_blank">circa il 36%</a>) delle testimonianze oculari possano essere errate e queste percentuali possono essere condizionate anche da convinzioni personali, pregiudizi (sociali, razziali, economici o politici), stato d'animo. <br />Possiamo ricordare il caso di George Franklin, accaduto nel 1990.</p><p style="text-align: justify;">Nel settembre del 1969 una bambina di otto anni <i>Susan Neson</i>, scomparve mentre giocava con dei suoi amici nei pressi di casa, a Foster City, in California. Il suo corpo fu trovato senza vita dopo tre mesi poco distante dal luogo di sparizione. Dopo qualche indagine il caso fu chiuso senza trovare un colpevole.<br />Circa 20 anni dopo, nel 1989, <span style="text-align: left;">Eileen Franklin, raccontò di essersi ricordata che il rapimento e l'omicidio della bambina fu opera del padre, George Franklin, vigile del fuoco della cittadina californiana. La ragazza raccontò molti particolari e indicò luoghi e fatti che condussero all'arresto di George con successiva condanna all'ergastolo per omicidio pochi mesi dopo, nel 1990. Il rapporto di George franklin con i suoi familiari non era certo idilliaco. La moglie chiese il divorzio e raccontò come lui fosse violento e abusasse psicologicamente e fisicamente delle figlie e loro stesse raccontavano del completo distacco emotivo dell'uomo nei loro confronti. La figura di George non lo aiutava di certo. Compreso il suo <i><b>silenzio</b></i>. Non provò nemmeno a scagionarsi e non rispondeva alle domande degli inquirenti, tanto che lo stesso giudice disse che "<i>quel silenzio pesa più dell'oro nel giudicarlo colpevole</i>". Il perito psicologo nominato dal giudice dichiarò credibile la testimonianza della figlia di George ma non fu trovata nessuna prova fisica, nessun indizio oggettivo che inchiodasse l'uomo alle sue responsabilità e anche i tratti "malvagi" e abusanti dell'uomo erano stati esagerati (non c'era prova di abusi o di violenze domestiche) da sua moglie per ottenere il divorzio alle migliori condizioni possibili. La sua condanna era basata fondamentalmente solo sulla testimonianza della figlia.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Passarono cinque anni quando la sorella di <i>Eileen</i> (quindi l'altra figlia del condannato), raccontò che la "confessione" di Eileen nei confronti del padre emerse dopo una seduta di ipnosi e che tutti i particolari precisi su luoghi e fatti erano stati ricostruiti soprattutto in base alle letture dei giornali dell'epoca che raccontavano la tragedia. Eileen era stata particolarmente colpita dal fatto in quanto</span><span style="text-align: left;"> la bambina scomparsa era una sua compagna di giochi e le due si volevano particolarmente bene.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-cSvKrGkvimM/YZd7IvTAEJI/AAAAAAAAGyQ/IMpmC0MDILoUubaKBZgqWjKfIsgHqYYDgCLcBGAsYHQ/s844/georges.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="469" data-original-width="844" height="178" src="https://1.bp.blogspot.com/-cSvKrGkvimM/YZd7IvTAEJI/AAAAAAAAGyQ/IMpmC0MDILoUubaKBZgqWjKfIsgHqYYDgCLcBGAsYHQ/s320/georges.jpg" width="320" /></a></div><span style="text-align: left;"><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Il giudice esaminò di nuovo il caso e la svolta avvenne quando furono disponibili gli esami di analisi del DNA che, promossi dal nuovo giudice che si occupava del caso, scagionarono definitivamente George e accusarono un suo vicino, </span><span style="text-align: left;"><i>Rodney Lynn Halbower</i>, che fu processato e riconosciuto colpevole di quello e altri omicidi della zona. George Franklin fu scagionato pochi mesi prima.</span></p></span><p></p><p style="text-align: justify;">Il <a href="https://www.buzzfeednews.com/article/alessadominguez/buried-showtime-eileen-franklin-review" target="_blank">caso Franklin</a> fece scuola perché dimostrava come una persona poteva "raccogliere" e ricostruire un'intera vicenda che non aveva per niente vissuto.<br />In base alle notizie lette, probabilmente "unite" alla conoscenza dei luoghi e al rapporto con l'uccisa, la testimonianza basata su un falso ricordo era credibile e precisa. Non è un caso che la ragazza per anni non parlò per niente del caso ma all'improvviso, dopo 20 anni, lo confessò raccontando particolari cruenti e impressionanti.</p><p style="text-align: justify;">Questo non è l'unico caso e neanche il più eclatante ma può dimostrare come i falsi ricordi possano essere creati in risposta a traumi o a "richieste" del momento, adattarsi al caso e plasmarsi alle evidenze. Se si tratta di un argomento fondamentale delle neuroscienze, il falso nella memoria è sicuramente anche attuale e utile, per colmo, a capire la nostra realtà.</p><p style="text-align: justify;">Alla prossima.</p>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-70580161325375222502022-04-08T11:07:00.000+02:002022-04-08T11:07:08.962+02:00Coronavirus, vaccini e immunità: saperne un po' di più (Parte II).<div style="text-align: justify;"><i>Nella <a href="https://www.medbunker.it/2022/03/coronavirus-vaccini-e-immunita-saperne.html" target="_blank">prima parte</a> dell'articolo (scritto dal dott. Giuliano Parpaglioni, biologo), abbiamo visto cos'è una cellula, un virus, come fa questo a contagiarci e come viene attaccato dal sistema immunitario. Quando questo non fosse sufficiente potrebbe succedere il disastro, il virus prenderebbe il sopravvento con danni gravi. Per questo la scienza ci mette a disposizione un mezzo di protezione eccezionale, i vaccini. Sappiamo di cosa si tratta? Ne parliamo?<br />Ecco la seconda parte dell'articolo di Giuliano.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #2b00fe;">Vaccini e varianti</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><u>Arrivano i vaccini</u></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Da che mondo è mondo, la ricerca scientifica non si ferma solo perché c’è una pandemia in corso, anzi, mette le ali ai piedi. In tempo di record sono stati sviluppati vaccini contro SARS-CoV-2, vaccini che hanno sfruttato nuove o nuovissime tecnologie, in modo da facilitare la produzione e la diffusione di questi importanti farmaci. Ho <a href="https://www.medbunker.it/2009/11/vaccini-introduzione-i-parte.html" target="_blank">già scritto</a> tempo fa un post introduttivo a riguardo, da allora i modi per creare un vaccino sono aumentati e quelli di cui si discute di più sono quelli a DNA e quelli a RNA. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Abbiamo detto che una volta che il virus entra nell’organismo, alcuni <i>linfociti B</i> si attivano, si moltiplicano e producono anticorpi specifici contro di esso e per far questo ci vogliono giorni o settimane. Non sarebbe più bello, invece, se in caso di infezione avessimo già il numero di linfociti B giusto per produrre immediatamente le nostre difese efficacemente? Ecco, questo è lo scopo di tutti i vaccini.
Qualsiasi sia la tecnologia vaccinale, l’effetto è sempre lo stesso: andare a svegliare le nostre difese prima che arrivi il patogeno, in modo da averle pronte nel caso in cui arrivasse.</div><div style="text-align: justify;">Abbiamo vaccini che presentano l’intero patogeno inattivato (ovvero incapace di moltiplicarsi, morto), oppure patogeni indeboliti (tecnicamente attenuati, ma non si usano molto ormai, perché sono i più rischiosi), o magari solo pezzetti di patogeni o tossine rese innocue. Da qualche tempo, si usa anche un’altra tecnologia: invece di immettere qualcosa di estraneo nel corpo, lo si fa produrre direttamente al corpo.</div><div style="text-align: justify;">I vaccini contro SARS-CoV-2 attualmente in commercio funzionano proprio in questo modo: fanno produrre al nostro organismo una singola proteina del virus, che verrà riconosciuta dal sistema immunitario e contro la quale si attiveranno i linfociti B. Questo traguardo lo si raggiunge in due modi: virus a DNA o liposomi con RNA.
Nel primo caso, un virus reso innocuo contiene il DNA che codifica solo per la proteina spike, lo fa arrivare dentro al nucleo della cellula (senza integrarlo nel DNA della cellula stessa: servono enzimi e parti specifiche per farlo e, semplicemente, queste cose non ce le mettiamo), lì verrà prodotto l’RNA messaggero che uscirà fuori dal nucleo e produrrà la proteina; nel secondo caso una vescicola di grasso (chiamata appunto liposoma) contiene l’RNA messaggero che codifica solo per la proteina spike, si fonde con la membrana della cellula, anch’essa grassa, e libera l’mRNA, con gli stessi risultati. Tutto ciò dura pochi giorni, trascorsi i quali non c’è più traccia dei componenti del vaccino nell’organismo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiRYw9Yh4smwER-TEfgniDRDa1lnoxv8QeSKxHpfOYxu3Iqte7d4fvUkvEDuFoaaglvBrsDGWcr8rETM3nYOqtzrs7tNaKdV50KGxi4RwwvOipx3wzu0jNL4UrnsijxEhsLmgjWELBZ6GcifnwOv1-W9JEmMksiJZYk2MM4kBW3gH_y7fzTQyu-czFqoA=s3840" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3840" data-original-width="2160" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiRYw9Yh4smwER-TEfgniDRDa1lnoxv8QeSKxHpfOYxu3Iqte7d4fvUkvEDuFoaaglvBrsDGWcr8rETM3nYOqtzrs7tNaKdV50KGxi4RwwvOipx3wzu0jNL4UrnsijxEhsLmgjWELBZ6GcifnwOv1-W9JEmMksiJZYk2MM4kBW3gH_y7fzTQyu-czFqoA=w225-h400" width="225" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se ci si pensa, è l’uovo di Colombo: istruire le nostre cellule a produrre temporaneamente il bersaglio contro cui il sistema immunitario deve scatenarsi, sfruttando così la più fisiologica delle attivazioni dei linfociti.</div><div style="text-align: justify;">Come detto, esistono anche altre tecnologie vaccinali e probabilmente in futuro vedremo anche in commercio cose differenti, ma per il momento abbiamo queste soluzioni. In tutti i casi, una volta immunizzati, se si viene a contatto con il virus lo si può combattere in maniera efficace da subito, scongiurando la malattia o, comunque, riducendone di molto il fastidio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><u>Le mutazioni, la biologia molecolare dell’evoluzione</u></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In tutto ciò, c’è una caratteristica degli esseri viventi (o parzialmente viventi, come i virus) da tenere in conto: cambiano nel tempo.
Quando una cellula si moltiplica, deve duplicare il suo DNA. In questo processo possono capitare degli errori e potrebbe succedere che certi geni non funzionino più come prima. Questo rischio c’è ogni volta che la cellula si moltiplica: tecnicamente, si dice che può avvenire una mutazione.</div><div style="text-align: justify;">Attenzione: le mutazioni non sono per forza <i>negative</i>, magari quel gene mutato funziona addirittura meglio dell’originale, risultando quindi vantaggioso.
Ecco, la stessa cosa succede con i virus: ogni volta che si moltiplicano, il loro materiale genetico può mutare. La maggior parte delle volte queste mutazioni causeranno un danno, ma talvolta potrebbero migliorare l’efficienza del virus e favorirlo. La realtà, in effetti, è molto semplice: più il virus si moltiplica e più la possibilità di mutazione aumenta; più questa aumenta, più è probabile che spunti fuori una nuova variante, con effetti diversi sul nostro organismo.
Non c’è una ragione specifica dietro alle mutazioni virali, sono semplicemente errori che fa il virus durante la sua replicazione. Questo le rende imprevedibili, ma tutto sommato c’è anche un limite a quel che può succedere: la proteina spike non può mutare più di tanto, altrimenti non riconoscerebbe più il recettore ACE-2 sulla cellula. Allo stesso modo, dato questo limite, gli anticorpi creati dal vaccino o da precedenti infezioni sono comunque abbastanza efficaci contro il virus. Per spiegarmi meglio facciamo un esempio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mettiamo caso che le parole fossero oggetti concreti e che i linfociti B abbiano prodotto anticorpi contro la parola PROTEINA. Data l’alta specializzazione dei linfociti B, abbiamo anticorpi che legano la parte EIN o la parte OTE della parola. A un certo punto, la parola muta, e possono succedere varie cose. Un primo caso è che diventa PROTEINE. In questo caso, entrambi i tipi di anticorpi riescono ancora a legare OTE e EIN senza problemi. Magari diventa PRATEINA, a quel punto abbiamo gli anticorpi anti-OTE che fanno fatica a legarsi, magari ci riescono ancora ma non bene come prima. Abbiamo PRATEANA e la difficoltà è per entrambi i tipi di anticorpi: si legano entrambi, ma molto meno bene. Quando infine diventa PRATAONA, però, il legame è debolissimo… ma è anche possibile che la proteina in questione funzioni male, perché troppo mutata.
L’evoluzione del virus è quindi figlia di un equilibrio tra l’efficienza della sua replicazione (e diffusione) e la capacità di sfuggire alle nostre difese: più riesce a moltiplicarsi e più muta. Dalla nostra parte, abbiamo la ricerca scientifica che può aggiornare i vaccini in caso di bisogno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><u>Due parole finali sulla microbiologia medica</u></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si legge spesso in giro la frase “i patogeni tendono a diventare meno pericolosi per adattarsi meglio all’ospite e diffondersi facilmente”. Questa frase è falsa e pericolosa. È sicuramente vero che esistono patogeni che danno malattie quasi del tutto senza sintomi, ma come ho detto l’evoluzione è un fatto casuale, non ha una tendenza predefinita.
Esistono malattie estremamente pericolose e dannose che hanno anche un’alta capacità di diffondersi nella popolazione, non lo fanno solo perché incontrano persone vaccinate. Penso ad esempio alla difterite, <a href="https://www.infovac.ch/it/vaccinationi/per-le-malattie/difterite#:~:text=La%20difterite%20%C3%A8%20una%20malattia,contatto%20con%20le%20mani%20contaminate" target="_blank">che ha una letalità</a> del 10% anche tra chi viene curato o al morbillo che nei paesi occidentali <a href="https://www.cdc.gov/measles/symptoms/complications.html?CDC_AA_refVal=https%3A%2F%2Fwww.cdc.gov%2Fmeasles%2Fabout%2Fcomplications.html" target="_blank">può uccidere</a> da una a tre persone ogni mille casi e causare sequele molto gravi. Sono malattie molto facilmente trasmissibili, ma anche molto pericolose se si diffondono.</div><div style="text-align: justify;">Il punto fondamentale è che non ci si può basare sulla pericolosità del patogeno: il dato importante è la facilità di trasmissione, che può essere alto anche con una alta pericolosità della malattia. Quello che possiamo fare, quindi, è combattere la diffusione del virus, impedirgli di riprodursi (e quindi mutare) e cercare di contenere la diffusione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Al momento in cui scrivo, la variante di SARS-CoV-2 chiamata <i>Omicron </i>sembra effettivamente essere meno pericolosa in termini percentuali, ma è anche molto più efficace nel diffondersi. Attenzione: meno pericolosa non significa non pericolosa: causando molti più malati ha portato, in quest’ultimo periodo (inizio 2022) fino a oltre 400 morti al giorno in Italia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La ricerca scientifica va avanti, ma le strategie più efficaci sono quelle preventive: vaccinazione, lavarsi le mani, mantenere la distanza, usare la mascherina quando necessario.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">---</div><div style="text-align: justify;"><i>Vi è piaciuto?<br />Ora sapete qualcosa in più. Grazie al dott. Giuliano Parpaglioni.</i><br /><br />Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-52446339110345411732022-03-18T10:04:00.004+01:002022-03-18T10:04:41.180+01:00Coronavirus, vaccini e immunità: saperne un po' di più (Parte I).<div style="text-align: justify;"><i>Certo che parlare ancora di pandemia può essere noioso, capisco. Però è un argomento che, trattato spesso male, può riservare qualcosa di buono. Dopo tante discussioni inutili, fake news e polemiche, conoscere bene un argomento, sapere di cosa parliamo, ci consente non solo di essere più coscienti e preparati ma anche di difenderci meglio da false notizie e bufale.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Sicuramente parlare di biologia, virologia o immunologia sembra qualcosa di poco piacevole. Ma ci proviamo.<br />Con l'aiuto del dott. Giuliano Parpaglioni (biologo) che <a href="https://www.medbunker.it/2009/11/vaccini-introduzione-i-parte.html" target="_blank">ha già</a> collaborato in passato con il mio blog (negli anni "pionieristici" della divulgazione scientifica sul web!).</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Due articoli, anzi uno abbastanza lungo ma che divido in due per maggiore leggibilità.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Leggetelo con leggerezza.<br />A Giuliano un grazie.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Due anni di pandemia, due anni di problemi enormi dal punto di vista organizzativo, sanitario e sociale. In questi due anni abbiamo imparato parole nuove, che ormai sentiamo anche a livello colloquiale: <i>Coronavirus</i>, proteina spike, anticorpi, <i>vaccino a mRNA</i>.</div><div style="text-align: justify;">Molti sono abituati a sentire parlare di queste cose, ma la diffidenza che si ha verso i vaccini, gli attacchi agli hub vaccinali e la diffusione degli alternativi che instillano paura nella popolazione dimostrano che, per molti, queste parole sono ancora <i>misteriose</i>.
Eppure, nascondono un mondo affascinante: capire queste parole significa capire perché il corpo umano reagisce in un dato modo, perché il virus muta e perché abbiamo bisogno di un vaccino. I dettagli sono complicati, ma cercherò di semplificare, iniziando a parlare di cosa succede alle cellule del nostro corpo. Dovrò necessariamente sorvolare sui dettagli, spero che gli addetti ai lavori perdonino le inevitabili imprecisioni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #2b00fe;">La biologia cellulare</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><u>La cellula, ovvero: da dove spuntano le proteine</u></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le cellule del nostro corpo hanno tutte la stessa struttura: una membrana esterna fatta di grasso in cui sono inserite una quantità di proteine, un ambiente interno pieno di organelli con le funzioni più disparate e immersi in acqua, e un nucleo, separato dall’ambiente acquoso interno, di nuovo da una membrana fatta di grasso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgqQkC3ACJSVzIVs5yNyilaH3UqS2dugULpxRtoygBKiX7kYRKQt0xvW0L0nXydZDJCUQ9st1fzF9aViQFForezJUow1OI125NHShZ4fSUcm5qZrsInq9_i5SzYAs37IhxgoMEmqrcRrtllB43MBsAfS4i4mYFdb5ZvxgkEBatCWGIoM2TsPF234VZXfg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" data-original-height="247" data-original-width="376" height="421" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgqQkC3ACJSVzIVs5yNyilaH3UqS2dugULpxRtoygBKiX7kYRKQt0xvW0L0nXydZDJCUQ9st1fzF9aViQFForezJUow1OI125NHShZ4fSUcm5qZrsInq9_i5SzYAs37IhxgoMEmqrcRrtllB43MBsAfS4i4mYFdb5ZvxgkEBatCWGIoM2TsPF234VZXfg=w640-h421" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: justify;"><a href="https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Struttura_della_cellula_animale.svg" target="_blank">fonte immagine</a></span></td></tr></tbody></table></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nell’ambiente acquoso compreso tra il nucleo e la membrana esterna avviene la maggior parte delle cose che avvengono in una cellula. Ad esempio, qui troviamo i <b>ribosomi</b>, che sono organelli dalla struttura piuttosto complicata e che hanno un compito molto importante: <u>sintetizzare le proteine</u>.</div><div style="text-align: justify;">Per farlo, i ribosomi raccolgono dall’ambiente acquoso gli amminoacidi e li legano insieme: una proteina è infatti una catena di centinaia, a volte migliaia di amminoacidi.</div><div style="text-align: justify;">Come fa il ribosoma a sapere quale amminoacido va messo in quel dato punto della proteina? Ora ci arriviamo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nel nucleo della cellula risiede il DNA, che tutti conosciamo anche come patrimonio genetico o materiale genetico. I geni, in particolare, sono parti di DNA che funzionano da stampo per la sintesi di una molecola simile, l’RNA messaggero, o mRNA.</div><div style="text-align: justify;">Dato che il DNA non può uscire dal nucleo, anche l’mRNA si forma nel nucleo, ma lui può uscirne. Una volta uscito dal nucleo incontra i ribosomi, e qui avviene la magia: i ribosomi sanno leggere l’mRNA e a ogni porzione sanno abbinare uno specifico amminoacido. Una volta usato dai ribosomi, l’mRNA viene degradato<i> [distrutto, ndr]</i>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Riassumendo: un particolare gene, ovvero una piccola porzione di DNA, fa da <b><i>modello </i></b>per un mRNA, questo esce dal nucleo e viene letto dai ribosomi che fanno una vera e propria traduzione: traducono il linguaggio dell’mRNA in quello delle proteine. Esistono migliaia di tipi diversi di proteine perché esistono migliaia di geni che danno origine a migliaia di mRNA che vengono tradotti dai ribosomi.
Ultima cosa da sapere: le proteine hanno forme tridimensionali specifiche e dalla loro forma dipende la loro funzione. La sequenza di amminoacidi che la compone decide se la proteina è globulare, filamentosa, a forma di uncino, a forma di Y e così via. Anche solo la sostituzione di un singolo amminoacido su migliaia potrebbe cambiare la forma della proteina, modificando l’efficacia della sua funzione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><u>Gli anticorpi sono proteine, i linfociti B sono la loro fabbrica.</u></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Avendo chiaro ora il funzionamento di una cellula in generale, possiamo parlare delle cellule che producono gli anticorpi: i linfociti B. Queste cellule hanno una vita molto rischiosa: la maggior parte di esse, infatti, muore prima di riuscire a maturare. Il fatto è che sono dannatamente pericolose: producono anticorpi, delle proteine speciali capaci di legarsi ad altre strutture e scatenare così una risposta immunitaria contro quelle stesse strutture.
Esiste una sola cellula, o comunque poche, per ogni tipo di anticorpo possibile. Il problema grande è che quando dico ogni tipo di anticorpo, intendo anche che ci sono cellule che attaccherebbero le strutture corporee. Durante la maturazione, qualsiasi cellula riconosca qualcosa viene uccisa (accade alla maggior parte delle cellule neonate), rimangono solo quelle che non riconoscono nulla e che, quindi, si scaglieranno contro strutture che non esistono nell’organismo.</div><div style="text-align: justify;">Cosa succede quando entra qualcosa di estraneo? Succede che viene processata dall’organismo (ad esempio fagocitato da un macrofago) e alcuni frammenti vengono esposti sulle membrane cellulari (come ho detto: sulle membrane ci sono anche proteine); dopo qualche tempo e qualche passaggio aggiuntivo, questi frammenti arrivano ad attivare i linfociti B, che reagiscono di conseguenza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La reazione consiste nella produzione di anticorpi e nella moltiplicazione. Più cellule ci sono, più anticorpi si producono e si riesce a contrastare meglio l’agente esterno.
Questa cosa richiede tempo, mediamente un paio di settimane per la prima volta che si viene a contatto con un agente nuovo. Dal secondo incontro, i linfociti B sono aumentati di numero e sono già pronti a intervenire, quindi ci vuole molto meno tempo.
Gli anticorpi sono proteine dalla forma a Y e sono capaci di riconoscere alcune strutture specifiche, porzioni di proteine o piccole molecole. Una volta riconosciute, si legano a esse e scatenano la risposta immunitaria, facilitando il compito delle altre cellule del sistema immunitario nel combattere l’aggressore.</div><div style="text-align: justify;">Può farlo in due modi: legandosi a una struttura importante, per impedirgli di funzionare, o anche legandosi alla struttura estranea e venendo riconosciuto dai macrofagi, che faranno pulizia di tutto. Quando l’agente esterno è un batterio, questo secondo effetto è preponderante: il batterio viene così riconosciuto e fagocitato.</div><div style="text-align: justify;">Quando invece è un virus, è importante anche la cosiddetta <i>neutralizzazione</i>, ovvero gli si deve impedire di funzionare. Ma che cos’è un virus?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #2b00fe;">I virus e il sistema immunitario</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><u>Una brutta notizia avvolta in una proteina</u></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sir Peter Medawar è stato un biologo britannico, premio Nobel per la medicina nel 1960. Fu lui a dichiarare che i virus sono una brutta notizia avvolta in una proteina, e come definizione è decisamente adeguata.
I virus, infatti, sono organismi estremamente semplici e piccoli, molto più piccoli di un batterio. Non hanno una struttura cellulare, non hanno un loro metabolismo, sono strutture biochimiche capaci sono di moltiplicarsi all’interno di una cellula, sono parassiti che sfruttano le cellule per diffondersi e che non hanno senso di esistere senza cellule da infettare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEihf5YlM80Jxwwx1O-wcKMIAdluKRyJimiPGV0ixF0cI_ffD2tCZzPMiNR82_Kdo4-6Sa0rA5C8l1kFmd0iqsfPeBKRNthECgELBHBWde4YK--1qSkcGcOJgxflDF1Z94BoofqMEu_D18C5_MQf3y7AG5KlApBWSk4VE6eThCx-MV2hamTcJYA-Nge4-A" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" data-original-height="326" data-original-width="478" height="436" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEihf5YlM80Jxwwx1O-wcKMIAdluKRyJimiPGV0ixF0cI_ffD2tCZzPMiNR82_Kdo4-6Sa0rA5C8l1kFmd0iqsfPeBKRNthECgELBHBWde4YK--1qSkcGcOJgxflDF1Z94BoofqMEu_D18C5_MQf3y7AG5KlApBWSk4VE6eThCx-MV2hamTcJYA-Nge4-A=w640-h436" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="text-align: justify;"><a href="https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Fmicb-11-01818-g001.jpg" target="_blank">fonte</a></span></td></tr></tbody></table><br />La loro struttura più semplice è formata da un qualche materiale genetico, DNA o RNA, circondato da una struttura proteica. Alcuni, oltre a questo, hanno anche un rivestimento di grasso simile alle membrane delle cellule, con tanto di proteine inserite in esso.
Dato che la membrana esterna, quando c’è, è di grasso e dato che la membrana della cellula è pure di grasso, a volte l’ingresso del virus prevede la fusione delle due membrane, per poi far entrare dentro la cellula solo l’interno del parassita. Altre volte è più complesso e prevede una azione attiva della cellula. In tutti i casi, però, c’è bisogno prima di tutto di un riconoscimento: una proteina del virus deve riconoscere una proteina della cellula, per poter attivare qualsiasi tipo di interazione.</div><div style="text-align: justify;">Nel caso di SARS-CoV-2, conosciamo tutti gli attori in causa: la proteina del virus è la proteina spike, mentre quella della cellula è chiamata recettore ACE-2.</div><div style="text-align: justify;">La cosa funziona un po’ come il velcro: le due proteine si riconoscono e si uniscono. Formato questo legame, il virus può entrare.
SARS-CoV-2 libera nell’ambiente acquoso della cellula il suo materiale genetico, rappresentato da una molecola di mRNA che contiene vari geni, quindi codifica per la proteina spike e per tutte le altre proteine virali. Questo mRNA fa quel che fanno tutti gli mRNA prodotti dalla cellula: si unisce ai ribosomi che, ciechi all’origine del filamento e obbedienti alla loro natura, su quello stampo sintetizzano le proteine del virus. A quel punto è fatta: il virus produce le proprie proteine sfruttando la cellula, si moltiplica e si diffonde nell’organismo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><u>Il contrattacco. I linfociti B contro il virus</u></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una volta entrato, [<i>il virus, ndr</i>] deve moltiplicarsi quanto più gli è possibile prima che il sistema immunitario reagisca. Come ho già detto, se è la prima volta che il virus entra nell’organismo, ci vuole tempo per avere le difese contro di lui: ecco perché la malattia dura giorni o settimane. Purtroppo, per alcuni questo tempo è anche troppo, si aggravano e rischiano la vita.</div><div style="text-align: justify;">La maggior parte delle persone, per fortuna, guarisce, e lo fa grazie agli anticorpi prodotti dai propri linfociti B, che si legano alla <i>proteina spike</i> del virus impedendogli di legarsi al recettore ACE-2 e facilitandone l’eliminazione.
La risposta immunitaria è ovviamente molto complessa, non riguarda solo i linfociti B: esistono parecchi tipi di cellule del sistema immunitario e tantissime molecole che vengono prodotte contro il virus e a favore di una attivazione sempre più potente della risposta immunitaria. Attenzione: a volte è addirittura questa attivazione molto potente a causare danni, perché il sistema immunitario è programmato per distruggere gli agenti esterni, e facendolo può ovviamente causare danni collaterali. Un esempio di questa reazione estrema è la famosa <i>tempesta di citochine</i>: vengono prodotte moltissime molecole che stimolano il sistema immunitario e quando avviene in parti sensibili del corpo (come, ad esempio, i polmoni) il danno può essere letale.
Per fortuna un evento del genere non è sempre presente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>E ora cosa succederà?<br />Lo vedremo nella prossima parte dell'articolo che sarà pubblicato tra pochi giorni.</i></div><div style="text-align: justify;"><br />Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-44361430544709010162022-02-28T09:31:00.006+01:002022-02-28T09:37:53.225+01:00Burn Out<div style="text-align: justify;">"I medici sono stanchi", "<i>chi lavora in ospedale non ce la fa più...</i>".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cosa significa che un medico è "stanco"? Chiunque lavori probabilmente a fine giornata sarà stanco. E perché chi ha a che fare con la salute può esserlo di più?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Burn out</b>, letteralmente "<i>bruciato</i>", "esaurito".</div><div style="text-align: justify;">Ci sono <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30418984/" target="_blank">centinaia</a> di studi che <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31123550/ " target="_blank">analizzano</a> questa condizione psicofisica legata al lavoro. In particolare per chi lavora con le persone malate il burn out è legato a vari fattori. Presa in carico di storie drammatiche, relazioni difficili, responsabilità enormi, tentativo di nascondere le proprie emozioni, ripensamenti, visione di vicende impressionanti, emozioni intense. Senza dimenticare un ambiente ostile, superiori aggressivi, mancanza di sostegno professionale.</div><div style="text-align: justify;">Tutto questo, tutto il giorno e tutti i giorni può stancare, oltre che fisicamente, anche psicologicamente. Certamente il rischio di burn out <a href="https://www.simg.it/Riviste/rivista_simg/2008/04_2008/9.pdf" target="_blank">può essere</a> legato alla tipologia di pazienti che si affrontano (con disagi personali o coniugali, idee paranoiche, sintomi depressivi). Ormai non sono rari gli ospedali che prevedono la figura dello psicologo per i lavoratori e non sono rari i sanitari che vi ricorrono o sono anche costretti ad assentarsi per quello che una volta si chiamava "esaurimento nervoso".</div><div style="text-align: justify;">Certamente non si deve generalizzare. Quasi sempre, se parliamo del lavoro del medico, chi ha scelto di fare questo lavoro era fortemente motivato al momento della scelta che si sa già dall'inizio essere particolarmente impegnativa. <a href="https://www.recentiprogressi.it/archivio/3658/articoli/36426/" target="_blank">Si sceglie</a> di stare lì ma è anche vero che non tutti hanno le stesse caratteristiche psicofisiche e la vita crea momenti di debolezza e fragilità, quindi pensare che "bisognava pensarci prima" non è sempre una risposta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi è in burn out ha anche sintomi precisi e spesso visibili che possono essere anche difficili da cogliere. Segni di "<i>depersonalizzazione</i>", atteggiamenti negativi o apparente cinismo possono essere sintomi evidenti di burn out professionale.
Gli studi sul tema evidenziano come questa sindrome sia più frequente in sanitari che lavorano nelle specialità chirurgiche o di urgenza (anestesisti, ortopedici, ginecologi, chirurghi) e arriva a colpire il 60% dei sanitari, per questo alcuni la <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28669661/" target="_blank">definiscono</a> "l'epidemia fantasma". Ovviamente non è solo quello della salute il campo nel quale si può manifestare questa sindrome ma sembrano più colpite le professioni che prevedono relazioni interpersonali (per esempio anche gli assistenti sociali, infermieri, psicologi e gli <a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7221164/" target="_blank">esponenti</a> delle forze dell'ordine).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh4XRWkqsoO7fI2xeGRb2x_IoDTC7n7LDp700MR_JuXNilTzVjPiEXwjEKcdmNAfaGcpbQZZ-2GaDD_QxGKmlE6v15CAhSCzRyCFryx6qZtlxggRnzgIGXvqWwAYIthI-bnEMyzdnnrOKkkEy_XwmOlAp14TJy_CGN6OG0UAGbwch1BK9ivzwHVIYk6LA=s1398" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="932" data-original-width="1398" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh4XRWkqsoO7fI2xeGRb2x_IoDTC7n7LDp700MR_JuXNilTzVjPiEXwjEKcdmNAfaGcpbQZZ-2GaDD_QxGKmlE6v15CAhSCzRyCFryx6qZtlxggRnzgIGXvqWwAYIthI-bnEMyzdnnrOKkkEy_XwmOlAp14TJy_CGN6OG0UAGbwch1BK9ivzwHVIYk6LA=w400-h266" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">Il burn out è spesso associato ad aumento del rischio di dipendenze da alcol e droghe, aumenta il tasso di divorzi, suicidi e violenze domestiche.</div><div style="text-align: justify;">Ci sono sicuramente correlazioni tra il rischio di burn out e il frequente eccesso di carico di lavoro per i sanitari. Come si può immaginare può essere frequente che, per motivi di emergenza o di routine, un medico faccia più turni del dovuto o semplicemente si intrattenga oltre l'orario di servizio. Se pensate che molte specialità prevedono (in ospedale) turni di 12 ore, intrattenersi per ulteriori 2-3 ore significa stare tutto il giorno fuori, tornare a casa per dormire e, probabilmente, l'indomani ricominciare. Sono ritmi spesso insostenibili, a maggior ragione con l'aumento dell'età media dei medici che lavorano (per esempio) nel nostro SSN. Ci sono altri problemi.</div><div style="text-align: justify;">L'utenza nel tempo è diventata più aggressiva, molti accessi nei reparti di emergenza (pronto soccorso, per esempio) sono impropri e impegnano larga parte della giornata stancando e prosciugando risorse, troppo tempo speso in burocrazia spesso ripetuta, ridondante, eccessiva (pensate che esistono cartelle cliniche con più documenti burocratici che esami clinici!), mancato riconoscimento sociale del lavoro e tanto altro.</div><div style="text-align: justify;">Per chi fa lavori usuranti il burn out è sempre in agguato.</div><div style="text-align: justify;">In questo periodo di pandemia gli episodi di burn out sono certamente stati quasi sempre legati proprio a questo, all'eccesso di lavoro o alla fatica del contrasto all'emergenza, ai timori di fronte a una nuova, travolgente malattia. Un'indagine spagnola ha <a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7880089/" target="_blank">confermato</a> che il 60% dei medici (in questo caso internisti) ha sofferto di burn out e i motivi più citati sono stati l'eccessivo carico di lavoro (cura del paziente che, come sappiamo nel periodo Covid è stata molto impegnativa) e la mancanza di sistemi di sicurezza e protezione (il timore di essere esposti a rischi ovviamente aumenta il livello di stress). A tutto questo aggiungiamo l'impegno che già deve sostenere professionalmente un lavoratore ospedaliero (medici e infermieri soprattutto), ambiente nel quale esiste molta competizione, spesso insoddisfazione e poco contatto con i responsabili ai vertici delle aziende con conseguente sensazione di avere pochi riconoscimenti dei propri sforzi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se dovessi aggiungere due righe di esperienza personale posso aggiungere che è quasi inevitabile, per chi lavora con la salute delle persone, sentire il peso, spesso enorme, della responsabilità, il pensiero di ciò che si è visto, i dubbi, le paure, gli errori reali o potenziali, la stanchezza fisica che è spesso enorme (ovviamente tutto cambia da una specialità medica all'altra). Chi fa questo lavoro sa di cosa sto parlando. La frase quasi proverbiale del "<i>portarsi il lavoro a casa</i>" può avere conseguenze devastanti sul lavoratore ma anche sulla sua famiglia. Tutto questo è associato (come ho scritto prima) a un lavoro aggiuntivo che toglie tutto al lavoro ideale del medico (burocrazia, certificati, consensi informati, cartelle, lettere, schede di dimissione, richieste e altro) che nel mondo reale rischia di impiegare la maggior parte del tempo di lavoro ad atti burocratici lasciando alla cura del paziente dei ritagli di tempo, dando origine a una frase che sempre più si ripete tra medici: "<i>non è questo il lavoro che ho scelto</i>". Un esempio specifico può essere relativo alla professione di <b>infermiere</b>, totalmente rivoluzionata negli anni, professionalizzata, l'infermiere oggi è un vero professionista della salute, non un mero esecutore di ordini come in passato. Partecipa (e spesso decide) la cura. Questo nella pratica può non essere vero. La routine, la velocità richiesta, le urgenze, la burocrazia, cancellano ogni forma di indipendenza rendendo automatico e meccanico il suo lavoro, creando così una categoria di persone non soddisfatte, che non fanno ciò che volevano fare.<br /><br /></div><div style="text-align: justify;">Il problema, apparentemente secondario, è serio.
Il lavoratore affetto da burn out rende di meno, <b>sbaglia di più</b>, lavora male e fa lavorare male gli altri, <i>non è utile</i> né al paziente, né ai colleghi e nemmeno a se stesso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il burn out conduce spesso al peggioramento dell'atteggiamento sul lavoro, a una vera e propria psicosi (<a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6697646/" target="_blank">chiamata</a> la "<i>sindrome della seconda vittima</i>", ovvero il medico autore di un errore vive talmente male la colpa da diventarne anch'esso vittima). Questo disturbo, ben conosciuto, ha un decorso classico e segue gravi errori o incidenti di tipo medico. Nell'evoluzione tipica, dopo l'evento, il lavoratore si chiede come possa essere avvenuto il fatto e se si poteva prevedere, cosa pensino gli altri di lui e di quello che è accaduto, se questo comporterà conseguenze, denunce, licenziamenti, se l'evento diventasse di dominio pubblico si tende alla fuga, alla ricerca di anonimato, fino a un vero e proprio stato depressivo. È <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22213379/" target="_blank">ben documentato</a> il fatto che questioni legali conseguenti a errori medici, più che ridurli o "migliorarne l'esito" conduce a maggiori problemi ed errori, perché rendono gli autori dei presunti errori ancora più insicuri e dubbiosi, tanto che <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25151271/" target="_blank">qualcuno</a> ha detto che quei medici diventano a loro volta <i>pazienti </i>nell'indifferenza generale. Argomento complicato, come si vede, però sicuramente da approfondire e interessante.</div><div style="text-align: justify;">La presa in carico coinvolge l'aspetto psicologico ma anche il sostegno dei colleghi di lavoro, l'aiuto degli altri e dell'ambiente circostante.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Insomma, qualcosa da non sottovalutare.</div><div style="text-align: justify;">Per questo bisogna prendere atto del problema è, invece di nasconderlo, parlarne e affrontarlo. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-50988866976285009672022-02-07T11:46:00.006+01:002022-02-15T22:37:26.051+01:00Lettera a chi non si è vaccinato (per scelta).<p style="text-align: justify;">Leggo di alcuni non vaccinati per scelta che si lamentano di essere stati esclusi, da parenti e amici, disprezzati, evitati. Lo fanno con un velo di tristezza ma sono anche amareggiati, vogliono rifarsi, si sentono offesi.</p><p style="text-align: justify;">Credo che quando succede non si faccia per la mancanza di vaccinazione ma perché spesso le persone che hanno rifiutato il vaccino sono ormai chiuse in un tunnel buio simile a una setta. Discutono tra di loro, leggono le stesse cose, seguono quei tre o quattro personaggi (tutti bizzarri, fuori di testa quando non veri e propri ciarlatani) e sono quindi imbottiti di falsa informazione, bufale, notizie inventate.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiz-R49y7wb0mzVtLIoiAmTjRRtT5c1zQ5rt6hWiA0pyBU6XlIlTPbj7Pnpmd_U-kLeS_1GSHyYXG6GuR7xqZxrnT-0pnEvhkYZGGd-1qMsfh5pqeZzxOkpswLZghVdV7cvmdR3ms-S_KGDfzmet6lSwDXCJrRF7x91-fEhRs5kTtpOQJ7-ILi1yh6LSw=s1421" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1421" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiz-R49y7wb0mzVtLIoiAmTjRRtT5c1zQ5rt6hWiA0pyBU6XlIlTPbj7Pnpmd_U-kLeS_1GSHyYXG6GuR7xqZxrnT-0pnEvhkYZGGd-1qMsfh5pqeZzxOkpswLZghVdV7cvmdR3ms-S_KGDfzmet6lSwDXCJrRF7x91-fEhRs5kTtpOQJ7-ILi1yh6LSw=w393-h179" width="393" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhh8ZnllAL8NX8jbtYxYN1IXoWZIrrj7YQWYZrwcuUTt6zZTThNSj1f3XbpvlHX00ecoIfZdrhDFFnJnGuCiW-Mvfe8DrN9BuxH3ClhIHuMMqMnJfS5kMMd-NCwiNujS7RjcQnkQNdim3zqWfIXhT4T04OwL6wJrNcZ9tGM587vf-bYL1tzVVW1ccYoPQ=s1400" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1400" height="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhh8ZnllAL8NX8jbtYxYN1IXoWZIrrj7YQWYZrwcuUTt6zZTThNSj1f3XbpvlHX00ecoIfZdrhDFFnJnGuCiW-Mvfe8DrN9BuxH3ClhIHuMMqMnJfS5kMMd-NCwiNujS7RjcQnkQNdim3zqWfIXhT4T04OwL6wJrNcZ9tGM587vf-bYL1tzVVW1ccYoPQ=w432-h201" width="432" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Se ho a che fare con una persona che mi dice “</span><i style="text-align: left;">guarda, non mi sono vaccinato perché ho il terrore degli aghi</i><span style="text-align: left;">” io capirei, magari cercherei di ragionare e se ne potrebbe parlare serenamente ma se discuti con chi mi dice che i medici uccidono le persone, che nel vaccino c’è il microchip e a ottobre moriremo tutti c’è poco da discutere.</span></p><p style="text-align: justify;">Alzi le spalle e vai avanti.</p><p style="text-align: justify;">Non puoi passare una serata piacevole e rilassante con uno che parla come un esagitato, un fondamentalista religioso. Non piace a nessuno.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi3xtGiXQi6jNA4kIW2fC4QOllG815QKa0yyp1FPQq9d4W5iQFtR1_mMIne90gQW6KhbEIgrUSZFl0eqoj0eMwix7VBTFsgv_HwNUiqTws_1PO49SpDaK0nv_wk1pianL88BqN9uySc4gHAXHuzymVMHBpwqLLx5FCjBI0mQ25SS09k-RNZoH0_9FBSLA=s1024" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="399" data-original-width="1024" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi3xtGiXQi6jNA4kIW2fC4QOllG815QKa0yyp1FPQq9d4W5iQFtR1_mMIne90gQW6KhbEIgrUSZFl0eqoj0eMwix7VBTFsgv_HwNUiqTws_1PO49SpDaK0nv_wk1pianL88BqN9uySc4gHAXHuzymVMHBpwqLLx5FCjBI0mQ25SS09k-RNZoH0_9FBSLA=w413-h161" width="413" /></a></div><p style="text-align: justify;">E certo non inviti a cena una persona del genere, perché oltre al rischio di contagio fa discorsi pesanti, inutili, parla come un esagitato, proprio come il seguace di una setta. Lo so, qualcuno di voi crede davvero che nei vaccini ci siano strane sostanze pericolose ma <b>non è vero</b>. Come <b>non è vero</b> che negli ospedali i medici uccidono i malati di CoViD. <b>Non è vero</b> che ci sono cure nascoste o che i vaccini abbiano causato effetti collaterali gravissimi, ne abbiamo somministrati miliardi. Non centinaia, miliardi e abbiamo probabilmente salvato centinaia di migliaia di vite umane. Che la vaccinazione anti-Covid sia un dramma ve lo hanno inculcato dei furbastri (e qualche ignorante, ce ne sono purtroppo tanti anche tra i medici) che vi hanno usato per i loro scopi. A volte politici, altre volte economici o di puro interesse personale, vi hanno usato come piedistallo per farsi sentire. I vaccini sono sicuri, controllati, efficaci, utili, avere paura può essere umano perché le cose che non conosciamo ci fanno paura ma è ingiustificato. Esagerato.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEicRnHo482WXYDpazmcwP6RBWnQaq-DlZeM5TxVwagi3fJvr3Uo1jlekZFxDTdHtSU1cmG9yogLrazb1aeWmSJyxWZu3fRZF60Qbc6iVhik3-eadVFCpC6qLYhP9WO1lF8eHvKiHr9I12lTWfGq8rNl5-tRAWKnepYQa7vuSCfrA2SnEddjCH1wgHU6hw=s891" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="665" data-original-width="891" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEicRnHo482WXYDpazmcwP6RBWnQaq-DlZeM5TxVwagi3fJvr3Uo1jlekZFxDTdHtSU1cmG9yogLrazb1aeWmSJyxWZu3fRZF60Qbc6iVhik3-eadVFCpC6qLYhP9WO1lF8eHvKiHr9I12lTWfGq8rNl5-tRAWKnepYQa7vuSCfrA2SnEddjCH1wgHU6hw=w400-h299" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una persona cara purtroppo morta? Un incidente? Una tragedia? No, sono persone che parlano di parenti che si sono vaccinati.<br /></td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: justify;">E </span><b style="text-align: justify;">non è vero</b><span style="text-align: justify;"> che il CoViD è un’influenza, spesso è dura ma poi passa, quasi sempre ce la facciamo ma a volte è </span><b style="text-align: justify;"><i>veramente terribile</i></b><span style="text-align: justify;">. Io le ho viste le persone distrutte dalla malattia, ho visto morire, soffocare, piangere, le ho viste ed erano tante.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: justify;">Ne sono rimasto colpito e non lo dimenticherò mai. </span><span style="text-align: justify;">Dovete fidarvi. La salute, il progresso, il benessere, non ce l’hanno dato i maghi o i rivoluzionari da salotto ma la scienza, la medicina. È così, fidatevi.</span></div><p style="text-align: justify;">In questa mia riflessione, garantito, <b>non c’è</b> nessun intento polemico, nessuna rabbia, solo il tentativo di capire queste persone. Io consiglio la vaccinazione, è sicura, efficace ed è uno scudo serio alla malattia. Fatela. Non volete? Per motivi vostri? E va bene, liberi di farlo, ci mancherebbe. Ma non vi stupite se altri restano allibiti e si annoiano quando sentono parlare di “siero”, “inoculati” o “<i>cacchini</i>”. È noioso, esagerato. Mi sembra semplicemente che spesso vogliate solo “giustificarvi” con gli altri e quindi, visto che di giustificazioni “serie” e comprensibili ce ne sono poche, esageriate.</p><p style="text-align: justify;">Lo dico perché tra i pochi che non si sono vaccinati sono ancora di meno quelli <i>violenti</i> o “pazzi”, sono pochissimi. La maggioranza sono persone (magari fragili) che sono state plagiate da estremisti, giornalisti furbi, ciarlatani. Fate caso a chi sono i vostri “rappresentati”: attori passati di moda, cantanti da piazza di paese, medici falliti, una serie di personaggi da film. A chi fa piacere avere accanto uno che si lamenta della “dittatura” (quando le dittature sono ben altro), che dice che il vaccino rende magnetici o contiene grafene. A nessuno. Viviamo già tempi duri ci vuole solo quello che ti annoia con le cose più strampalate.</p><p>Ecco.</p><p>Provate a essere coscienti delle vostre scelte, non nominate più (se fosse per me vi direi non ascoltateli più) i capipopolo, i ciarlatani, i siti web che vendono integratori o chi vi racconta di complotti e segreti.</p><p style="text-align: justify;">Avete scelto? Bene, prima o poi ne usciremo fuori, speriamo bene e tutto passerà.</p><p style="text-align: justify;">Cercate di capire, voi che chiedete di essere capiti, che si ha paura di questa malattia e chi non è vaccinato presenta un rischio maggiore di contagiare, se quindi per strada due chiacchiere a distanza vanno bene, chiusi a casa si rischia, due ore in una stanza si rischia, meglio evitare. Sono precauzioni. Buon senso, educazione, rispetto. Lo dicevamo anche per l’influenza. Ricordate? Mai troppo tempo al chiuso, aerare gli ambienti, igiene delle mani, se si è influenzati state a casa e vaccinatevi. Era ovvio ed è ovvio anche oggi. Quando avevo l’influenza chiedevo ai miei famigliari di starmi lontano. Ovvio.</p><p style="text-align: justify;">Voi fate le vostre scelte e rispettate le scelte degli altri..</p><p style="text-align: justify;">Vedrete che starete meglio.</p><p>Staremo meglio.</p><p>In bocca al lupo.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>[aggiornato dopo la pubblicazione iniziale]Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com79tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-49103699237403558092022-02-02T12:32:00.001+01:002022-02-02T12:34:43.554+01:00C'è chi si ferma al titolo.<p></p><div style="text-align: justify;">No, non del giornale.</div><div style="text-align: justify;">Sembra che gli italiani impazziscano per i titoli: accademici, nobiliari, scientifici, professionali.</div><div style="text-align: justify;">Meglio se <i>pomposi</i>. Qualcuno sostiene (ma forse è solo un'ipotesi campata in aria) che questa caratteristica (in effetti molto italica, almeno per quanto ho notato viaggiando e discutendo con colleghi di altri paesi) derivi dalla presenza degli spagnoli nel nostro territorio, anch'essi amanti dei titoli e pieni di abbellimenti al loro nome. Altri sostengono che questa abitudine di considerare le persone da quanto rendano "grosso" il loro nome derivi dalla repubblica veneziana, dove non si usava nessun titolo e i ricchi e i potenti erano semplicemente chiamati "<i>nobil uomo</i>" o "nobil donna".</div><div style="text-align: justify;">Così nel tempo si fece strada l'abitudine di differenziarsi dalla "plebe" mostrando le proprie credenziali: "dottore", "professore", "gran maestro", "cavaliere" e così via.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Abitudine che esiste ancora oggi. Chi non ha fatto caso che per "omaggiare" (magari semplicemente per adulare un cliente o un potenziale datore di favori) una persona si usi ancora salutare con un sonoro "<i>buongiorno dottore</i>" anche chi dottore non è?</p><p></p><div style="text-align: justify;">Lo sappiamo.</div><div style="text-align: justify;">E la cosa più incredibile è che è talmente radicata questa abitudine da essere ormai culturale. Non per niente esistono persone che si presentano con titoli pomposi e altisonanti (spesso chi ha veramente titoli importanti nemmeno li mostra perché li considera normale sviluppo di carriera) e non per niente c'è anche chi quei titoli che si affibbia pubblicamente nemmeno li ha.</div><p></p><p style="text-align: justify;">"Professori" che non insegnano niente, "dottori" che non hanno laurea o un "maestro" che non ammaestra nessuno sono un classico come alcune credenziali: "<i>il miglior medico del mondo</i>" o "candidato al premio Nobel" o ancora "tra i 10 più importanti scienziati al mondo". Conosco personalmente colleghi che si fanno chiamare "professore" (persino su carta intestata) ma professori non sono. E non è solo una cosa scorretta, ci sono pure risvolti legali.</p><p style="text-align: justify;">Un trucco tanto banale quanto usato è quello di creare associazioni (dal nome importante) fittizie (senza attività, senza soci o con soci inventati, senza nessun ruolo attivo) delle quali poi ci si autonomina presidente in modo da sventolare quel titolo come fosse chissà cosa. Come sei io mi presentassi con il nome di Dott. Di Grazia, presidente della (RSIM, <i>Royal Society of International Medicine</i>). Alla faccia, sono il presidente di una società mondiale di medicina, devo per forza essere importante e famoso. Tranne poi scoprire che questa società non esiste e l'ho creata io per darmi importanza. Ho visto proprio pochi giorni fa un esempio del genere, alcuni video riportavano l'opinione di un medico presentato come "professore" e "presidente della (associazione dal nome importante ma sconosciuta). Il signore non era né professore né la sua associazione, creata da lui, aveva alcun peso in medicina.</p><p style="text-align: justify;">Abitudine provinciale e di bassa caratura. Perché sappiamo che se sei veramente uno degli scienziati più famosi al mondo non hai bisogno di dirlo né di presentazioni. Se sei stato candidato al Nobel e non l'hai vinto c'è poco da vantarsene e se sei stato il miglior medico al mondo e presenti il tuo libro alla trattoria della zia Rosina o sei eccezionalmente umile o davvero non sei nessuno.</p><p></p><div style="text-align: justify;">È tanto usata questa corsa al titolo pomposo che esistono anche finte università (o vere ma piccole e private università in qualche paese estero) che questi titoli li <b>vendono</b>.</div><div style="text-align: justify;">Anche a prezzi stracciati.</div><div style="text-align: justify;">Puoi comprare il titolo di "<i>miglior virologo del mondo</i>" o di "miglior scienziato europeo", titoli che ovviamente non significano niente (oltre a non avere nessun valore). Non esiste il "miglior virologo al mondo", in base a cosa sarebbe "il migliore"? Dagli studi fatti? Dal loro numero o qualità? E chi l'ha deciso? E il secondo chi è? E il peggiore dove lavora? E se io fossi un giornalista e <a href="https://www.propublica.org/article/top-doctors-award-journalist" target="_blank">diventassi</a> un "top doctor" (tra i migliori medici) d'America? Che senso avrebbe?</div><p></p><p></p><div style="text-align: justify;">Insomma, una marea di stupidaggini. Ruoli e classifiche fittizie create per fare soldi e dare un po' di fumo negli occhi ai boccaloni.</div><div style="text-align: justify;">Già, perché sicuramente solo un boccalone potrebbe bersi un titolo come "miglior virologo del mondo" ma c'è anche da dire che se una persona (un professionista ma anche un mitomane) ha bisogno di questi falsi titoli, evidentemente non ha altro da offrire. Se fossi veramente un grande scienziato perché dovrei comprare il (finto) titolo di "miglior scienziato"? Lo sarei già.</div><div style="text-align: justify;">Se fossi un ottimo chirurgo perché dovrei comprare il titolo di "<i>miglior chirurgo d'Italia</i>"? Solo per farmi grosso, per annebbiare il prossimo, per sentirmi migliore degli altri (senza esserlo, probabilmente).</div><p></p><p style="text-align: justify;">Io per esempio volevo comprare una <a href="http://www.honoriscausa.us/it/specializations/homeopathy" target="_blank">laurea honoris causa in omeopatia</a>, sarebbe costata poco meno di 50 euro, non l'ho fatto perché non mi sembra giusto alimentare questo mercato disonesto. Ma si può fare. Si può diventare il "miglior medico al mondo" ma costa un po' di più. Si possono presentare studi scientifici farlocchi e vederseli (ovviamente per finta) premiati. Basta pagare, tutto ha un prezzo e i boccaloni stravedono per i <i>dott. prof. avv. gran lup mann</i>.</p><p></p><div style="text-align: justify;">Impazziscono.</div><div style="text-align: justify;">In questi anni ho incontrato centinaia di presunti dottori, scienziati e ricercatori. In questi giorni è morto un ciarlatano molto conosciuto. Si presentava come medico (non lo era), scienziato (non lo era), ricercatore (non lo era) ma di lui si sa solo che era un affarista, condannato per truffa e molto minaccioso (conservo ancora le sue mail di minaccia perché lo ostacolavo in un affare fatto di finte cure e disperazione). Si riempiva di titoli, la gente ci credeva e qualche giornalista pure e attirava creduloni come api al miele.</div><div style="text-align: justify;">Un classico infatti sono i "<i>ricercatori indipendenti</i>" che non fanno ricerca scientifica, non lavorano in un centro di ricerca, non sono scienziati, semplicemente cercano su Google, ricercano sì ma su un motore di ricerca, come chiunque. Un po' come se io che guardo le partite di calcio in TV immaginando formazioni e allenamenti mi definissi "allenatore indipendente".</div><div style="text-align: justify;">Ma per trovare credenziali non ci sono solo i titoli farlocchi, ci sono anche le <b><i>finte </i></b>riviste mediche, i <b><i>finti</i></b> gruppi di studio e i <i><b>finti </b></i>convegni. Qualche anno fa un ricercatore inviò al British Medical Journal (una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo) <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/4827125/" target="_blank">una lettera</a> nella quale descriveva una nuova malattia da lui identificata, il "<i>Cello scrotum</i>", ovvero un'irritazione dello scroto dei suonatori di violoncello. Salvo poi scoprire che si trattava di uno scherzo, una bufala, una malattia inesistente e inventata accettata però da una importantissima rivista medica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anni fa, chi mi segue lo ricorda (e quando lo racconto ai convegni è "standing ovation") un noto guaritore che proponeva la cura per tutte le malattie, dichiarò ai giornali che la sua cura fosse talmente conosciuta e usata nel mondo che lo avevano invitato in Cina al "convegno mondiale di oncologia" durante il quale presentava il suo "protocollo" in mezzo ad applausi e onori.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjP5t29so_4mz9jaoXGkkrsOmesYrQky_DjUhD3BVYtEFzirWS5Le-H_NYmMGAUNtgn9jHM-UJKWLfizayOiB3mJ_2O2H9CjFFV1ZWZATJHknuwQHYPoGkDvw8G1MsIWCnObbfIljn6GRyPCoC-l81oT6F6YrawOEQtGn0KQF9EqwSJPJLs3vMUroy8Wg=s320" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="239" data-original-width="320" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjP5t29so_4mz9jaoXGkkrsOmesYrQky_DjUhD3BVYtEFzirWS5Le-H_NYmMGAUNtgn9jHM-UJKWLfizayOiB3mJ_2O2H9CjFFV1ZWZATJHknuwQHYPoGkDvw8G1MsIWCnObbfIljn6GRyPCoC-l81oT6F6YrawOEQtGn0KQF9EqwSJPJLs3vMUroy8Wg=w400-h299" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi chiamarono giornalisti e amici per chiedermi come mai, quel medico criticato, del quale avevo spiegato trucchi e furbizie, in Cina diventava protagonista del "<i>convegno mondiale di oncologia</i>".</div><p></p><p style="text-align: justify;">Lo spiegai raccontando come nel mondo esistano congressi e riviste scientifiche "<i>finte</i>", ovvero senza nessuna importanza e serietà, che accettano chiunque voglia esporsi, magari avendo bisogno di qualche titolo per il curriculum o qualche "credenziale" per impressionare i clienti, pagando una certa somma di denaro si finiva per essere invitati al convegno o vedere il tuo nome in una "finta" rivista scientifica.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjlw0tx6NucRHgh9A5ciO0ZXLqtwl2GDePt00wxFGC2btnebgiHKarxXBUTHna-9NX-fa12_4PONUOJk09nN9WY4Q1eMsQHMANcK18gsDMBVnPCL7RfqQMkpEoYmms-O0Uwu9xd4HFS4s7r_VbUcZol51_HSL4N-xe6gcds2JmvWNKLRPKqo5kaBjX7RQ=s337" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="337" data-original-width="335" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjlw0tx6NucRHgh9A5ciO0ZXLqtwl2GDePt00wxFGC2btnebgiHKarxXBUTHna-9NX-fa12_4PONUOJk09nN9WY4Q1eMsQHMANcK18gsDMBVnPCL7RfqQMkpEoYmms-O0Uwu9xd4HFS4s7r_VbUcZol51_HSL4N-xe6gcds2JmvWNKLRPKqo5kaBjX7RQ=s320" width="318" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Al congresso mondiale di oncologia in Cina, 200 dollari (è in offerta) per parlare.</td></tr></tbody></table><br /><p style="text-align: justify;">Spiegazione compresa ma pochi la accettavano, anzi, pochi la capivano: se c'è un congresso come può essere "finto"?</p><p></p><div style="text-align: justify;">Allora cercai di essere più pratico. Inventai una terapia, il "<i>metodo Sbudella</i>", fatto di una sorta di pasta alla carbonara (la cui ricetta era un misto di ricette americane, quindi <i><b>terribili</b></i>, con panna, aglio, spezie, immangiabile), racchiusi tutto in uno "studio" (per modo di dire) scientifico, mettendoci numeri a caso, parole a caso, termini chiaramente comici...insomma, scrissi <i>consapevolmente</i> un disastro, qualcosa di non credibile (apposta per poi non avere il genio che dicesse "<i>eh ma loro l'hanno presa seriamente</i>") e per completare mi firmai con il nome "prof. Massimo Della Serietà" responsabile della mensa aziendale della Fondazione Rocco Siffredi. Sistemai lo "studio", con i giusti riferimenti, lo stile, la grafica e lo inviai al convegno mondiale di oncologia, quello cinese, lo stesso che aveva visto come protagonista il nostro genio che <b>curava tutti i tumori</b>.<br />Facciamola breve.</div><p></p><p></p><div style="text-align: justify;">Lo "studio" sul "metodo Sbudella" che poi era la cura (smentitemi se ne avete il coraggio) per il "buco nello stomaco" (tradotto con un improbabile inglese "<i>hole in the stomach</i>") fu accettato immediatamente al convegno mondiale di oncologia cinese e gli organizzatori, ammirati da tanta scienza, mi invitarono anche a essere "moderatore" (colui che gestisce una sezione del convegno) di una parte del loro congresso. Che bello! Pensate. il "mitico" dott. Di Bella, guaritore di mille malattie, si vantava (e lo facevano vantare i giornali!) di quel grande risultato che io avevo raggiunto allo stesso modo senza "guarire" una sola persona.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhfnycTbAfqIKjmYRhmvoNdqy47cmYZrgebDGJoEyBzMSKorlMfHkYWmhEASgTaidWq6DnmyHBq-A_N2QO4hCt7B9FFZ-z_pKiMXcNRI7CWn-M3a1v0PuaAp0ItDYvEUznYunY1_L_P8Zb5FVkmyMC1nUVNUkLCD-9x6yPvF6LQFwf7GrZs1Ab1I1jGCA=s968" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="444" data-original-width="968" height="294" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhfnycTbAfqIKjmYRhmvoNdqy47cmYZrgebDGJoEyBzMSKorlMfHkYWmhEASgTaidWq6DnmyHBq-A_N2QO4hCt7B9FFZ-z_pKiMXcNRI7CWn-M3a1v0PuaAp0ItDYvEUznYunY1_L_P8Zb5FVkmyMC1nUVNUkLCD-9x6yPvF6LQFwf7GrZs1Ab1I1jGCA=w640-h294" width="640" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ovviamente mentre nel caso del medico che guarisce tutti i tumori ne parlarono giornali e siti web, del prof. Della Serietà ne parlarono in pochi e il genio incompreso Di Bella non accennò più al convegno mondiale di oncologia ma è il destino delle menti eccelse.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgcyWAzCtWXzS7Pb0kgAu6b-7cRHBkuNqdYtOyyEzFzYcxhUJ5xa7QnIzKcGPy9DlGrHZzMu6XnVMxiH3ICzxRAhfyPCERkt8S0vRDCGKxCO60s-1v9792OFsET3tmOg45BqV24In8cPWSA8LVDCRLPl-kIrZpZAo_KaYDzKKg43-7hiKtMQmcPFpTHvA=s974" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="260" data-original-width="974" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgcyWAzCtWXzS7Pb0kgAu6b-7cRHBkuNqdYtOyyEzFzYcxhUJ5xa7QnIzKcGPy9DlGrHZzMu6XnVMxiH3ICzxRAhfyPCERkt8S0vRDCGKxCO60s-1v9792OFsET3tmOg45BqV24In8cPWSA8LVDCRLPl-kIrZpZAo_KaYDzKKg43-7hiKtMQmcPFpTHvA=w640-h170" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Decine di inviti, insistenti, per il prof. Della Serietà al convegno mondiale di oncologia.</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;">Da quel giorno però, il prof. Massimo della Serietà, dopo aver raccontato <a href="http://www.medbunker.it/2013/02/giornalismo-cancro-e-bufale-il-caso-del.html" target="_blank">la sua storia</a>, ha anche una pagina <a href="https://www.facebook.com/ProfMassimoDellaSerieta/" target="_blank">Facebook</a>, tanti fan, all'università statale di Milano 400 studenti si sono alzati in piedi per applaudirlo e forse c'è anche qualche boccalone in meno.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Ma la passione degli italiani per i titoli resta alta.</p><p style="text-align: justify;">Lo dico io, il miglior medico al mondo.</p><p style="text-align: justify;">Alla prossima.</p>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-47034974539834235752022-01-14T11:12:00.000+01:002022-01-14T11:12:34.356+01:00MedSpot: notizie, aggiornamenti, curiosità.Una periodica rassegna di notizie, curiosità, storie strane di medicina.<br />
<br /><div style="text-align: justify;"><font color="#2b00fe"><b>Vampiri e bellezza.</b></font></div>
<div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una delle caratteristiche della pubblicità è quella di affidare i propri messaggi a personaggi famosi o "popolari". Questo perché la gente tende a imitare persone che hanno successo o di forte influenza mediatica. La notorietà si può sfruttare anche a fin di bene, come in campagne di beneficenza ma anche a "fin di male", inducendo le persone a spendere inutilmente i propri soldi o, peggio, a farsi del male.</div><div style="text-align: justify;">Qualche mese fa un personaggio televisivo che spopola negli Stati Uniti (meno da noi), <b>Kim Kardashian</b>, ha pubblicato una foto (per niente piacevole) del suo volto pieno di macchie di sangue. A suo dire quella era una procedura che l'avrebbe aiutata a mantenere la pelle del viso giovane e fresca. Si tratta di una sciocchezza (pure pericolosa). Il nome "popolare" è "<b>vampire facial</b>" (più o meno "viso da vampiro", riferito all'immagine sanguinolenta della procedura) e usa un trattamento che è spesso usato da sportivi o persone che hanno problemi ortopedici. Il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Plasma_ricco_in_piastrine" target="_blank">PRP</a> (una sorta di "frullato di piastrine", le cellule che nel nostro corpo aiutano la cicatrizzazione delle ferite) negli anni scorsi era stato usato per migliorare stati infiammatori, rinforzare articolazioni, muscoli, ossa di sportivi e corridori anche forme di artrite, con risultati promettenti ma che alla fine non hanno mai mantenuto appieno le promesse. In realtà la base teorica di questa pratica <a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30327852" target="_blank">non era</a> campata in aria e qualche ipotesi interessante sembrava rendere credibile l'uso di PRP in varie branche della medicina ma gli studi hanno fatto <a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19288080" target="_blank">cambiare</a> idea.</div>
<div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-jXZYMXph7mA/XFr6qucKphI/AAAAAAAAGA0/iFsWL6Ai0v4n5ADM4BGvw3OICxMVvExrwCLcBGAs/s1600/kim-kardashian.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="596" data-original-width="595" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-jXZYMXph7mA/XFr6qucKphI/AAAAAAAAGA0/iFsWL6Ai0v4n5ADM4BGvw3OICxMVvExrwCLcBGAs/s320/kim-kardashian.jpg" width="319" /></a></div>
<div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non ci sono infatti grandi conferme del potere "<i>rigenerante</i>" di queste "pappe piastriniche" e, nonostante qualcuno le pratichi ancora, la maggioranza degli sportivi non le usa più. Ma il mercato ha trovato un altro sfogo, quello dell'estetica e dei trattamenti di bellezza. Così la "pappa di piastrine" ha iniziato a farsi strada come rigenerante dei tessuti del corpo e del viso e qualcuno ha pensato bene di favorire l'assorbimento di queste sostanze praticando centinaia di <i>microfori </i>(con strumenti appositi) sulla pelle. Risultato? Un ringiovanimento del viso.</div><div style="text-align: justify;">Gli studi sembrano mostrare un effettivo miglioramento (soggettivo e oggettivo) della pelle ma <i>temporaneo </i>e non importante. Il problema è che il trattamento, per il risultato che si può raggiungere (raggiungibile con altri metodi) sembra esagerato e potenzialmente pericoloso (oltre agli effetti locali, come i lividi, i rossori e gli ematomi c'è un raro ma possibile rischio di infezione).</div>
<div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il problema è quindi legato all'entità del risultato di fronte alla pesantezza del trattamento. Quasi indolore ma...ha senso?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<b><div style="text-align: justify;"><font color="#2b00fe"><b>La foglia nella gola</b>.</font></div></b><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div style="text-align: justify;">Una signora va dal medico: "mi scusi, credo di avere una foglia di alloro bloccata in gola, bevendo il the mi sono accorta che ho ingoiato l'alloro e da quel momento mi fa male".</div>
<div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma no signora, sicuramente sarà irritata o graffiata, però darò un'occhiata.</div>
<center><blockquote class="twitter-tweet"><p dir="ltr" lang="en">Patient: "I think there's a bay leaf stuck in my throat."<br />Me: "I'm sure it's just a scratch, but let's take a look.<br />.<br />.<br />.<br />Oh. There's definitely a bay leaf in there!"<a href="https://twitter.com/hashtag/DontEatTheBayLeaf?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#DontEatTheBayLeaf</a> <a href="https://t.co/me3QvIrksj">pic.twitter.com/me3QvIrksj</a></p>— Dan Kim (@dan___kim) <a href="https://twitter.com/dan___kim/status/970688400427659264?ref_src=twsrc%5Etfw">March 5, 2018</a></blockquote><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Quella "striscia" verde che vedete in basso è una foglia di alloro.</div><div style="text-align: justify;">Nella gola della signora c'era questo:</div><div style="text-align: left;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-2R4Lq75HDKQ/XyaRLuZlg7I/AAAAAAAAGaM/zS01Ay0ymIggFV39xhDoLfeNE0hfrXTJgCLcBGAsYHQ/s900/alloro.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="676" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-2R4Lq75HDKQ/XyaRLuZlg7I/AAAAAAAAGaM/zS01Ay0ymIggFV39xhDoLfeNE0hfrXTJgCLcBGAsYHQ/s640/alloro.jpg" /></a></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><font color="#2b00fe">I polmoni e la Covid.</font></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La pandemia di Covid ha sicuramente colpito tante persone anche psicologicamente. Improvvisa, inaspettata, drammatica, la malattia è diventata "nota" in pochi giorni. La parte strettamente medica è stata però spesso trascurata perché (purtroppo) le cronache sono state invase dalle considerazioni politiche, emotive, da pareri e opinioni azzardate, da previsioni basate sul nulla. Il dibattito pubblic oè stato occupato quasi interamente da posizioni faziose, di principio, da previsioni e scommesse, anatemi e minacce.</div><div style="text-align: justify;">Se dovessimo tornare al lato esclusivamente medico una delle cose più evidenti e preoccupanti è il danno ai polmoni provocato da questo virus.</div><div style="text-align: justify;">È proprio il danno polmonare quello che, principalmente, determina la gravità della malattia, causando un'insufficienza respiratoria grave e persino letale.</div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;">Se i termini medici possono essere difficili e troppo tecnici, molto più evidenti le immagini.</div><div style="text-align: justify;">Ed ecco una immagine TC (Tomografia computerizzata, la vecchia TAC) che mostra l'aspetto dei polmoni prima del danno e dopo. </div><div style="text-align: justify;">La prima immagine (è come una sezione, una "fetta" dei polmoni) è quella dei polmoni in una persona con Covid in fase presintomatica, quella in basso è la stessa persona con sintomi avanzati e prima della risoluzione. Noterete come nell'immagine in alto i polmoni sono praticamente neri. Sono integri, normali, è l'aspetto (quasi) normale dei polmoni in una TC. Diversa la situazione in basso.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si noteranno i polmoni molto più "opachi", biancastri, perché è in atto una "<i>fibrosi</i>", ovvero il tessuto polmonare è sostituito da tessuto più rigido, più "duro", meno adatto a respirare e scambiare ossigeno con i vasi sanguigni. Per semplificare al massimo, il "nero" dei polmoni ossigena il corpo, il "bianco" no.</div><div style="text-align: justify;">Questi sono i "polmoni da Covid", inadatti a respirare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il caso si risolverà con successo ma forse questa immagine può fare capire il danno causato dalla malattia e perché le difficoltà respiratorie possono essere così gravi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-82WV8OWRTq8/Xyptu-7r9iI/AAAAAAAAGao/bIakiVfEMU07l1Br4P-iXsOL9O17ebFwwCLcBGAsYHQ/s457/lung.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="457" data-original-width="280" src="https://1.bp.blogspot.com/-82WV8OWRTq8/Xyptu-7r9iI/AAAAAAAAGao/bIakiVfEMU07l1Br4P-iXsOL9O17ebFwwCLcBGAsYHQ/s0/lung.jpg" /></a></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><b><span style="color: #2b00fe;">Video medici quando non c'erano i video.</span></b></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;">Negli anni siamo stati abituati a progressi tecnici favolosi che ci hanno consentito cose prima considerate incredibili. In medicina, per esempio, l'avvento di internet, delle trasmissioni radio e video, hanno rivoluzionato letteralmente lo studio e le cure delle malattie. Ma come si faceva quando non c'erano i video?</div><div style="text-align: justify;">Sono notissimi i manuali di anatomia preparati da abilissimi (e poi diventati storici) disegnatori, gli interventi chirurgici descritti con vere e proprie opere d'arte pittoriche. Ritratti di volti malati, immagini di lesioni della pelle, del corpo, tutto riportato fedelmente da bravissimi disegnatori. E su quello studiavano i medici.</div></div><div style="text-align: justify;">In questa immagine del 1819 si ritrae il decorso della <b>febbre gialla</b> (una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare) in un giovane uomo francese. Le immagini sono drammatiche ed evocative e rendono benissimo l'idea della gravità e dell'evoluzione della malattia. Un disegno che è una fotografia dei tempi.</div><div style="text-align: left;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-5l2nEr5JIIg/X1J_f6aPJ8I/AAAAAAAAGco/euFDE7eNF50UrCESrZ376lr7TAUOqZhrQCLcBGAsYHQ/s784/progressi.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="784" data-original-width="564" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-5l2nEr5JIIg/X1J_f6aPJ8I/AAAAAAAAGco/euFDE7eNF50UrCESrZ376lr7TAUOqZhrQCLcBGAsYHQ/s640/progressi.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><em style="background-color: #fdfdfd; box-sizing: border-box; font-family: "Noto Serif", serif; font-size: 16px; text-align: left;">Observations sur la fièvre jaune, faites à Cadix, en 1819</em></td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: left;"><b style="text-align: justify;"><span style="color: #2b00fe;">La caramella che uccide.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un cinquantaquattrenne americano in sovrappeso e con abitudini alimentari sbagliate, ha avuto un arresto cardiaco e successivo decesso. I medici, che lo conoscevano, descrivono questa persona come abituata a mangiare molti dolci, in particolare buste di caramelle. Negli ultimi anni l'uomo mangiava mezza busta di liquirizia al giorno.</div><div style="text-align: justify;">La liquirizia contiene molte sostanze attive (tra tutte l'<b>acido glicirrizico</b>) che, per un consumo moderato, non creano problemi. Quando si esagera però (come nel caso dell'uomo del quale parliamo) gli effetti possono essere <i>importanti</i>.</div><div style="text-align: justify;">Ipertensione (aumento della pressione arteriosa), ipokaliemia (diminuzione dei livelli di potassio nel sangue), aritmie cardiache e insufficienza renale. Tutti i sintomi che quest'uomo presentava poco prima della morte. Per questo i medici che lo hanno seguito imputano la morte proprio al consumo eccessivo di liquirizia. Il caso <a href="https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMcpc2002420" target="_blank">è stato pubblicato</a> sul New England Journal of Medicine a settembre scorso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #2b00fe;">Le ultime parole d'amore.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando qualcuno di noi lascia questo pianeta una delle consolazioni più grandi è che lo faccia circondato dall'affetto dei propri cari. La vicinanza, una mano stretta, anche solo esserci, possono essere molto consolatori per chi sta perdendo qualcuno a cui si vuole bene. <a href="https://www.nature.com/articles/s41598-020-67234-9" target="_blank">Una ricerca</a> di qualche mese fa ci regala una possibilità in più. Utilizzando l'elettroencefalogramma, alcuni scienziati canadesi hanno rilevato delle onde elettriche cerebrali che sono presenti in persone morenti, ormai senza più attività cerebrale attiva. Mentre alcune di queste onde registrate sono presenti anche senza coscienza (sono semplici "riflessi", risposte a stimoli esterni), altre sono presenti solo in caso di coscienza (cioè del rispondere attivamente, coscientemente allo stimolo esterno) e si trattava in particolare degli stimoli uditivi.<br />Questa ricerca, interessante, apre quindi un'ipotesi scientificamente utile ma anche molto romantica. Sembra che le persone morenti abbiano nell'udito il senso che per ultimo abbandona il corpo. In parole ancora più povere: parlare a chi se ne sta andando potrebbe essere veramente effettivo, un gesto percepito da chi sta abbandonando la vita quando gli altri sensi e la stessa coscienza, l'hanno già abbandonata. Una cosa che fa bene a chi è lasciato e, forse, anche a chi ci lascia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #2b00fe;">Diamo i numeri?</span></b><br /><br />Voi non ci crederete o forse se seguite questo blog non vi stupite ormai di niente ma c'è gente, un bel gruppo di gente, che ne segue altra (su siti web, su Facebook, sui social) che sostiene di poter cambiare le cose, il futuro (una malattia, l'esito di un concorso, un problema finanziario, uno amoroso o altro) con dei numeri.<br />Sì. Recitando dei numeri. Una sequenza. Si dicono questi numeri di continuo, tante volte e tutto si risolverà. Dalle cose più impressionanti come guarire da una malattia grave a quelle più banali, come trovare parcheggio per l'auto.<br />Uno dirà: "<i>sono quattro svalvolati</i>" e invece no. Cioè sì, un po' lo saranno, per forza ma sono persone normali, comuni. Ho visto chiedere la "sequenza" a una mia amica, laureanda in giurisprudenza. L'ho visto fare a una collega, pediatra e alla mamma di un amico di mio figlio, impiegata. Se leggete queste pagine c'è chi chiede una sequenza di numeri per qualsiasi cosa. Non so cosa pensare se non avere così la conferma che l'ingenuità e la creduloneria sono davvero diffuse, comuni, sono cose normali, non eccezioni di qualcuno o di chi è davvero strano o particolare.<br />Come si può credere che dire dieci volte 4458987111 faccia passare l'allergia o che portare in tasca un bigliettino con scritto il numero 45688772541 sia perfetto per vincere al Lotto?<br />Non lo so, non lo so e forse non lo voglio sapere.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-fcadbVL4Wpc/YIwG3xqg5TI/AAAAAAAAGmI/Gfk9Z3AIbN0AxQ7lwCQ6tfzJHmrCHSuqQCLcBGAsYHQ/s612/numerologia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="498" data-original-width="612" src="https://1.bp.blogspot.com/-fcadbVL4Wpc/YIwG3xqg5TI/AAAAAAAAGmI/Gfk9Z3AIbN0AxQ7lwCQ6tfzJHmrCHSuqQCLcBGAsYHQ/s320/numerologia.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per ora è tutto, alla prossima.</div> <script async="" charset="utf-8" src="https://platform.twitter.com/widgets.js"></script></center>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-89646835233287598642021-12-21T15:03:00.002+01:002021-12-21T15:03:45.389+01:00Covidiots<div style="text-align: justify;">Il fatto che i media chiedano a filosofi cosa ne pensano delle vaccinazioni, a comici (un po' fuori dai riflettori) come giudichino la campagna vaccinale, a conduttori radiofonici cosa pensano dell'immunità umorale dovrebbe far sorgere agli amanti dei complotti e di chi dice che si sparge "cattiva informazione" qualche sospetto.
Non dico sospetti di chissà cosa ma il sospetto che l'informazione, più che a...informare, punti a intrattenere, creare un intrattenimento scottante, "caldo", agitato, magari condito da urla, fatto da persone che si insultano e due schieramenti così da far riconoscere il pubblico che guarda in uno o l'altro fronte.<br />Quell'informazione che per tanti è "manipolata" deve insospettire quando fornisce notizie <b><i>stupide </i></b>(cosa ce ne frega del pensiero di un ingegnere aerospaziale sull'opportunità di vaccinare i bambini?), inutili (cosa me ne faccio dell'opinione di un allenatore di calcio sugli effetti collaterali dei vaccini?). Questa è informazione manipolata.<br />L'informazione utile è quella che mi fornisce un dato, se è difficile da capire (perché non tutti capiamo i dati che non abbiamo imparato a capire) spiegarlo con qualcuno (riconosciuto per la sua competenza e correttezza) che lo spiega e basta. Questo se parliamo di cose serie, ovvio che se si parla di moda sarà giusto discutere di cappelli o foulard, di nastri rosa o tacchi a spillo, anche ridendo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma su cose serie no.</div><div style="text-align: justify;">Sentire l'opinione del calciatore o del regista televisivo non ha importanza, non serve, <b>è inutile</b>. Se un programma di informazione informa male è di basso livello, non serve, è inutile e pure dannoso.</div><div style="text-align: justify;">E se vuoi informazioni e non capisci questo sei parte del problema. In fondo sei parte del sistema che tanto dici di combattere. Sei ignorante se non sai, non capisci e se formi le tue idee su basi inventate.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A me questa informazione ha stancato da tempo. Vedo con dispiacere il tentativo di qualche professionista dell'informazione di mantenersi integro, onesto e corretto nel dare le notizie ma purtroppo annega nel mare dei vari opinionisti e esperti da salotto.<br />Certo che ci sono stati anche professionisti della salute competenti (che lo sono davvero) che hanno sbagliato tutto. Ditemi il senso del fare previsioni a sei mesi o su ciò che accadrà tra un anno su una cosa in continua evoluzione e che ha mille variabili.<br />Ditemi a cosa serve parlare nei talk show dell'efficacia al 95 o al 91% dei vaccini. Oppure ditemi a chi serve spiegare che "<i>certo, con un vaccino si può pure morire</i>" nel programma della sera, perché poi lo spettatore medio capisce che "sì, con il vaccino si muore" e il ciarlatano rilancia "certo, i vaccini uccidono, lo ha detto anche il professore in TV!".</div><div style="text-align: justify;">Non è divulgazione, non è medicina (che si fa all'università, non in TV) è <b>spettacolo</b>. Show, di basso livello e se a questo si aggiunge un po' di voglia di fama e di diventare "opinion leader" (condizione che per un medico è <i>molto</i> vantaggiosa) il danno è fatto.</div><div style="text-align: justify;">Perché spesso questi professionisti, bravissimi nel loro lavoro, non sanno parlare con gli altri. Lo vedo ogni giorno. Quando c'è da comunicare una diagnosi infausta spero sempre che questa cosa venga fatta dal collega che sa spiegare e sa comunicare.<br />C'è molta differenza tra il dire "<i>signora lei ha un tumore e purtroppo è brutto, in genere non lascia speranza, ora vada a prenotare una visita oncologica così inizierà la chemioterapia</i>" e "<i>signora, ci sono delle cellule anomale, tumorali, ci mettiamo assieme a ragionare come fare per ottenere il miglior risultato possibile, intanto rifletta e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento</i>".</div><div style="text-align: justify;">Lo capite?<br /><br />Io qui non mi rivolgo a chi si fida della scienza a chi pensa "io non ne capisco niente e chiedo a lui" ma a chi si beve le bufale, a chi va dietro a guru e ciarlatani convinto siano "ribelli" e "contro" un sistema rappresentato dai cattivi quando invece stanno andando dietro a poveri cristi spesso con problematiche personali che li portano a cercare seguito, autostima, apprezzamento e che si sono infilati in questo circo del Covid per farsi notare, a volte mitomani, gente in cerca di riflettori. Personaggi dimenticati da tempo, politici prossimi alle elezioni, giornalisti mandati allo sbaraglio...che si deve fare per campare...</div><div style="text-align: justify;">Non a caso tanti "guru" che urlano contro i vaccini si sono vaccinati di corsa.<br />Ma a noi piace parteggiare, tifare, anche se il tifo è stupido, animalesco, cieco.</div><div style="text-align: justify;">È "bello" però fare parte di una squadra.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgQr84pUh7FBLQf86uBLGPB35Vf1dl_JqeFpy_pxz0EfmXLMNFlMQaYXmlAdEudI_GIUDjaoCTZt_lTSTGC7GaLYQ33uFI1XuPretr41FzLY0LtLmL8iXpLLJS68SPcEHcIjFY9zdhxkKktJUVJsKpqW6CmdAM4b3Xyusmd5YkMu-N4O_93h2IpoCIOYw=s834" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="299" data-original-width="834" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgQr84pUh7FBLQf86uBLGPB35Vf1dl_JqeFpy_pxz0EfmXLMNFlMQaYXmlAdEudI_GIUDjaoCTZt_lTSTGC7GaLYQ33uFI1XuPretr41FzLY0LtLmL8iXpLLJS68SPcEHcIjFY9zdhxkKktJUVJsKpqW6CmdAM4b3Xyusmd5YkMu-N4O_93h2IpoCIOYw=w400-h144" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Medico novax chiede ai suoi colleghi di rinunciare a Satana. Un contributo fondamentale in una pandemia.</td></tr></tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Io mi sento sveglio e che ho capito tutto e così non mi vaccino, insulto il ministro, disegno draghi con la faccia verde e le corna da diavolo, mi sono vendicato di anni di problemi economici, nervosismo, stress, non arrivo a fine mese, la colpa deve essere di qualcuno. Cerco quindi di stare con chi ha i miei stessi problemi così mi sentirò parte di una comunità, avere problemi da solo ti fa sentire peggio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Così se qualcuno mi dice che il ministro mi vuole morto, i medici mi fanno un farmaco velenoso e gli infermieri mi pompano aria nelle vene per uccidermi ho finalmente qualcuno con cui prendermela. E ho pure la mia comunità. Con tanto di "guru".</div><div style="text-align: justify;">Se il mio guru è violento e volgare fa quello che in fondo vorrei fare io ma tanto nessuno mi ascolterebbe quindi mi accodo alle sue parole.<br />Dall'altro lato c'è la squadra dei vaccinati: seri, colti, hanno capito e sono dalla parte giusta. Perché dall'altra parte c'è un piccolo gruppo di idioti, un po' rintronati, con il cappello di stagnola che credono al microchip e ai vaccini velenosi, che poi sono gli stessi che prima credevano agli UFO, alle scie chimiche e al falso sbarco sulla Luna: complottisti. Quale miglior bersaglio per la mia comunità di un gruppo di mezzi stonati che credono ai vaccini pericolosi? Mi unisco al gruppo e tifo per la mia parte.</div><div style="text-align: justify;"><br />I primi chiamano i secondi con un soprannome "<b>covidiots</b>" ovvero "<i>gli idioti del Covid</i>", sono i cretini, quelli che non hanno capito niente.</div><div style="text-align: justify;">Poi hanno iniziato anche i secondi a chiamare i primi con un soprannome: "<b>covidiots</b>", "gli idioti del Covid", perché sono quelli stupidi, che muoiono perché non vaccinati.</div><div style="text-align: justify;">Una riga in mezzo e facciamo una partita.</div><div style="text-align: justify;"><br />Ecco, le due squadre sono allettanti, gustose. Ci riuniamo in gruppo e prendiamo in giro gli altri, noi siamo nel giusto, loro sono una massa di cretini. Oggi vinco io, è morto un novax, poveraccio, non si era vaccinato perché credeva ai vaccini assassini, glielo aveva detto un medico amico. Domani vince il novax, è morto un vaccinato, quattordici dosi. <i>Ahahahahahah</i>!!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché va così. Tra i giusti ogni tanto muore qualcuno perché il vaccino non può proteggerti se qualche infetto ti sputa in faccia cento miliardi di virus. E i novax <i>ridono</i>. Poi tra i novax muore un altro perché è stupido pensare che il ciclamino rosa possa proteggerti da un virus, quello se ti contagia e tu lo prendi male ti invade i polmoni e ti fa morire <b>soffocato</b>, come con la testa infilata dentro un sacchetto di plastica. E i colti vaccinati <i>ridono </i>(di nascosto perché non si può fare in pubblico, non siamo bestie volgari come loro, siamo bestie discrete).</div><div style="text-align: justify;">Bene, grande risultato. Hai vinto. </div><div style="text-align: justify;">Hanno vinto anche gli altri.</div><div style="text-align: justify;">E come facciamo a capire chi ha ragione? Se ne sentono di tutti i colori...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E il <i>microchip!</i> Che sciocchezza!</div><div style="text-align: justify;">Ma in Svezia hanno iniziato a mettere il microchip.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma il <i>grafene? </i>Scherzi?</div><div style="text-align: justify;">Eh, c'è uno studio che ha trovato grafene in un vaccino.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E i vaccinati si contagiano come in non vaccinati. Che cretinata!<br />Ma c'è uno studio e poi lo ha detto <i>Mario Trombolini</i>, professore di sociologia dell'antartide a Vienna.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non finirà mai. E probabilmente mai ci sarà "pace" tra i due gruppi. Perché sono normali in uno stadio fatto di caos, informazione disordinata e inconsistente e politica che cavalca le insoddisfazioni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Poi ci sono quelli psicologicamente provati, magari cercano qualcosa da spaccare perché i vaccini con i microsensori 5G non li vogliono e spaccano computer, macchine e <a href="https://www.oggitreviso.it/vandali-al-covid-point-di-altivole-269635?" target="_blank">muri</a>. D'altra parte la persona che si barrica a casa e mangia con un buco nella mascherina non è, pure lei, ormai psicologicamente provata?</div><div style="text-align: justify;">Ce l'hanno con il ministro o il capo del governo? Macché, sono solo esauriti. Gente che va alle manifestazioni, urla "assassino" al poliziotto e quando questo lo tocca si rotola a terra urlando "mi ha aggredito io non stavo facendo niente".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Allora ci deve essere qualcosa che rimetta tutto a posto. Impossibile. Questa linea divisoria è l'unico modo per fare diventare l'argomento interessante. Interessante per chi vende notizie ovviamente, come potremmo tenere il pubblico attaccato alla TV?</div><div style="text-align: justify;">Dedichiamo una puntata alla gestione degli hub vaccinali e vediamo come va? Spieghiamo il paradosso di Simpson o la scala logaritmica dei contagi? Che dite?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché in fondo stiamo vivendo una cosa <b>normalissima</b>, inutile girarci.<br />Siamo un'umanità, miliardi in questo pianeta.<br />Una volta c'era la peste, poi l'influenza, in America persino <a href="https://espresso.repubblica.it/attualita/2020/04/14/news/il-vaiolo-alla-conquista-delle-americhe-1.347087/" target="_blank">il vaiolo</a>. E ora è arrivato il Covid.</div><div style="text-align: justify;">Con la peste, l'influenza e il vaiolo morivano tutti o quasi ma morivano a milioni. Con il Covid anche ma (nelle parti del mondo che possono permetterselo) tra terapie e vaccinazioni ne salviamo tanti. È successo e succederà.<br />Fine.<br /><br />Hanno creato il vaccino, bene, ne vuoi approfittare? Vai, sei fortunato in fondo a essere nato in questo chilometro quadrato e in questo secolo.</div><div style="text-align: justify;">Vai e fallo. Ti presenti, ti vaccini e molto probabilmente sei protetto. Sì sì, qualcuno ha febbre, io ho avuto una stanchezza immane per due giorni, sembra che qualcuno sia pure morto per colpa del vaccino (in Italia probabilmente circa venti persone ma saranno di più) se però contiamo le dosi fatte (104 milioni in Italia, quasi 5 miliardi nel mondo) è davvero un rischio assolutamente minimo. Pochi sanno che nei primi anni della vaccinazione antipolio centinaia di bambini si ammalavano di poliomielite e tanti morivano perché quel vaccino aveva questo effetto collaterale, causava la malattia che doveva prevenire ma davanti agli 8000 casi di paralisi da poliomielite in un anno si accettava quel <i>dolore</i>, quel sacrificio. Era talmente evidente il dramma delle nostre famiglie che i genitori, con la paura nel cuore, portavano i bambini alla vaccinazione, era una speranza, una protezione. Dopo due anni i casi di polio in Italia furono 500, dopo venti anni la poliomielite <b>scomparve </b>dal nostro paese.</div><div style="text-align: justify;">Non ti vuoi vaccinare?<br />Temi il 5G, hai sentito Montesano e "due domande me le faccio"? E non ti vaccinare. Secondo me rischi grosso e non ne vale la pena ma va bene, fai tamponi di controllo e così puoi uscire, andare al mercato, mangiare la pizza e lavorare. Che te ne frega? Non è la prima volta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">C'era anche allora, ai tempi della polio, chi non voleva fare il vaccino e anche allora c'erano i gruppi novax e le manifestazioni. C'erano i gruppi contro l'elettricità, i pali del telegrafo e contro gli aerei. Nei congressi medici dell'ottocento c'era chi non voleva le donne in sala operatoria perché "deboli e isteriche". Ci sono sempre stati quelli dalla parte giusta e gli altri da quella sbagliata.</div><div style="text-align: justify;">C'erano i buoni e i cattivi.</div><div style="text-align: justify;">I giusti e gli stupidi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non è cambiato nemmeno il fatto che qualcuno manipolava i due gruppi (i "giusti" erano per ovvi motivi più numerosi, molti di più). Servivano. Per motivi politivi, sociali, perché distraevano l'opinione pubblica da temi più difficili. Ciarlatani, personaggi strani e saltimbanchi hanno sempre fatto parte dell'umanità varia.<br />Oggi riempiono giornali e palinsesti, oggi facciamo parlare <i>Pippi Franchi</i> e <i>Montesani </i>di malattie infettive e li ascoltiamo in prima serata. Se non succedesse si parlerebbe del gol della Salernitana o del colore della tuta di Madonna che faceva jogging. Serve davvero sapere cosa pensa <i>Heather Parisi</i> (ex soubrette e ballerina della TV italiana) della proteina S?</div><div style="text-align: justify;">Invece c'è un'intera filiera che vive di notizie e noi siamo avidi di news. Ma cosa cambia per noi sapere se il virus è a mRNA o a DNA? Per noi cittadini, dico.<br />Perché certo interesserà scienziati e medici, biologi e bioingegneri ma alla signora Alda pasticcera da Cremona o a Nunzio imbianchino di Avola, cosa interesserà? Niente.</div><div style="text-align: justify;">Di questa notizia non se ne farà nulla. <b>Niente</b>. Perché quello che sta succedendo, una malattia infettiva che contagia e uccide, è sempre successo. Una civiltà seria dovrebbe prendere le giuste contromisure, ci sono anche i vaccini, usiamoli, attenzione, pazienza e ne usciremo fuori. Speriamo.</div><div style="text-align: justify;"><br />Eppure in TV invitano un critico televisivo, esperto di programmi di intrattenimento, che dice che "<i>lui conosce persone che hanno avuto conseguenze negative dal vaccino</i>" e lo dice <a href="https://www.youtube.com/watch?v=4rQ0Q398HwI" target="_blank">così</a>, come se dicesse di aver visto Babbo Natale ma più grave. "Lui" li conosce (io per esempio no, pur essendo medico ma questo non lo direi mai in pubblico) e quindi dobbiamo discutere con lui se esistono le conseguenze negative del vaccino. Immaginate quanta esperienza medica possa avere questo personaggio. Quanti malati curati, quanti farmaci somministrati, terapie endovena, interventi chirurgici, intubazioni o dosaggi avrà curato per poter dire la sua agli italiani, in pubblico, in televisione, sulle conseguenze negative dei vaccini. Immaginate a cosa possa servire questa sua importante opinione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhrD33OmgDrkpZSsTAcsmYTrFJWZr4Q2iECeX74Rj0j0bM94YvE7syNIq-gxWFel8KEXxJlhCJ4JlhLaOgA6E1L0nR5atzaG9mgdH6oXem8La5bnG32BIzLv1wGELHuM8WPcu-2XDyNgpdOcArFbxiBq4ufryV5s3JC57FgQQRw2KFjSxRsly5nOsy2Pw=s625" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="625" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhrD33OmgDrkpZSsTAcsmYTrFJWZr4Q2iECeX74Rj0j0bM94YvE7syNIq-gxWFel8KEXxJlhCJ4JlhLaOgA6E1L0nR5atzaG9mgdH6oXem8La5bnG32BIzLv1wGELHuM8WPcu-2XDyNgpdOcArFbxiBq4ufryV5s3JC57FgQQRw2KFjSxRsly5nOsy2Pw=s320" width="256" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Freccero" target="_blank">Questa persona</a> conosce chi "ha avuto conseguenze negative dal vaccino".</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;">Se quindi un critico televisivo conosce persone che hanno avuto conseguenze negative, non un immunologo, un patologo clinico, un internista, uno pneumologo, non l'istituto superiore di sanità o l'agenzia del farmaco ma un critico televisivo, esperienza <b>fondamentale </b>e decisiva nell'ambito della lotta alla pandemia di Covid, ecco che possiamo riprendere a discuterne, animatamente, da ora.<br />Pronti? Vai!</div><div style="text-align: justify;">Giusti e stupidi ascoltano e iniziano a scannarsi. Sul nulla.</div><div style="text-align: justify;">SUL NULLA.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Covidiots</b>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-7518307246840109282021-12-13T12:12:00.014+01:002021-12-13T12:30:03.659+01:00Le difese già le hai.<p style="text-align: justify;">Le nostre difese immunitarie sono composte da un gruppo di strutture del nostro organismo.</p><p></p><div style="text-align: justify;">Già la cute è una difesa immunitaria. Una barriera fisica ma anche chimica, visto che la pelle, le vie respiratorie, il cavo orale e altri organi producono sostanze protettive e persino direttamente antibiotiche, contro le "aggressioni" del mondo esterno. Non potremmo sopravvivere altrimenti. Se poi un'aggressione riuscisse a penetrare queste prime difese ne abbiamo altre, più profonde, che ci proteggono. Gli anticorpi (ne esistono di vari tipi), i leucociti, i linfociti che sono cellule presenti nel sangue e in certi organi, letteralmente "attaccano", distruggono l'agente estraneo. Ma anche altre sostanze chimiche (tipiche dell'infiammazione) che si attivano quando c'è un'aggressione in corso. Il sistema immunitario è una cosa complessa ed efficientissima (quando è normale) che ci permette di resistere in un mondo che ci attacca continuamente dall'esterno: funghi, batteri, virus, corpi estranei, veleni, tossine, sono tutti agenti potenzialmente mortali ma nel corso dei millenni abbiamo sviluppato le barriere necessarie. Funzionano. </div><div style="text-align: justify;">Quando non funzionano ce ne accorgiamo proprio perché ci ammaliamo. Un sistema immunitario carente fa sviluppare una condizione detta "<i>immunodeficienza</i>", spesso congenita (cioè già presente alla nascita, per esempio per colpa di una malattia genetica) o acquisita (cioè successa dopo, per colpa di una nuova malattia o una nuova situazione). L'immunodeficienza è una <b>malattia </b>e come tale va trattata.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Al contrario, quando il sistema immunitario è "<i>troppo attivo</i>", anche quando non dovrebbe esserlo, siamo sempre in una condizione di <b>malattia </b>ma nel senso opposto: questa immunità attacca non solo gli "aggressori" ma pure noi, le nostre strutture e così esistono le malattie autoimmuni, causate da un "errore" del nostro sistema immunitario. Un esempio su tutti alcune malattie della tiroide.</p><p style="text-align: justify;">In maniera semplice ecco descritto il sistema immunitario. Ha senso "migliorarlo"? In realtà c'è poco da migliorare, se funziona va bene così. Sappiamo però che una vita sana, uno stile di vita che evita abitudini dannose, mantiene <i>efficiente </i>il sistema immunitario. Bere alcol lo danneggia, così come fumare o fare una vita sedentaria. Sono abitudini che danneggiano gradualmente proprio quelle "barriere" nei confronti delle aggressioni esterne. Ecco, ha senso mantenerlo attivo, sano, efficiente. Non ha senso, perché proprio non significa nulla, "migliorarlo".</p><p style="text-align: justify;">C'è chi pensa che bisogna "rinforzare", sostenere il sistema immunitario. In realtà questa convinzione ci è stata inculcata nei decenni. Le generazioni uscite dalle grandi guerre avevano vissuto un'epoca di stenti, fame, di malnutrizione e carenza di alimenti. In quel caso (il motivo era evidente) servivano i "<i>ricostituenti</i>" (termine che chi ha i capelli bianchi ricorderà sicuramente), ovvero sostanze (vitamine soprattutto) che integravano le varie carenze alimentari causate da anni di guerra e povertà. Poi arrivò il benessere, il consumismo, l'eccesso e il problema diventò quello <b>opposto</b>: non più carenza di alimenti ma eccesso, abbondanza, cattiva alimentazione. Oggi il problema non è il bambino che non può mangiare ma quello che mangia troppo (e non è un problema minore, è un'epidemia). Oggi gli adulti pagano per farsi dire come mangiare bene, si fa la dieta per dimagrire, non per ingrassare. E dire che basterebbe mangiare normalmente. Bene, in maniera equilibrata, sana e il nostro corpo sarebbe in forma (sono io il primo a dirlo a me stesso eh?). Non abbiamo nulla da integrare oggi, al limite da togliere, da disintegrare.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JM7ayfulGeQ/YadfJS_f6PI/AAAAAAAAGzE/ptqyJq7M-WA1jsBa-Bn7QWon12mGbKiXwCLcBGAsYHQ/s364/integra.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="364" data-original-width="290" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-JM7ayfulGeQ/YadfJS_f6PI/AAAAAAAAGzE/ptqyJq7M-WA1jsBa-Bn7QWon12mGbKiXwCLcBGAsYHQ/s320/integra.jpg" width="255" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Integratore per "rinforzare le difese immunitarie dei bambini". Contiene sostanze di comune consumo (e facilissimo reperimento) in quantitativi disponibili con una normale alimentazione.</td></tr></tbody></table><p style="text-align: justify;">È questo il motivo per il quale l'enorme business degli integratori, tra i più fiorenti al mondo e che ormai è un vero e proprio mercato dell'ipocondria, ha tanto successo. Si vendono prodotti che non servono a niente, che <b>non devono dimostrare di servire</b> e che per legge non possono curare nulla. Però sono comprati da tantissime persone. Si è creata la falsa convinzione che certe sostanze, utili alla nostra vita, esistano solo in forma di pillole e sciroppi, compresse o bustine. Le vitamine sono contenute negli alimenti, è lì che nascono e quasi sempre in quelli più comuni (e non è un caso). Frutta, verdura, legumi, pesce, olio. Sono alimenti quotidiani che ci assicurano il normale apporto di vitamine e di sostanze fondamentali alla vita. <i>Le medicine si danno ai malati</i> (ma va?). Questo equivoco mi ricorda quello che mi diceva un'amica: suo figlio era convinto che le tigri vivessero negli zoo e non che fossero animali liberi, rinchiusi negli zoo per il piacere umano (non certo loro). Le vitamine sono sostanze che si assumono alimentandosi, non comprandole in farmacia.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-AXDBeBOPJ8o/YadiAYAwq3I/AAAAAAAAGzM/TsMB-MBD8qUbKEwPGMS43y2d9edIAykVACLcBGAsYHQ/s1800/pills.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1800" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-AXDBeBOPJ8o/YadiAYAwq3I/AAAAAAAAGzM/TsMB-MBD8qUbKEwPGMS43y2d9edIAykVACLcBGAsYHQ/w400-h266/pills.jpg" width="400" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">A chi possono servire gli integratori? Semplice: a chi ha <b>carenze </b>di vario tipo, in caso contrario non servono a niente, costano e possono avere pure qualche rischio.</p><p style="text-align: justify;">Malattie, periodi particolari della vita (gravidanza, anzianità, <span style="background-color: white;">conval</span>escenza, puerperio, post operatorio...), difficoltà ad alimentarsi correttamente, allergie reali ad alimenti fondamentali, attività fisica importante. Poche condizioni quindi. In linea generale gli integratori servono solo a fare guadagnare chi li produce. Il primo modo per mantenere attivo (non "migliorare", non "stimolare" ma mantenere <i>normale</i>) il nostro sistema immunitario è curare lo stile di vita. Fine. Il resto sono speculazioni per creare una discussione su un argomento che non ne avrebbe bisogno. Gli integratori vitaminici <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12114037/" target="_blank">non hanno</a> praticamente nessun ruolo nel prevenire o ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, tumorali o la mortalità, sono una spesa inutile.</p><p style="text-align: justify;">Chi mi segue sa infatti che da sempre mi batto per fare capire una cosa <b>ovvia</b>. E il fatto che, nonostante tutto, alcuni non la capiscano significa che in fondo siamo fatti per farci fregare.
<i>Integrare </i>significa aggiungere qualcosa quando c'è carenza. Se manca acqua aumento, integro l'apporto di acqua, berrò di più.
Se mancasse ferro al mio organismo perché ho una malattia o una condizione che causa questa mancanza (chiamata <i>anemia sideropenica</i>) cercherò di integrarlo, ne mangerò di più. Semplice. Ovvio. Com'è ovvio che per avere un adeguato apporto di nutrienti serva semplicemente alimentarsi <u>normalmente</u>. Frutta, verdura, acqua, proteine, carboidrati, grassi. In giusto equilibrio, variando, limitando al massimo le cattive abitudini. <b><u>Fine</u></b>. Eppure questo concetto è difficile da far digerire. Vogliamo la pillola miracolosa, quella che ci fa "stare meglio" perché, anche se stiamo bene, vogliamo stare meglio.</p><p style="text-align: justify;">Pillole, bustine e beveroni sarebbero da riservare ai malati ("<span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #202124; font-size: 14px; text-align: left;">Che sta male in salute, che è colpito da malattia; ammalato, infermo</span>"). L'integrazione di vitamine farmacologica è fondamentalmente senza rischi seri. In rari casi è possibile un'intossicazione (un vero avvelenamento, anche letale, come può avvenire con l'eccesso di <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30294301/" target="_blank">vit. D</a> o con <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16469975/" target="_blank">la A</a>) dovuta a eccessivo consumo. Per questo motivo gli integratori sono un mercato florido per industrie serie e ciarlatani. Di moda negli ambienti alternativi sono un vantaggio solo per chi le vende. E se proprio volessimo prendere alla lettera la possibilità di "rinforzare il sistema immunitario" esiste un solo modo al mondo per farlo: <b>vaccinarsi</b>. Ma chissà perché gli amanti dell'"alternativo" fuggono dai vaccini e comprano bustine inutili.</p><p style="text-align: justify;">Ci siamo innamorati (ci hanno fatto innamorare rendendoli fondamentali, necessari) degli integratori. Che sono quei prodotti che non sono medicinali, non possono avere effetti curativi, non devono essere sottoposti a studi scientifici per dimostrare che funzionano ma sono vendutissimi, ricercati, comprati con ingordigia.
Ci sono integratori per tutti i gusti e nella stagione invernale ecco che tra i più venduti ci sono quelli per i bambini.
Per aiutarne la crescita, per rinforzare le difese immunitarie, per proteggerli dal raffreddore. Hanno una caratteristica in comune: non servono a niente (e costano tantissimo).
Il problema è che spesso queste sostanze sono prescritte da medici. Vuoi per ignoranza, a volte per accontentare genitori ansiosi, a volte perché si vuole favorire un produttore, per tanti motivi.
Non è difficile capire la loro inutilità. Se avessimo un sistema immunitario carente saremmo <b>malati</b>. Il nostro sistema immunitario <b>non deve</b> essere rinforzato (abbiamo visto che quando il sistema immunitario lavora troppo si è <b>malati</b>), deve semplicemente funzionare bene e questo succede se si vive normalmente, in maniera sana.
Mi ha scritto un lettore che chiedeva l'utilità di un integratore (per "rinforzare le difese immunitarie del figlio") prescritto dal pediatra, che contiene un quantitativo di vitamina D inferiore (meno della metà!) a quello di un uovo o di 100 grammi di pesce comune e un contenuto di vit. C simile a quello di un kiwi. Con il pesce o il Kiwi, oltre alla vitamina utile, assumi anche altre sostanze, sali minerali, proteine, altre vitamine. L'esposizione al Sole è <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22461123/" target="_blank">un modo</a> semplice, gratuito e persino piacevole di produzione endogena di vitamina D che così può svolgere egregiamente il suo compito di sostegno delle difese immunitarie e alla salute generale.</p><p style="text-align: justify;">Non c'è confronto e <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23708639/" target="_blank">non c'è bisogno</a>, per un bambino sano che conduce una vita normale, di <u>nessuna </u>integrazione.
Ma allora perché il pediatra ha prescritto quell'integratore?
Io glielo chiederei ma prima devo raccontarvi dell'altro pediatra che ha prescritto alle mie nipotine, gemelline, <i>l'Oscillococcinum</i>, cuore di anatra omeopatico che contiene solo zucchero, niente altro.<br />Non sapeva che le gemelline sono le nipoti di MedBunker. 😏</p><div style="text-align: justify;">Con questo articolo ne approfitto per augurarvi buone feste. Godetevele.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-5929078273095086762021-11-29T09:54:00.001+01:002021-11-29T09:54:27.970+01:00Bufala in vigile attesa.<p style="text-align: justify;">Si dice che tra i mezzi più efficaci della propaganda vi sia quello di <i>ripetere </i>una falsa notizia (ovviamente utile a chi la diffonde) tante volte, continuamente, come uno slogan, <i>fino a renderla realtà</i>.</p><p></p><div style="text-align: justify;"><i>Tachipirina e vigile attesa</i>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quante volte l'avete sentita?</div><div style="text-align: justify;">Sarebbe la cura che "<i>il governo</i>" (perché chi ha un'idea semplice del mondo pensa a un potere supremo che decide tutto, comprese le cure che dovrebbero fare i poveri cittadini) avrebbe consigliato per mesi a chi si fosse ammalato di Covid. Ovviamente <i>inutile</i> (cosa vuoi che faccia una compressina e l'attesa con una malattia grave come il Covid?), ovviamente letale (sì, hanno scritto pure questo) e ovviamente dovuta all'ignoranza del ministro della Salute.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Dall'altra parte, eroi altruisti che invece di Tachipirina e vigile attesa prescrivono farmaci anti infiammatori, eparina, antiparassitari, vitamine e tante altre cose. Che guariscono (anche qui, ovviamente) quasi tutti i malati, anche il 95% di chi si contagia. Questi gruppi (e la loro mentalità) sono molto in voga tra i novax, anche perché "accarezzano" le loro superstizioni tipiche: i vaccini fanno male, la malattia è banale, il potere ci vuole uccidere e ci sono pochi e coraggiosi che vogliono salvare l'umanità. Pane per i denti dei più ingenui.</p><p style="text-align: justify;">Questa è la <b>propaganda</b>. Tachipirina e vigile attesa, <i>Tachipirina e vigile attesa</i>, Tachipirina e vigile attesa e tutti credono che, Tachipirina e vigile attesa, siano state le cure "ufficiali" e inefficaci per questa malattia.</p><p style="text-align: justify;"><b>Bufala</b>.</p><p style="text-align: justify;">Uno: il Covid è (fortunatamente) letale solo in certe condizioni, molto <i>subdolo</i>, colpisce gravemente soprattutto (ma non solo) anziani e persone con la salute compromessa. Il <b>95%</b> di chi si ammala guarisce (spontaneamente). Non è una novità, vero? Eppure nonostante il 95% dei malati guarisca spontaneamente c'è chi si vanta di guarire con le sue personali cure il <b>95% </b>dei malati. E c'è chi ci crede. Oltretutto i guaritori miracolosi non curano in ospedale o in terapia intensiva ma a domicilio, dando indicazioni per telefono e senza nemmeno visitare le persone, capita la comodità? Una sorta di "servizio a domicilio" della salute. I "<i>pony express</i>" del Covid.</p><p style="text-align: justify;">Due: le malattie infettive virali sono difficilissime da curare (per arrivare a rendere gestibile l'AIDS ci abbiamo messo decenni) e anche in questo caso non c'è nessuna cura o pillola miracolosa. Quello che invece dicono i ciarlatani che si definiscono i paladini delle "cure domiciliari".</p><p></p><div style="text-align: justify;">E queste cure "<i>miracolose</i>" che ottengono la guarigione di chi già guarisce da solo quali sarebbero?</div><div style="text-align: justify;">Prendiamo come esempio uno dei gruppi di "cure domiciliari" nati come funghi per spillare soldi ai disperati.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Vitamina D, C, A, esperidina, quercetina, lattoferrina e altri intrugli inutili. Poi <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Suffumigi" target="_blank">suffumigi</a> (inalazione di vapori caldi). Aggiungere Ivermectina (un antiparassitario), Azitromicina (un antibiotico), Idrossiclorochina (un antimalarico), Colchicina (un farmaco per la gotta), Acetilcisteina (un farmaco per il catarro) e altro. Così, senza uno studio o una sperimentazione. Tutto a caso, con dosaggi e posologia scelti a intuito, senza che vi sia un ragionamento, un protocollo esistente e naturalmente ogni prescrittore ci metteva del suo: prendine due, prendine quattro, no, cinque. La mattina, la sera, prima dei sintomi, dopo i pasti, un'ora prima, un'ora dopo. A caso. Tanto non esiste uno studio, un dato ufficiale, un confronto. A caso, a giudizio di chi ti contatta via Facebook. Da notare che oltre all'inutilità di vitamine e pozioni varie, farmaci come l'Idrossiclorochina o l'Ivermectina sono apparsi inutili, inefficaci e pure con qualche <b><i>rischio </i></b>in diversi studi scientifici.</p><p style="text-align: justify;">Insomma, la solita <b>sciocchezza </b>da geni incompresi che si inventano un "metodo" ideandolo di sana pianta, lo spacciano per soluzione definitiva e riescono non solo a convincere i malati (e qui si potrebbero trovare delle giustificazioni) ma anche ad avere giornalisti e media che li ascoltano (e questo è molto grave). Ovviamente loro sono vittime di un complotto, non realizzano documenti scientifici (li annunciano sempre ma, mistero, non riescono mai a realizzarli) ma basano tutto su pubblicità sui social e internet, non vogliono soldi ma hanno il conto in banca in Svizzera dove accettano solo (poverini...) donazioni. Classico. Il perfetto ritratto dei ciarlatani.</p><p></p><div style="text-align: justify;">Ma è vero che le cure ufficiali sarebbero rappresentate da <i>Tachipirina e vigile attesa</i>?</div><div style="text-align: justify;">Macché. Già dalla prima linea guida (quando si sapeva poco di questa malattia, novembre 2020) non parlano assolutamente di una cosa del genere e il successivo aggiornamento (aprile 2021) conferma la prima con l'aggiunta di nuove terapie scoperte nel frattempo (le trovate <a href="https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=5449" target="_blank">tutte e due qui</a>). La Tachipirina (che è giustificata, è un noto farmaco per diminuire la temperatura corporea) è solo parte della terapia.</div><p></p><p style="text-align: justify;">In particolare: per persone <b>asintomatiche </b>o con pochi sintomi si devono somministrare farmaci sintomatici (Tachipirina o FANS, ovvero anti infiammatori come Aspirina o Ibuprofene, che diminuiscono la febbre, il malessere), monitorando attentamente le proprie condizioni (prima tra tutte la saturazione), idratandosi, facendo attenzione all'alimentazione, se entro 72 ore il quadro non migliorasse richiedendo supporto di ossigeno si possono usare i cortisonici. In caso di immobilità è consigliato l'uso di eparina. Se il quadro facesse pensare a un problema batterico è bene usare antibiotici. Nelle fasi precoci della malattia è possibile usare anticorpi monoclonali (anche se su questi ci sono dei limiti soprattutto organizzativi ma anche perché bisogna scegliere questa categoria di farmaci con molta attenzione). Durante questa fase iniziale (e asintomatica o con pochi sintomi) della malattia è fondamentale il monitoraggio delle proprie condizioni e della situazione generale.</p><p style="text-align: justify;">Questo, come si può leggere, non è "tachipirina e vigile attesa", una bufala sparsa a turno, da ignoranti e persone in malafede. Non fatevi fregare.</p><p style="text-align: justify;">Tutto ciò certamente per quanto riguarda la malattia in fase iniziale, senza ricovero ospedaliero perché se il quadro peggiorasse richiedendo un ricovero ovviamente questo andrà fatto e la terapia cambierà.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ACe_M8hKV78/YVwSh9eeQtI/AAAAAAAAGu0/N8bJB9ne2M0TIkXavZ5hRI7mB_Dn0yMRACLcBGAsYHQ/s842/tachipirina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="247" data-original-width="842" height="188" src="https://1.bp.blogspot.com/-ACe_M8hKV78/YVwSh9eeQtI/AAAAAAAAGu0/N8bJB9ne2M0TIkXavZ5hRI7mB_Dn0yMRACLcBGAsYHQ/w640-h188/tachipirina.jpg" width="640" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ecco la famosa "Tachipirina e vigile attesa" diventata uno slogan, ecco la "cura letale" che qualche giornale incosciente ha diffuso ai propri lettori e che poi novax ed esaltati sbandierano come incredibile prova di inefficacia sanitaria nazionale. <b>Propaganda</b>. Fake news.</p><p style="text-align: justify;">Non c'è solo la Tachipirina, non c'è solo la "vigile attesa" e si fa <b>quello che si deve fare</b> (e che fanno in tutte le nazioni civili). Tutti i servizi sanitari del mondo (l'americano NIH, l'inglese NICE ma anche tutti gli altri dei paesi moderni e il nostro) hanno usato questo tipo di approccio perché è l'unico scientificamente ragionevole.</p><p style="text-align: justify;">Chi diffonde la bufala ha uno scopo ben preciso, confondere, creare sfiducia, dubbio, chi la legge rischia di crederci e diventare vittima della stessa e, com'è accaduto, vittima reale, credendo a queste sciocchezze fino a rischiare la vita. Questa gente (guidata non da scienziati ma da avvocati, dentisti, politici, imprenditori) organizza manifestazioni, proteste, linciaggi, aggressioni. Non sono lì perché preoccupati della salute degli altri ma per scopi molto più personali e materiali e nelle ultime settimane, sentito il "fiato" delle indagini a loro carico (e il rischio di conseguenze giudiziarie era reale) hanno iniziato a ridimensionarsi, a essere più anonimi, silenziosi o addirittura a scomparire.</p><p style="text-align: justify;">Il problema è che hanno giocato e giocano con la salute delle persone e dovrebbero essere le persone stesse a evitare questa gente.</p><p style="text-align: justify;">Poi se fa più piacere diffonde una sciocchezza o credere a una bufala così, tanto per fare i ribelli pazienza, ognuno sceglie come comportarsi nella vita. La paura fa brutti scherzi, certo e i furbi sanno dove colpirci per convincerci ma non ci cascate. Sono subdoli e pericolosi, come una malattia infettiva.</p><p style="text-align: justify;">Alla prossima.</p>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com39tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-57291937054422850342021-11-05T11:14:00.003+01:002021-11-05T11:23:09.583+01:00Pfizer Gate: cosa è successo con i vaccini Pfizer?<div style="text-align: justify;">C'è uno scandalo legato alla produzione del vaccino antiCovid Pfizer?<br />Su internet si legge "Pfizergate" (scandalo Pfizer) e la notizia è rimbalzata (ovviamente urlata dagli antivax) dovunque. Un problema c'è stato ma forse non tutti sanno esattamente cosa è successo. Potrei urlare come i novax amplificando lo scandalo o minimizzare cercando di renderlo "inesistente": Invece la cosa migliore secondo me è semplicemente raccontarlo. Dire cosa è successo e solo alla fine due righe di commento.</div><div style="text-align: justify;">Ognuno potrà farsi un'idea.</div><div style="text-align: justify;">Il vaccino antiCovid prodotto dall'azienda farmaceutica Pfizer è tra i più utilizzati. Prima gli studi e poi l'applicazione sul campo ne hanno confermato efficacia e sicurezza. Di questo dobbiamo certamente ringraziare gli studiosi e i produttori, i farmaci non cadono dal cielo ma la gratitudine non deve accecare e se c'è qualcosa che non va è bene ufficializzarla, anche per rendere trasparente un processo spesso "misterioso" e sconosciuto alla maggioranza delle persone.<br /><br />Per vendere un farmaco, dopo averlo scoperto, bisogna ottenere l'autorizzazione delle autorità sanitarie. Questo avviene presentando studi, statistiche, dati, tutto ciò che dimostra che quel farmaco è efficace e sicuro e così avviene per i vaccini ed è avvenuto per il vaccino Pfizer.</div><div style="text-align: justify;">Così l'azienda farmaceutica Pfizer ha impostato e organizzato lo studio da sottoporre alle autorità mediche e poi ottenere il permesso per vendere il suo vaccino.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-wNvSQMWDyBI/YYUDEYmk7oI/AAAAAAAAGxU/x3AvaDIpeOcemwR3qOMgR0C51dFs31RrQCLcBGAsYHQ/s1425/vaccino-Pfizer.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="802" data-original-width="1425" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-wNvSQMWDyBI/YYUDEYmk7oI/AAAAAAAAGxU/x3AvaDIpeOcemwR3qOMgR0C51dFs31RrQCLcBGAsYHQ/w400-h225/vaccino-Pfizer.jpg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">L'azienda farmaceutica ha quindi "arruolato" 44.000 persone per effettuare questa ricerca. Ovviamente non è possibile riunire più di quarantamila persone in un posto e sottoporle alle procedure per lo studio ed è difficilissimo organizzarsi da soli e quindi (come succede praticamente sempre) la Pfizer ha diviso gli individui da studiare in piccole parti, assegnando a "terzi" (società che si occupano di queste cose e che sono attrezzate per farlo ma anche università o grandi cliniche) l'organizzazione di tanti piccoli gruppi. Una di queste società si chiama "Ventavia" ed era incaricata di studiare circa 1000 persone in tre sue sedi. In totale le sedi incaricate di creare questi dati erano 153.</div><div style="text-align: justify;">Alla fine dello studio ogni società incaricata invia i risultati dei singoli gruppi alla sede centrale che li processa e li sottopone a chi deve sistemarli e crearne un unico studio che sarà presentato alle autorità per ottenere l'autorizzazione alla vendita del farmaco (in questo caso il vaccino).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La FDA (l'ente che si occupa dei farmaci in America) esegue dei controlli periodici in questi siti per assicurarsi che le procedure siano seguite e li fa "a campione" (essendo difficile controllare tutto i controlli sono fatti "<i>a caso</i>", a sorpresa), nel caso della Pfizer riguardo alla produzione del vaccino anti-Covid, sono stati ispezionati nove dei 153 siti di sperimentazione. </div><div style="text-align: justify;">Un impiegato dalla società Ventavia aveva notato delle irregolarità nelle procedure del trial affidato all'azienda in cui lavorava e ha pensato bene di avvertire proprio la FDA. Nel frattempo ha scattato foto, copiato documenti e appuntato tutto quello che vedeva.<br />Quando la FDA ha chiesto alla Ventavia spiegazioni per quello che stava succedendo, immediatamente, la società ha licenziato l'impiegato "infedele" (per loro), il giorno dopo il suo messaggio alle autorità. Di tutta questa storia la Pfizer (che ne era al corrente) non ha informato la FDA al momento della richiesta di autorizzazione alla vendita del vaccino.</div><div style="text-align: justify;">Questo è quello che è successo.<br /><br />Ma cosa ha visto questo impiegato?</div><div style="text-align: justify;">Lo dice lui stesso. Perché dopo essere stato licenziato ha pensato (e ha fatto bene) di scrivere al BMJ (British Medical Journal) che è una delle riviste mediche più importanti e prestigiose del mondo. Alla rivista ha inviato foto e documenti e così è uscito un editoriale dove si racconta la storia: <a href="https://www.bmj.com/content/375/bmj.n2635?" target="_blank">questo</a>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le accuse alla Ventavia sono abbastanza precise e sono state prese seriamente dalle autorità (che hanno chiesto spiegazioni alla stessa società). La Ventavia ha comunicato di aver sistemato alcune irregolarità, risolto alcuni problemi e ha accettato nuove ispezioni (soprattutto alla documentazione esistente, visto che lo studio è ormai finito) da parte di chi controlla.</div><div style="text-align: justify;">Quali sono queste irregolarità?<br /><br />Alcune "pratiche", per esempio atti di cattiva gestione. Siringhe dei vaccini buttate nei contenitori non adatti, pazienti lasciati in corridoio dopo la vaccinazione e non monitorati costantemente o lo stesso licenziamento del loro impiegato, non certo un gesto nobile. Ovviamente queste non sono attività che condizionano i risultati delle ricerche ma sintomo di cattiva organizzazione e scarsa buona volontà e persino un altro (ex) impiegato della Ventavia ha confermato: "<i>mai vista tanta superficialità</i>". Poi ci sono state delle irregolarità nello studio vero e proprio. Alcune di queste irregolarità avrebbero potuto falsare i dati, i risultati finali.<br />Per esempio alcuni vaccini non sono (non sarebbero) stati conservati alle <i>temperature </i>adatte, alcune etichette che dovevano essere solo numerate contenevano nomi e tipo di contenuto, alterando così l'esperimento (che se è in "<i>cieco</i>" significa che nessuno deve sapere cosa contiene la fiala e a chi andrà tra i soggetti studiati, serve a non condizionare i risultati). Sembrano più errori di "pigrizia", di <b>brutta gestione</b> e non in malafede o per "<i>truccare</i>" consapevolmente i risultati (cosa che invece è successa in altri casi in maniera evidente). Quest'ultimo particolare (le etichette identificative nei vaccini) è stato documentato con foto (in possesso del BMJ) ma lo stesso impiegato ha detto che probabilmente il problema si è risolto prima di diventarlo, perché la società se ne era accorta e ha corretto l'errore in tempo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un altra irregolarità ha riguardato il "follow up" (il controllo) degli effetti collaterali. Il protocollo prevedeva la segnalazione entro 24 ore mentre Ventavia ha impiegato anche tre giorni per farlo. Non ci sono però evidenze o testimonianze di "falsificazione" dei dati (di manipolazione diretta, volontaria, dei dati) come qualcuno aveva lasciato capire, né ne parla la testimonianza dell'ex dipendente Ventavia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #2b00fe;">Commento.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Visto l'esiguo numero di soggetti coinvolti nella porzione di ricerca gestita da Ventavia è davvero improbabile che queste irregolarità (visto anche il loro tipo, solo indirettamente di tipo scientifico) possano aver condizionato i risultati. Mi sembra più una storia di disorganizzazione che di "cattiva scienza". Si tratta sicuramente di un allarme, che è stato lanciato anche da organizzazioni a difesa dei consumatori. La FDA ha personale inadeguato per eseguire controlli e verifiche, ne servirebbe molto di più. È stato stimato che solo l'1% dei siti di ricerca coinvolti in sperimentazioni di farmaci abbiano avuto controlli e ispezioni delle autorità. Pochissimi, troppo pochi.</div><div style="text-align: justify;">Non vedo quindi un problema sanitario ma burocratico. Chi controlla deve farlo e chi sbaglia deve essere messo nelle condizioni di non poterlo fare più.</div><div style="text-align: justify;">Aggiungo, a costo di essere politicamente scorretto, che le "irregolarità" riscontrate sono spesso comuni, diffuse, dovute a superficialità, pigrizia, abitudine, scarso addestramento. Sono le stesse che possiamo trovare in molti uffici, in ospedale, nei laboratori. Se chiedessi quanti ospedali rispettano le linee guida di sicurezza e buona pratica medica, si risponderebbe "quasi tutti" ma se li ispezionassi, secondo voi, quanti lo farebbero davvero?</div><div style="text-align: justify;">Siamo noi, anche se aumentiamo il rischio personale, a non rispettare le norme, perché ci stufiamo o non siamo abituati a farlo.<br />Questo ovviamente non è una difesa per l'azienda o per chi non rispetta le regole, anzi, è bene ed è giusto raccontare cos'è successo e spiegarlo e non so se in questa storia sia colpevole la Pfizer (il produttore) o la FDA (il controllore). </div><div style="text-align: justify;">La Pfizer ha in ogni caso rescisso il contratto con Ventavia </div><div style="text-align: justify;"><br />Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-78457395502855285382021-10-30T16:45:00.001+02:002021-10-30T16:45:57.708+02:00Una rondine non fa primavera.<div style="text-align: justify;">Capita spesso (ed è sempre capitato) che qualcuno ci racconti di strabilianti guarigioni o improvvisi miglioramenti dovuti a una cura mai sentita o sconosciuta. A proporla è quasi sempre un santone, un guaritore ma non mancano i medici (truffatori) che pur di fare soldi propongono il loro "metodo", la loro pozione o la cura che hanno inventato.</div><div style="text-align: justify;">In genere chi ascolta queste testimonianze resta allibito, colpito, affascinato. Quando ti dicono che una "cura" ha guarito velocemente, senza effetti negativi e completamente (e non dimentichiamo...gratis, perché le truffe ufficialmente sono gratis) non si può che restare colpiti. E immaginiamo chi ha una malattia grave.</div><div style="text-align: justify;">Ancora peggio quando si confronta la "cura nascosta" con quelle vere, a disposizione negli ospedali. Queste ultime sono piene di effetti collaterali, incertezze, costi e disagi, quelle miracolose sono sempre, puntualmente (sulla carta ma ovviamente non è vero) veloci, semplici efficaci e gratis.</div><div style="text-align: justify;"><br />Queste pseudocure si diffondono spesso con il passaparola e se colpiscono chi le conosce così non creano nessuna emozione in chi, saldamente ancorato alla scienza, vuole capire prima di credere.</div><div style="text-align: justify;">Così il "racconto" ("mi ha detto mio cuggino" è ormai un tormentone) non va oltre le righe di un commento su internet, non è più di una frase buttata lì e che non avrà nessuna conseguenza in medicina.</div><div style="text-align: justify;">Tranne quando qualcuno ci casca o, ingenuamente, pensa "ci provo, perché no?".</div><div style="text-align: justify;">Il caso singolo non è medicina e c'è un motivo preciso: non ha nessuna base scientifica, non può diventare cura. Per tanti motivi, spesso non di immediata comprensione per chi non ha mentalità (o formazione scientifica) ma ben precisi.<br />Inoltre questa è una garanzia per tutti, per i malati e per chi cura. Sappiamo che quello che viene proposto deve essere efficace o almeno avere delle prove di efficacia. Non si può somministrare "una cosa" perché lo hanno raccontato ma perché i numeri dicono che funziona e si possono pure controllare.</div><div style="text-align: justify;">Ecco perché "una rondine non fa primavera".</div><div style="text-align: justify;"><br />Ne ho parlato nel mio ultimo video per chi fosse interessato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<center><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/LQOOrW3SZi0" title="YouTube video player" width="560"></iframe></center><center><br /></center><center style="text-align: left;">Alla prossima</center>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-14447227944770180732021-10-21T19:58:00.006+02:002021-10-25T18:42:49.432+02:00Covid e post verità.<p></p><div style="text-align: justify;">Forse ve l'ho già detto ma è una cosa che mi ha talmente sconvolto, disilluso e fatto crescere in fretta da diventare per me quasi un'ossessione.</div><div style="text-align: justify;">Avete presente quando sei giovane e ingenuo e credi a tutto quello che leggi, pensi ai buoni e ai cattivi, credi che i fatti siano fatti da distinguere dalle invenzioni e dalle sciocchezze? Bene, poi succede che cresci, all'improvviso ti rendi conto che non sempre quelli che pensavi fossero "i buoni" lo siano realmente e non per forza "i cattivi" sono veramente cattivi. Poi vedi che quello che leggi non è sempre vero, anzi, c'è da chiedersi quando sia vero perché le volte che è tutto falso sono tante.</div><div style="text-align: justify;">Insomma, in questi anni di divulgazione, di internet e di confronto con le persone mi sono reso conto che c'è una realtà oggettiva, normale, esistente e un'altra creata da chi dovrebbe descriverla: i giornali, i giornalisti, i media, i politici, chi comunica con gli altri.</div><p></p><p></p><div style="text-align: justify;">Quello che leggiamo non è sempre vero. Mi spingo a dire che è raramente completamente vero.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dipende chi lo scrive, perché lo scrive. Dipende cosa vuole ottenere. Non c'è sempre una realtà oggettiva o meglio, c'è ma se questa realtà non conviene a qualcuno o lo danneggia, ecco che viene trasformata, stravolta e capovolta.</div><div style="text-align: justify;">Senza mezzi termini inoltre. Cioè avviene che chi deve stravolgere la realtà non si fa nessun problema a farlo, anche se è evidente lo faccia.</div><div style="text-align: justify;">Concetti come la dignità, la deontologia (per chi fa un lavoro rivolto al pubblico), la correttezza e l'onestà, sono malleabili, trasformabili, si possono manipolare e scolpire a proprio uso e consumo, a propria convenienza. La deontologia professionale neanche a parlarne. Ognuno dice quello che vuole, qualsiasi posizione occupi e a qualsiasi persona si rivolga. Non si dice ciò che è vero ma ciò che conviene.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-mJlDOyQG0O0/YXGYAf5qooI/AAAAAAAAGvo/AK7bwbBiYEEW0P1PH7gBS10oFUhiXHWRACLcBGAsYHQ/s630/faken.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="456" data-original-width="630" height="232" src="https://1.bp.blogspot.com/-mJlDOyQG0O0/YXGYAf5qooI/AAAAAAAAGvo/AK7bwbBiYEEW0P1PH7gBS10oFUhiXHWRACLcBGAsYHQ/s320/faken.jpeg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">Ogni tanto ho raccontato qualcuno di questi episodi ma non finisco mai di stupirmi.</div><p></p><div style="text-align: justify;">La ginecologa che inventò la "fascia per il parto naturale", da fare comprare a tutti gli ospedali italiani, <a href="http://digrazia-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/08/03/baby-birth-ovvero-come-sprecare-milioni-per-una-cosa-inutile/comment-page-2/" target="_blank">una fascia gonfiabile</a> che schiaccia la pancia della partoriente facilitandone (dice chi l'ha costruita, che poi è il marito della ginecologa che l'ha pubblicizzata) il parto. Ma non c'è nessuna prova questo avvenga e per evitare questo spreco di denaro (e salute) pubblica si sono dovuti mobilitare esperti e professionisti del settore (anche il sottoscritto) beccandosi anche le minacce e le querele di chi vedeva i propri affari messi in crisi. Tutto sfumato.</div><div style="text-align: justify;">Poi l'affare vaccini.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una commissione parlamentare (quindi non un gruppo di pazzi di passaggio, un gruppo di persone "dentro" i palazzi) ha preso un documento redatto da esperti di vaccinazioni che avevano studiato gli effetti dei vaccini sui militari. Bella notizia: <i>non ci sono effetti negativi</i>, le vaccinazioni nei militari non causano (secondo quel rapporto) tumori, malattie o altri problemi e i problemi che sono stati segnalati in certi reparti militari sono in media con quelli che avvengono da sempre, nessuna anomalia e niente da segnalare. Bene, questa commissione parlamentare prende questo rapporto, ne <b>stravolge</b> il senso, capovolge le prove, cambia termini e parole e conclude: i vaccini fanno male e hanno causato gravi danni ai militari.</div><div style="text-align: justify;">Lo ripeto: <a href="http://www.medbunker.it/2018/05/lirrilevanza-dei-fatti-nellera-della.html" target="_blank">nel rapporto degli esperti</a> è scritto chiaramente che di danni non ce ne sono, i politici concludono che ci sarebbero gravi danni come...dicono quegli esperti. La post verità è questa.</div><p></p><p style="text-align: justify;">E ora arriviamo al Covid.</p><p style="text-align: justify;">Di bufale ne sono state diffuse tante. Talmente tante che è impossibile stare dietro a tutte e smentirle, lo fai con una (con un dispendio enorme di energie, studi, link, ricerche, documentazione, tempo) ne appaiono altre dieci. E le persone se la bevono. Non solo perché le bufale sono create ad arte, come si deve (altrimenti non sarebbero bufale) ma anche perché per molte persone "conviene" credere alle bufale. Perché confermano le loro opinioni, appoggiano le loro idee politiche o perché danneggiano l'immagine del governo, di un partito, di una persona.<br />Le bufale possono servire. Solo che se diffondi una bufala non danneggi solo il ministro della salute del partito avversario ma anche i cittadini, i consumatori, i malati.<br />Quelli che cercano notizie reali. Danneggi le persone, chi vorrebbe sapere la verità. E queste bufale le diffondi con canali "ufficiali": giornali noti, telegiornali, giornalisti conosciuti. Le dici seriamente, come fosse l'ovvia verità.<br />Centinaia di false notizie che si rincorrono, spesso si ripetono.</p><p style="text-align: justify;">Ricordate gli antivirali efficacissimi che guarivano dal Covid? Erano di volta in volta <a href="https://dottoremaeveroche.it/esiste-un-farmaco-russo-che-cura-la-covid-19/" target="_blank">russi</a> o <a href="https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/03/22/news/coronavirus_a_tokio_la_speranza_di_un_anti-virale_che_funziona_da_domani_sperimentazione_anche_in_italia-251983590/" target="_blank">giapponesi</a>, grande clamore ma poi tutto passava, nessuno ne parlava più. Perché? Perché era una bufala, una notizia falsa.<br />E poi si scopriva un'altra cura. Ma dopo un paio di settimane di talk show feroci e pareri di esperti "non c'è nessuna prova scientifica che...", dopo qualche giorno tutto sfumava, tutto finito.<br />E poi avevano proibito le autopsie. Cosa ci nascondono? Perché le proibiscono? Non sarebbe meglio farle?<br />E certo. Una falsa notizia, nessuno ha mai proibito le autopsie, semplicemente (e come è ovvio) veniva consigliato di farle solo quando necessario e solo in ambiente attrezzato, adatto e sicuro (parliamo sempre di una malattia infettiva virale eh?). Ma ancora oggi troverete persone che ripetono con sicurezza assoluta che "hanno proibito le autopsie". No, non è vero.</p><p style="text-align: justify;">E il famoso "<b>per Covid e con Covid</b>"?</p><p style="text-align: justify;">Se io sono diabetico e muoio affetto da Covid, sono morto per il diabete o per il Covid? Sono morto <b>per </b>il Covid (e ho il diabete) o per il diabete (e <b>con </b>il Covid)?<br />Voi che dite?<br />Se io fossi diabetico e a sessanta anni morissi di infarto, sarei morto per il diabete o per l'infarto?<br />Una causa di morte ci deve essere, giusto? Certo, il diabete favorisce le malattie cardiovascolari e certo, se non avessi avuto il diabete magari l'infarto mi sarebbe venuto a settanta anni o forse a ottanta e chi lo sa, quindi il diabete ha forse (quasi sicuramente) favorito la mia morte ma sono morto per l'infarto, non per il diabete. Ci siamo?<br />Se avessi il diabete, la pressione alta e novant'anni e morissi, forse nessuno si stupirebbe, l'età, le malattie, prima o poi la nostra vita finisce, va così. Ma se un giorno vengo colpito da un'influenza e muoio, a prescindere da queste malattie, sono morto per l'influenza. Certo, ero a rischio ma è stata l'influenza a uccidermi, purtroppo.</p><p style="text-align: justify;">Se fossi non vedente e morissi investito da un'auto perché non l'ho potuta vedere sopraggiungere non sono morto per il mio handicap visivo ma per colpa della macchina. Se il deficit visivo ha contribuito? Certo, forse, quasi sicuramente ma la "colpa" non è dell'impossibilità a non vedere ma dell'incidente. Non si muore se si è ciechi. Non si muore se si è diabetici, deve esserci una causa.<br />Bisogna spiegarlo? Ribadirlo?<br />Sono concetti logici, elementari, non servirebbe farne una discussione. Se una persona malata anche gravemente, è colpita da Covid e muore, è stato il Covid a ucciderla. Forse il destino è stato favorito dalle condizioni di salute ma è stata la malattia infettiva a causare la morte. In questa sede non sottolineiamo più di tanto che l'ISS prima di dire che un decesso è causato dal Covid studia il caso, c'è una commissione apposita che deve decidere e <a href="http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato4161929.pdf" target="_blank">lo stesso istituto in collaborazione con l'ISTAT</a> ha dichiarato che nell'89% dei casi il Covid è stato <b>causa diretta di morte</b>, a prescindere dalle malattie preesistenti. 89% dei casi.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-PRQGeRVApvo/YXHquNBwbVI/AAAAAAAAGwA/nQaxZyfgB6YN8MuKsHwxk8Sg5qa_NnyJACLcBGAsYHQ/s750/covidistat.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="273" data-original-width="750" height="232" src="https://1.bp.blogspot.com/-PRQGeRVApvo/YXHquNBwbVI/AAAAAAAAGwA/nQaxZyfgB6YN8MuKsHwxk8Sg5qa_NnyJACLcBGAsYHQ/w640-h232/covidistat.jpg" width="640" /></a></div><p style="text-align: justify;">Che poi il Covid sia particolarmente pericoloso per chi ha patologie croniche e per gli anziani è una cosa nota dall'inizio della pandemia (lo ricordate?) tanto che si è sempre puntato a proteggere anziani e fragili per primi: il Covid difficilmente uccide persone giovani e sane. Quasi mai.</p><p style="text-align: justify;">E allora qui come possiamo inventare la bufala per disorientare le persone?<br />Facilissimo: <a href="https://www.iltempo.it/attualita/2021/10/21/news/rapporto-iss-morti-covid-malattie-patologie-come-influenza-pandemia-disastro-mortalita-bechis-29134543/" rel="nofollow">prendi una notizia ovvia e stravolgila</a>, ometti, trasformala. </p><blockquote style="text-align: justify;"><i>
Secondo il nuovo rapporto (che non veniva aggiornato da luglio) dell'Istituto superiore di Sanità sulla mortalità per Covid, il virus che ha messo in ginocchio il mondo avrebbe ucciso assai meno di una comune influenza. Sembra un'affermazione strampalata e da no vax, ma secondo il campione statistico di cartelle cliniche raccolte dall'istituto solo il 2,9% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 sarebbe dovuto al Covid 19.
</i></blockquote><div style="text-align: justify;">Cosa leggete?</div><div style="text-align: justify;">Non è una notizia presa da chissà quale fonte, lo dice chiaramente: "<i>secondo il nuovo rapporto dell'ISS...</i>" quindi notizia ufficiale. Questo rapporto dell'ISS ci fa una rivelazione, i morti per Covid non sarebbero stati quasi <b>131.000</b> ma "solo" (anche nell'articolo è scritto così, "solo") <b>3.783</b>. Avete capito? Meno dell'influenza. E gli altri? Come sono morti tutti gli altri?</div><div><div style="text-align: justify;">Ma allora, mannaggia a loro, i vaccini, le chiusure, le paure, che cavolo è successo.</div><div style="text-align: justify;">Un "<i>pasticciaccio</i>" lo definisce il giornale. A firma del suo direttore, un giornalista invitato in TV a fare l'opinionista e che è considerato uno "normale", non un pazzo antivax.</div></div><div><div style="text-align: justify;">Avete capito il punto?</div><div style="text-align: justify;">3783<b> </b>sono state le persone morte di Covid che <i>non avevano nessuna malattia</i>, tutte le altre erano malate, una o più patologie, quindi non è stato il Covid a ucciderle ma la loro patologia. Il famoso "con Covid o per Covid", una delle bufale più odiose di questi mesi.</div></div><div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quindi se domani, tu diabetico o iperteso, prendi il Covid, non farti speranze. Non ne hai. Lo ha deciso Bechis e quelli come lui. Anche se sei anziano, in fondo. Non farti illusioni.</div></div><div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Già, la bufala dice anche questo. Queste persone con altre malattie, non avevano già speranze, che ci agitiamo a fare.</div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/--KL7-oZ2BFk/YXGUJySLy2I/AAAAAAAAGvg/fU278hxq0Zcu_z8g4VZhVSmNpmM5kDuwwCLcBGAsYHQ/s694/speranza.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="136" data-original-width="694" height="79" src="https://1.bp.blogspot.com/--KL7-oZ2BFk/YXGUJySLy2I/AAAAAAAAGvg/fU278hxq0Zcu_z8g4VZhVSmNpmM5kDuwwCLcBGAsYHQ/w400-h79/speranza.jpg" width="400" /></a></div><div><blockquote style="text-align: justify;"><i>Secondo l'Iss il 65,8% degli italiani che non ci sono più dopo essere stati infettati dal Covid era malato di ipertensione arteriosa, e cioè aveva la pressione alta. Il 23,5% era anche demente, il 29,3% aggiungeva ai malanni un po' di diabete, il 24,8% pure fibrillazione atriale. E non basta: il 17,4% aveva già i polmoni ammalati, il 16,3% aveva avuto un cancro negli ultimi 5 anni; il 15,7% soffriva di scompenso cardiaco, il 28% aveva una cardiopatia ischemica, il 24,8% soffriva di fibrillazione atriale, più di uno ogni dieci era anche obeso, più di uno su dieci aveva avuto un ictus, e altri ancora sia pure in percentuale più ridotta aveva problemi gravi al fegato, dialisi e malattie auto-immuni.</i></blockquote></div><div style="text-align: justify;">Capite il nostro giornalista che giro di logica ha fatto? Siccome queste persone avevano già malattie, non sono morte di Covid ma di altre malattie, quindi quelli che sono morti di Covid sono pochissimi. Non abbiamo capito nulla, "scienziati" (con virgolette d'ordinanza) compresi.</div><div><div style="text-align: justify;">Che diabete non significhi per forza morte glielo spiegate voi. Che ipertensione non significhi per forza morire per una malattia virale, glielo spiegate.</div><div style="text-align: justify;">Che oggi tante malattie le controlliamo con i farmaci mentre il Covid ha interrotto vite, famiglie, amori e affetti glielo spiegate voi, perché a me tutto questo fa schifo.</div><div style="text-align: justify;">Scusatemi ma mi amareggia.</div><div style="text-align: justify;">E secondo il nostro giornalista (si chiama <b>Franco Bechis</b>, è il direttore del giornale <b>Il Tempo</b>) a questo punto potevamo lasciare queste persone a morire, così gli ospedali non venivano intasati e si potevano curare i sani, quelli che rischiavano di morire per Covid. Che in fondo 'sta cosa mi conviene. Se domani operassi una persona per tumore e questa morisse per colpa di un mio errore, che cavolo, aveva una malattia, è morta per quella, mica per il mio errore. </div></div><div style="text-align: justify;">Ecco. La post verità è questa.</div><div style="text-align: justify;">Pur di criticare un avversario (politico in questo caso, tutto questo è fatto per criticare il governo, per dire che ha sbagliato tutto), non si guarda in faccia a nessuno. Non si informa bene il lettore, si dicono bugie, si danno dati falsi, si inganna e si lascia capire che la realtà è un'altra rispetto a quella che conosciamo.</div><div style="text-align: justify;">E poi ci dicono che dovremmo comprare i giornali.</div><div style="text-align: justify;">________</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #2b00fe;">Come capire i fatti.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un piccolo paragrafo per chi è davvero interessato a conoscere i fatti, potete passare oltre se non interessa. Oltre alla logica che certo fa differenza tra chi muore di Covid essendo un soggetto a rischio (con una o più malattie o per età o sesso) e chi muore senza fattori di rischio, c'è un mezzo statistico molto utile a capire l'impatto di un fatto (in questo caso di una malattia) sulla popolazione. Il calcolo dell'<b>eccesso di mortalità</b>. Se normalmente (è un esempio) in Italia muoiono 1.000.000 di persone l'anno ma in un certo anno ne muoiono due milioni c'è stato un problema. Se in Italia morissero 200.000 persone al mese ma nel mese di maggio ne morissero 500.000, c'è stato un problema.<br />Ecco, per noi questo problema si è chiamato Covid. Una malattia che è potenzialmente pericolosa e letale, soprattutto per le persone a rischio che sono rappresentate da chi ha già una malattia (soprattutto ipertensione, diabete, obesità) e da chi ha un'età superiore ai 75 anni.</div><div style="text-align: justify;">In genere si nota un aumento di mortalità nei mesi di picco dell'influenza, questo è un dato abbastanza costante da noi. Se controlliamo però i dati della pandemia ci accorgiamo che abbiamo avuto un (netto) eccesso di mortalità proprio nei picchi di infezione Covid. Se confrontiamo il periodo 2015/2019 (fuori epoca Covid) con quello 2020/2021 (pandemia Covid) noteremo come ci siano state molte morti in più. Se inseriamo nel grafico i contagi (e i picchi) durante la pandemia, noteremo che l'eccesso di morti corrisponde esattamente ai picchi della malattia. In pratica il Covid ha ucciso molte più persone di quante ne muoiono normalmente in Italia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-au4YQMy2awc/YXGaoLf1dwI/AAAAAAAAGvw/tmZmRgjvNAc2uCBbYUS932LscsYqzgXdgCLcBGAsYHQ/s949/eccesso.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="570" data-original-width="949" height="384" src="https://1.bp.blogspot.com/-au4YQMy2awc/YXGaoLf1dwI/AAAAAAAAGvw/tmZmRgjvNAc2uCBbYUS932LscsYqzgXdgCLcBGAsYHQ/w640-h384/eccesso.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">In azzurro i decessi del 2015-2019, in rosso quelli del 2020-2021, in verde i decessi con diagnosi di Covid.</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;">In Italia c'è stato un eccesso di mortalità evidente e che segue i picchi della pandemia. Per esempio, se nel mese di giugno 2020 non c'è stato praticamente eccesso di mortalità (numero di morti simile a quello della media mensile in altri anni senza Covid), a novembre 2020 abbiamo avuto più del 50% di morti in più. C'è da aggiungere che i decessi da Covid sono quelli nei quali la malattia è stata diagnosticata, si stima quindi che in realtà dovrebbero essere molti di più (tutti i casi sfuggiti alla diagnosi).</div></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-f2oihjNKfwg/YXGbyek8qvI/AAAAAAAAGv4/gk77LtqSnQ8HWrhr3rGBbZfVzpQ3mmINgCLcBGAsYHQ/s800/eccesso%2Beurop.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="490" data-original-width="800" height="392" src="https://1.bp.blogspot.com/-f2oihjNKfwg/YXGbyek8qvI/AAAAAAAAGv4/gk77LtqSnQ8HWrhr3rGBbZfVzpQ3mmINgCLcBGAsYHQ/w640-h392/eccesso%2Beurop.png" width="640" /></a></div><a href="chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/viewer.html?pdfurl=https%3A%2F%2Fwww.iss.it%2Fdocuments%2F20126%2F0%2FReport_ISS_Istat_2021_10_giugno%2B%25281%2529.pdf%2F3df35cd3-edd5-56e1-5867-d274f5032fb5%3Ft%3D1623336923282&clen=1938913" target="_blank">Nel 2020 il totale dei decessi</a> totali (per tutte le cause) è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso). <div>Non è un caso nemmeno il fatto che la complicanza più frequente nei decessi registrati (nel 93,6% dei casi) sia stata l'insufficienza respiratoria. Certo che un diabetico, un iperteso o una persona con demenza, <u>non muoiono di insufficienza respiratoria</u>. </div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-XbfF9hiLEus/YXPwbG_rhEI/AAAAAAAAGwo/AOtq4erkwvopLf7zdM5tujaZXXPZVpW_QCLcBGAsYHQ/s900/respiro.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="399" data-original-width="900" height="285" src="https://1.bp.blogspot.com/-XbfF9hiLEus/YXPwbG_rhEI/AAAAAAAAGwo/AOtq4erkwvopLf7zdM5tujaZXXPZVpW_QCLcBGAsYHQ/w640-h285/respiro.png" width="640" /></a></div><br /><div><div>Questi sono fatti, documentati. Numeri. Il resto sono false notizie.</div><div>________<br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non sono solo bugie, sono bugie pericolose e irrispettose.</div><div style="text-align: justify;">Avete capito il "giochetto" del giornalista? I morti con altre malattie non sono morti da Covid, quindi il governo e gli "scienziati" (virgolettato eh? Dal "giornalista") hanno fatto un pasticciaccio e quindi ci hanno mentito, hanno sbagliato tutto e ci hanno ridotto allo stremo per niente.</div><div style="text-align: justify;">Un gioco pericoloso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché se un giorno Bechis entrasse in ospedale (sia mai!), io prima dovrei accertarmi se è "<i>con Covid" o "per Covid</i>" e se ragionassi come un cinghiale, come ha fatto lui, spendere soldi, tempo e fatica per chi ha già altre malattie forse non ne vale la pena, lasciamo spazio ai giovani e forti, a casa tutti gli altri.</div><div style="text-align: justify;">Fossi in lui direi una bugia anche a chi si occuperà del suo ricovero, scommetto che in quel caso avere o meno una malattia o un fattore di rischio diventerà molto più importante di quanto descrive nel suo giornale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla prossima.</div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #2b00fe;">Aggiornamento</span></b> 25-10-21: L'ISS, visto il diffondersi della bufala <a href="https://www.iss.it/comunicati-stampa/-/asset_publisher/fjTKmjJgSgdK/content/id/5868665?_com_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_fjTKmjJgSgdK_redirect=https://www.iss.it/comunicati-stampa%3Fp_p_id%3Dcom_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_fjTKmjJgSgdK%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_state%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26_com_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_fjTKmjJgSgdK_cur%3D0%26p_r_p_resetCur%3Dfalse%26_com_liferay_asset_publisher_web_portlet_AssetPublisherPortlet_INSTANCE_fjTKmjJgSgdK_assetEntryId%3D5868665" target="_blank">ha voluto precisare</a> che non è vero che il 2,9% dei decessi siano dovuti al Covid ma è l'89% come già evidenziato in tutti i report.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com61tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-27121287617557414702021-10-08T10:12:00.002+02:002021-10-08T10:12:34.208+02:00Gli ingredienti misteriosi dei vaccini Covid<div style="text-align: justify;">Ne <a href="http://www.medbunker.it/2020/01/quello-che-non-conosciamo-ci-fa-paura.html" target="_blank">ho parlato</a> ed è un argomento molto gettonato nella divulgazione scientifica e nella spiegazione dei meccanismi psicologici che ostacolano la giusta mentalità scientifica in generale. Ciò che non conosciamo lo temiamo. Abbiamo paura di quello che ci suona nuovo, che non è per noi abituale ma anche se fosse abituale, abbiamo paura delle cose fuori dal loro contesto.</div><div style="text-align: justify;">Se dico che nell'acqua c'è <a href="http://www.medbunker.it/2012/11/il-contesto-e-tutto-il-dhmo-e-mortale.html" target="_blank">una sostanza</a> che si chiama "<i>monossido di diidrogeno</i>", potenzialmente mortale, nutrimento per le cellule tumorali, chi non conosce i retroscena della vicenda (e chi non conosce la chimica) ne rimarrebbe stupito.</div><div style="text-align: justify;">Così come si può restare un po' così chi venisse a sapere che il pane, forse l'alimento più "ovvio" della nostra tavola, contiene <span style="text-align: left;">acido fitico, istidina, treonina e serina ma anche metalli e fosforo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Succede.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Succede perché la vita sulla Terra, animata o meno, è chimica e noi non conosciamo i nomi chimici ma quelli "popolari", semplici, delle cose che ci circondano.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Diceva Corrado Augias, durante una trasmissione nella quale mi intervistava, di immaginare le cose chimiche come verdi e che emettevano vapori e si diceva "sconvolto" dalla mia spiegazione (ovvia) che spiegava proprio questo: l'acqua è chimica, l'aria, il vento, le rocce, la pasta, sono chimica. E se dicessi di mettere nel caffè dei miei ospiti l'<i>α-D-glucopiranosil-β-D-fruttofuranoside</i>, questi salterebbero dalla sedia, a maggior ragione scoprendo che il misterioso ingrediente è contenuto pure nei vaccini antiCovid. Ci siamo iniettati insomma un liquido che contiene il "<i>glucopiranosil qualche cosa"</i>. Tranquilli, forse si capisce meglio scoprendo che questo è il nome chimico del saccarosio, il comune <b><i>zucchero</i></b>. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Succede perché non conosciamo la realtà, perché non abbiamo studiato (quello che non ci interessa), non possiamo sapere tutto e, fondamentalmente, siamo ignoranti. Abbiamo un orizzonte limitatissimo di conoscenza.<br /><br />Se già ignoriamo gli ingredienti di un alimento comune o di una cosa che usiamo ogni giorno, figuriamoci quelli di qualcosa di raro, di una composizione poco usata, di un farmaco o un vaccino. Ed è così che giocano a stupire e creare scompiglio quelli che vogliono spaventare le persone, usando argomenti che solo chi li conosce può smontare, che solo studiando o analizzandoli bene si possono spiegare.<br />In fondo è quello che si chiama "<i>debunking</i>" o "<i>fact checking</i>", studiare un'affermazione, un fatto per spiegarlo e controllare se è vero. Ed è per questo che serve pochissimo tempo per creare una bufala ma tantissimo per smontarla.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">In questi mesi di pandemia e poi di vaccini possiamo immaginare quante bufale, quante false notizie e vere e proprie invenzioni siano circolare e c'è chi con queste bufale ci vive. Certo che hanno presa. Perché nessuno di noi può conoscere tutto, nessuno può fare l'investigatore alla ricerca della verità, perché anche una falsa notizia ci mette la pulce nell'orecchio, ci fa sospettare, crea caos e dubbi. E per questo dico sempre che chi diffonde bufale deve essere isolato, evitato, perché è disonesto, pericoloso, tossico. Ci fa male e fa male alla società.<br /><br />Così nei mesi i vaccini antiCovid sono stati presi di mira nelle maniere più assurde. Alcune volte anche ai limiti della creduloneria ma la creduloneria non ha limiti (o non esisterebbe) e così i vaccini sono stati capaci di attirare i metalli (quindi sarebbero stati iniettati magneti o qualcosa di simile), altre volte di attirare calamite (l'opposto, quindi sarebbero state iniettate sostanze ferrose), di essere antenne per il 5G o contenere chip e microchip, di tutto. Causa di tutti i mali e persino di cambiare il carattere delle persone, i vaccini antiCovid sono stati disegnati come <b>il male</b>.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Non troverete mai una persona competente e sana di mente affermare cose simili ma troverete migliaia di persone incompetenti che sul web e dovunque si possa, accusino i vaccini di qualsiasi malefatta e, ovviamente, non funzionano.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Ma cosa contengono questi vaccini?</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Una serie di sostanze preoccupanti? Veleni? Sostanze tossiche?<br />In realtà la cosa sorprendente di questi vaccini di ultima generazione è che è la loro tecnologia a essere scientificamente avanzata, eccezionale, frutto incredibile del progresso. Ciò che contengono è qualcosa di assolutamente normale. Ma ha un nome chimico, difficile e quindi può sembrare "strano".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Cosa contiene quindi un vaccino (prendiamo quello Pfizer come riferimento) antiCovid? Usiamo la <a href="https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1279946/FAQ-Vaccinazione_anti_COVID-19_con_vaccino_Pfizer_EN.pdf/81bf5487-f52e-5fcc-fb08-b96c980e017b" target="_blank">lista di ingredienti</a> registrati dalle autorità del farmaco (AIFA in Italia).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Dw5Wpl6jrK4/YVZF2H2z8eI/AAAAAAAAGuU/bG6e1W_xERk2F277E3W8VajSX2aCicWYwCLcBGAsYHQ/s1093/ingredienti2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="545" data-original-width="1093" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-Dw5Wpl6jrK4/YVZF2H2z8eI/AAAAAAAAGuU/bG6e1W_xERk2F277E3W8VajSX2aCicWYwCLcBGAsYHQ/w640-h320/ingredienti2.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="text-align: left;">Il componente principale è un piccolissimo frammento di <b>mRNA</b> (<i>RNA messaggero</i>).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Questo è la chiave del nuovo vaccino. La tecnologia dei vaccini a mRNA è <a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3597572/" target="_blank">studiata</a> già da decenni (già oltre <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16988444/" target="_blank">15 anni</a> fa), si tratta quindi dell'applicazione di studi esistenti da anni, non certo da due mesi.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Lo scopo di questo piccolissimo "pezzo" di RNA messaggero è quello di stimolare le cellule a formare una proteina (proteina "S", Spike) identica a quella che ha il virus Sars-Cov-2 (permette al virus di entrare nelle nostre cellule).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Una volta prodotta questa proteina è riconosciuta come "estranea" dal nostro organismo (come fosse quella del virus) e quindi stimola il sistema immunitario a reagire per eliminarla. Questa proteina non entra all'interno del nucleo della cellula e non modifica o condiziona il DNA dell'uomo. Punto. Questo è l'ingrediente principale del vaccino anti-Covid, ciò che lo fa funzionare. Detto così sembra una sciocchezza e forse molti non si renderanno conto dell'incredibile livello tecnologico di questo meccanismo, fantascienza per i nostri avi. Il resto serve per trasportare e conservare questo mRNA.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div>
Il pezzo di mRNA è coperto di <b>ALC-0315</b> ((4-hydroxybutyl) azanediyl)bis(hexane-6,1-diyl)bis(2-hexyldecanoate) e <b>ALC-0159</b> (2-[(polyethylene glycol)-2000]-N,N-ditetradecylacetamide).<div><br />Dietro questi nomi strani ci sono dei "liposomi", ovvero delle sostanze grasse che si legano all'mRNA e così da poter essere contenute in altre formazioni di grasso, le cosiddette "nanoparticelle", delle "palline" anch'esse di grasso che trasportano dentro la cellula quel frammento di RNA messaggero. Se non esistessero queste sostanze l'mRNA non riuscirebbe mai a essere contenuto in queste microsfere e a entrare nella cellula e proprio per questo i liposomi <a href="https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/122666778#section=Patents" target="_blank">sono già</a> utilizzati in molti farmaci e vaccini da tanti anni. I liposomi vengono distrutti dall'organismo completamente, poche ore dopo il suo ingresso nel corpo umano.<br /><div>Altre sostanze che contribuiscono a questo scopo sono:</div><div><br /></div><div><div>• 1,2-Distearoyl-sn-glycero-3-fosfocolina: aiuta le "palline" di grasso a mantenere una forma più o meno sferica, più "conveniente".</div><div>• Colesterolo: rende stabile le "nanoparticelle" e protegge il frammento di mRNA.</div></div><div><br /></div><div>Ci sono poi gli <i><b>eccipienti </b></i>(ovvero le sostanze che "completano", creano il farmaco).</div><div>Eccipienti:</div><div><br /></div><div><div>• fosfato disodico diidrato: mantiene il pH della soluzione stabile.</div><div>• potassio diidrogeno fosfato: mantiene il pH della soluzione stabile.</div><div>• potassio cloruro: sale, serve a rendere il liquido con la stessa quantità di sali contenuti nel sangue</div><div>• sodio cloruro: sale da tavola, serve a rendere il liquido con la stessa quantità di sali contenuti nel sangue.</div><div>• saccarosio: uno zucchero che protegge le piccole nanoparticelle dal congelamento e li conserva.</div><div>• acqua per soluzioni iniettabili: acqua.</div></div><div><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-6q8wSGnA958/YVZGXOPM1GI/AAAAAAAAGuc/FobD51eLbkc3rffjwhkgUZPKaCH_KbmGQCLcBGAsYHQ/s2048/Solid-cationic-lipid-particle-white.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1291" data-original-width="2048" height="253" src="https://1.bp.blogspot.com/-6q8wSGnA958/YVZGXOPM1GI/AAAAAAAAGuc/FobD51eLbkc3rffjwhkgUZPKaCH_KbmGQCLcBGAsYHQ/w400-h253/Solid-cationic-lipid-particle-white.png" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I filamenti rossi sono mRNA, protetti da strutture (blu, azzurre, viola) che sono grassi. Questa è UNA nanoparticella lipidica ed entra nella cellula.</td></tr></tbody></table><br /><div>Possiamo dire che gli eccipienti sono più o meno quelli di qualsiasi soluzione iniettabile (anche di alcuni antibiotici). Il vero "<i>progresso</i>" è dovuto alla tecnologia a mRNA, un vero salto "spaziale" della farmacologia. In linea di massima questo vaccino non contiene nulla di "straordinario" oltre all'mRNA e alla tecnologia usata per renderlo un farmaco. Per chi fosse interessato ad approfondire la struttura chimica e fisica di questa tecnologia, un buon riassunto <a href="https://www.cas.org/resource/blog/understanding-nanotechnology-covid-19-vaccines" target="_blank">si trova qui</a>.</div><div><br /></div><div>Vabbè, questo misterioso intruglio che ci siamo iniettati non ci trasformerà in calamite giganti o ripetitori ambulanti e ci sono altri farmaci ben più "complessi" (e tossici). Questo lo sappiamo perché studiamo, abbiamo la capacità di discernere, usiamola.</div><div>Forse così avremo meno paura del vaccino antiCovid.<br />Devo dire che quando mi sono vaccinato non vedevo l'ora, non avevo nessun timore ma ero esaltato e agitato, più per l'emozione e il momento quasi sacro che per altro. Probabilmente anche perché avevo studiato il vaccino, la sua composizione, i suoi effetti, i meccanismi e le caratteristiche. E poi perché avevo visto morire di Covid.<br />Perché per fare delle scelte è bene conoscere la realtà.</div><div><br />Alla prossima.</div></div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-13991100598083119132021-09-27T12:27:00.001+02:002021-09-27T12:27:46.135+02:00Covid. La realtà si affronta, non si nega.<div style="text-align: justify;">A volte, leggendo le cose degli antivax (o dei complottisti o chiamateli come volete) mi rendo conto che se da una parte c'è tanta ignoranza (non conoscenza della malattia, della medicina, del problema), dall'altra c'è una reazione psicologica a qualcosa di drammatico.</div><div style="text-align: justify;"><b>Fuggire </b>dalla realtà, <i>rifiutarla</i>. Per questo a volte sono chiamati "negazionisti", perché negano una cosa che esiste. Il "<i>negazionismo</i>" cambia e si adatta alla situazione che nega. Proprio perché non è legato alla realtà ma la nasconde, evita di discutere cose vere, che esistono ma che in qualsiasi modo bisogna cancellare.</div><div style="text-align: justify;">Nel caso di questa pandemia il negazionismo si rivolge alla malattia, al virus che non esisterebbe, oppure esiste ma non causa nessuna malattia grave. Esiste ma è sempre esistito, oppure anche se esiste non viene sconfitto dal vaccino. E poi le cure. Si usa la vitamina D, l'Aspirina, l'antibiotico, l'eparina, un miscuglio di idee, un caos infinito.</div><div style="text-align: justify;">Mille versioni. Che cambiano secondo la situazione, il pubblico, il negazionista e il momento ma l'importante è il fine. Lo scopo è solo uno: evitare di guardare in faccia la realtà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Eravamo abituati che da un raffreddore si guarisce, che per la tosse basta uno sciroppo e per la febbre una <i>pillolina</i>.
È talmente assurdo che si possa morire per una cosa definita "<i>simile all'influenza</i>" che qualcuno non lo accetta. Lo rifiuta con talmente tanta forza da dire "<i>non esiste</i>". Non pensiamo al fatto che l'influenza, la "banale influenza" (che non è mai stata banale, lo sappiamo da sempre) non ha cure. Si lascia passare curando i sintomi, riposandosi, idratandosi, è una malattia virale e non c'è come curarla. Questa "super influenza" è la stessa cosa: non ha cure. Se si aggrava abbiamo delle possibilità che però si possono usare solo in ospedale. Ma il negazionista nega: vitamine, antibiotici, Aspirina e fantasia, anche prescrizioni a distanza, anche via Facebook, tanto giochiamo a fare il dottore, non sono cose serie, no?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E quando il fuggiasco trova qualche furbastro che appoggia questo tentativo di fuga si aggrappa a lui con tutte le forze, si aggrappa a chi lo aiuta nella fuga: <i>di Covid non si muore</i>, è una <i>banale influenza</i>, prendi una bustina e tutto passa! Hai visto che è vero?<br /><br /></div><div style="text-align: justify;">Così è assassino chi mette il paziente in respirazione assistita, chi invita alla vaccinazione per evitare quel dolore e quella sofferenza. Una fuga completa.
Si può provare a convincere, a spiegare ma se fuggi <i>non vuoi tornare indietro</i>, anzi, chi prova a farlo è visto come nemico, come invasore delle proprie scelte: "<i>non voglio guardare, non me lo impedire</i>".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Così su Facebook il virus si cura con il prodotto per i vermi e sul giornale locale c'è il dentista che dice che i pazienti non dovevano essere intubati. Questa è la <b>fantasia</b>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Poi c'è chi lavora con la <b>realtà</b>. Certo che il virus non ha una pagina Facebook né segue i social. Gira, <b>infetta</b>, contagia e si riproduce per contagiare sempre di più.
E come tutti i virus non si fa battere facilmente.
Così a volte causa un po' di stanchezza, altre un po' di febbre, fa il suo corso e passa.</div><div style="text-align: justify;">Certe volte non causa nemmeno un sintomo, passa inosservato e compie solo il suo ciclo di vita per poi sparire.
In altri casi invece è <b>devastante</b>. Fa male.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Causa un'infiammazione grave, in tutto il corpo ma soprattutto a livello dei vasi sanguigni e dei polmoni. In pochi giorni invade il corpo, indurisce il tessuto polmonare che, gradualmente sempre più fibroso, non riesce più a usare l'ossigeno che arriva dall'esterno.
Così appaiono i sintomi dell'infiammazione. La febbre, alta, a volte altissima (anche 42 °C), la stanchezza immane, la <b>dispnea</b>.</div><div style="text-align: justify;">La dispnea è la difficoltà a respirare. I polmoni del Covid sono ormai fuori uso e anche se l'aria si inspira non riescono più a rilasciare l'ossigeno nel sangue. Così si ha quella che volgarmente si chiama "<i>fame d'aria</i>". Il paziente che arriva con Covid sintomatico e fame d'aria ha un'espressione tipica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cerca aiuto, è <b>disperato</b>, cerca <i>spasmodicamente </i>di respirare ma non ci riesce.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tecnicamente si dice che ha una "<i>anomala consapevolezza del proprio respiro</i>".</div><div style="text-align: justify;">Si rende conto cioè che anche se respira più velocemente il suo corpo sta soffrendo e ha bisogno di altro ossigeno che però non arriva. Si agita, si muove, è combattuto tra la paura e la voglia di respirare, si guarda attorno. I suoi occhi parlano chiaro, cerca aiuto. Ha "<b>fame d'aria</b>". Avete mai visto una persona che ha "fame d'aria"? È una brutta sensazione.</div><div style="text-align: justify;">In quel momento dipende dalla situazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se la <b>saturazione </b>(la quantità di emoglobina satura di ossigeno) lo permette un buon aiuto viene dall'ossigeno che si somministra dall'esterno, se non basta bisogna portare l'ossigeno direttamente "dentro", nei polmoni e nei bronchi. Si usa un tubo di plastica e, in anestesia, si fa entrare direttamente, attraverso al gola, nei bronchi.
Altrimenti il paziente diventa cianotico (bluastro), soffoca e <b>muore</b>. Non ci sono altre possibilità: senza ossigeno si muore. Non contano le pagine Facebook o il candidato al premio Nobel che consiglia la curcuma per curare il Covid: <b>senza ossigeno si muore</b>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per questo chi fugge dalla realtà <a href="https://www.newyorker.com/magazine/2021/08/23/why-is-it-so-hard-to-be-rational" target="_blank">non lo vuole sapere</a> e dice che "<i>il paziente non va intubato</i>".</div><div style="text-align: justify;">Certo che fa paura e si trovano consolatorie le parole del ciarlatano o del "medico eretico" (che quasi sempre è un medicuncolo che non ha mai avuto grande successo e ora vive il suo momento di gloria sulle spalle degli ingenui).</div><div style="text-align: justify;">Se il paziente non respira va intubato.</div><div style="text-align: justify;">Se non si fa <b>si muore</b>, in pochi minuti.</div><div style="text-align: justify;">È semplice, non serve una laurea.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per ha una minima concezione (senza nemmeno essere specialista della salute) della cosa, sarebbe come dire che sott'acqua si può anche respirare senza bombole di ossigeno.<br />È una realtà talmente oggettiva e ovvia che ci sono solo due alternative: accettarla e fare qualcosa per evitarla o celarla, negarla, sperando che vada tutto bene e non si arrivi mai a quella situazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In certi casi anche l'intubazione non basta, i polmoni sono talmente alterati da non permettere nessuno scambio tra sangue e ossigeno esterno. Ci sono altri disperati tentativi (per esempio la circolazione extracorporea, se disponibile) ma è possibile che non ci siano speranze.<br /><br />Ecco, il Covid non è una malattia che uccide sempre ma <b>uccide</b>. Uccide poco ma contagia tantissimo e questo vuol dire che quel "poco" poi diventa tanto. Per ironia della sorte è preferibile un virus che uccida spesso ma contagi pochissimo. In modo da limitare la malattia, al contrario se la malattia si diffonde è sempre più probabile che riesca a fare vittime. Uccide.</div><div style="text-align: justify;">Soprattutto chi ha poche difese o chi le ha compromesse. Persone con problemi al sistema immunitario, anziani, persone con tante malattie o che hanno malattie negli organi che poi sono bersaglio del virus.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A questo punto ci sono poche alternative.</div><div style="text-align: justify;">Se si vuole ragionare, si vuole razionalizzare il problema, si usano tutte le precauzioni del caso e soprattutto si approfitta della scienza che ci ha messo a disposizione dei vaccini. In maniera anche sorprendente i vaccini anti-Covid disponibili hanno dimostrato di funzionare tantissimo.</div><div style="text-align: justify;">Non hanno lo scopo di evitare il contagio, non avevamo il tempo per fare i raffinati, interessava evitare i casi più gravi e soprattutto di intasare gli ospedali, vero dramma delle prime settimane di pandemia. E questo i vaccini lo fanno benissimo. Diminuiscono la possibilità di contagio ma, anche se questo avviene è praticamente eccezionale arrivare a forme gravi di malattia o alla morte.<br />Questo, era emerso dagli studi, ora emerge anche dai dati.<br />Chi muore o si ammala gravemente è, <a href="https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_11-agosto-2021.pdf" target="_blank">nella quasi totalità</a> dei casi, non vaccinato (o in piccola parte vaccinato non completamente).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-0HFUeO2XLGE/YRvNSEE10AI/AAAAAAAAGso/b5zej2BysPEn9-QThEWRbuHcpRytzCaeACLcBGAsYHQ/s630/irrazionale.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="315" data-original-width="630" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-0HFUeO2XLGE/YRvNSEE10AI/AAAAAAAAGso/b5zej2BysPEn9-QThEWRbuHcpRytzCaeACLcBGAsYHQ/w400-h200/irrazionale.jpeg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">Se si <i>razionalizzasse </i>il problema e si agisse di conseguenza (vaccinazione, misure di sicurezza, distanziamento, igiene) probabilmente passeremo un lungo periodo di convivenza con il virus, con alti e bassi, varianti più o meno pericolose ma quando il virus non avrà più chi infettare andrà via, sparirà. Non è un atteggiamento rivoluzionario, semplicemente l'uomo, essere intelligente, saprebbe che provvedimenti prendere contro una malattia per proteggersi e ridurre il rischio di ammalarsi.</div><div style="text-align: justify;">L'altra via, quella irrazionale e animalesca è rifiutare la realtà.<br />Fa male la realtà eh? Certo, fa paura, impressione.</div><div style="text-align: justify;">Non è un film romantico né una fiaba con l'eroe che sconfigge il cattivo, la realtà è oggettiva, c'è e basta.<br />Restare fermi, inermi, senza nessuna reazione, <i>illudendosi </i>che si tratti di una bufala, che con un sorso di zenzero e ramarro verde tutto passa e non ci pensiamo più. In fondo è un atteggiamento comprensibile ma a caldo, quando si scatena il panico ma oltre al fatto che al panico non dovremmo arrivarci mai sappiamo che correre a vanvera è solo pericoloso, non porta a nulla di buono.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mentre in una pagina di Facebook c'è la naturopata che dice che lei è guarita con l'imposizione delle mani, in un reparto di ospedale c'è una mamma che sta per morire e decine di persone che le girano attorno per salvarla. Non è detto ci riusciranno ma non possiamo perdere tempo per ascoltare la naturopata, è peggio per tutti. Mentre in TV c'è l'omeopata che dice che i vaccini hanno effetti collaterali devastanti, tutte le statistiche, i dati, tutti i numeri che abbiamo, ci dicono che i vaccini hanno evitato migliaia di morti e che questi effetti collaterali devastanti non si vedono. Se su Twitter c'è il medico alternativo che dice di aver scoperto la cura segreta, non dimentichiamo che nel mondo migliaia di medici questa cura non la trovano e che nonostante questo curano, salvano, alleviano e tranquillizzano milioni di malati.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">C'è un mondo reale e uno virtuale ed è pure abbastanza evidente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Allora l'invito è quello del tornare a pensare normalmente. Ormai siamo in una fase nella quale, almeno socialmente e mentalmente, stiamo convivendo con una malattia che fino a pochi anni fa nemmeno conoscevamo. Possiamo permetterci di <b>riflettere</b>, decidere, pensare. Certo che possiamo avere pareri diversi, chiaro che <i>possiamo non essere d'accordo</i> con decisioni delle istituzioni (che, ricordiamolo, devono essere il "<i>meglio per la comunità</i>" non il "<i>meglio per noi</i>") ma non perdiamo di vista il fatto che abbiamo il vantaggio del progresso e del raziocinio.</div><div style="text-align: justify;">Usiamoli. </div><div style="text-align: justify;">E soprattutto non ci facciamo usare come strumento politico.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><u>Allontaniamo le persone tossiche</u> (proprio come se fossero...dei virus), quelle che ci raccontano del microchip, della strage, quelle che paragonano questa situazione a una dittatura, che diffondono bufale e bugie.<br />Allontaniamo odio, odiosi, cattiveria e cattivi. Fanno male.</div><div style="text-align: justify;">Allontaniamo chi ci vuole convincere che la carota cura il Covid, che la cura è nascosta ma la scopre @tulipanorosa38, è gente di basso livello, ignoranti, burini. Buzzurri.</div><div style="text-align: justify;">Usiamo la razionalità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Torniamo a ragionare e invece di giocare una partita inesistente pensiamo a vivere la realtà. Perché in certi momenti la realtà è crudele ma se fuggiamo rischiamo di perdere la battaglia.</div><div style="text-align: justify;"><br />Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-61388342707648641292021-08-23T19:41:00.001+02:002021-08-23T19:46:14.843+02:00Green Pass: in un paese normale.<div style="text-align: justify;">In un paese normale, democratico, civile, quando c'è una grave malattia che mette in pericolo i propri cittadini, lo stato mette a disposizione le sue risorse per il bene di tutti.</div><div style="text-align: justify;">Gli ospedali, le cure, i medici, tutto a disposizione. Se poi arriva un vaccino ecco che mette a disposizione anche il vaccino, gratis per tutti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Che bella la civiltà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Paghiamo le tasse, lavoriamo anche per lo stato e lo stato ci ripaga così.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma c'è sempre chi quelle cure o gli ospedali non li vuole. Avvertito insiste, non li vuole.</div><div style="text-align: justify;">Peccato.</div><div style="text-align: justify;">Ma siamo liberi e quindi chi non li vuole non li usa. Sta a casa aspettando che le cose vadano avanti, sperando bene.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">C'è anche chi non vuole il vaccino. Strano no?</div><div style="text-align: justify;">Ma ognuno ha le sue idee, c'è chi non si fida, chi ha paura degli aghi, va bene. Uno stato civile non obbliga <b>nessuno </b>(anche se potrebbe farlo per il bene comune, lo dice la costituzione) e chi non vuole vaccinarsi non si vaccina. In un paese normale va così.</div><div style="text-align: justify;">Ma come facciamo ora a far convivere tutti? Per rispettare le libertà di ognuno e le scelte personali bisogna trovare un modo che <b>non discrimini</b> nessuno <b>ma garantisca </b>tutti.</div><div style="text-align: justify;">Se io vaccinato (che ho scelto di proteggermi dalla malattia) voglio andare in giro, nei bar, al cinema, incontro chi non è vaccinato (che ha scelto di non proteggersi dalla malattia) rischio di ammalarmi per la scelta di un altro. In pratica le due scelte entrerebbero in contrasto, si scontrerebbero e non sarebbe giusto né limitare la libertà del vaccinato né del non vaccinato.</div><div style="text-align: justify;">Allora cosa fa <b>un paese normale</b>?
Usa un certificato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un documento che dice: "<i>Ho basse possibilità di avere la malattia</i>". Tutto può succedere ma sicuramente ho fatto il possibile per garantirti di non essere contagioso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chiamalo come vuoi: bollino verde, scheda sanitaria, green pass, non importa, ciò che importa è che dica che io sono abbastanza sicuro di non essere un rischio per chi mi sta vicino, sono <b><i>a basso rischio</i></b>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché vaccinato, perché guarito o perché accertato con un tampone, "<i>stai tranquillo, molto probabilmente non sono infetto e quindi molto probabilmente non contagerò nessuno</i>".</div><div style="text-align: justify;">Non ho nessun obbligo di fare farmaci o vaccini, se ho intenzione di stare vicino a persone che vogliono sicurezza per la propria salute devo garantirla e se proprio voglio entrare al bar senza vaccinarmi faccio un tampone e ho risolto. Nel rispetto di tutti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-SZgZ5edwv3w/YSPaicpRZaI/AAAAAAAAGtk/Yex-VCWdK5ANCZELr8mNcAg3XMC5cfEfQCLcBGAsYHQ/s940/normal.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="508" data-original-width="940" height="216" src="https://1.bp.blogspot.com/-SZgZ5edwv3w/YSPaicpRZaI/AAAAAAAAGtk/Yex-VCWdK5ANCZELr8mNcAg3XMC5cfEfQCLcBGAsYHQ/w400-h216/normal.png" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Così tutti, chiunque, adulti, bambini, vaccinati, non vaccinati, donne in gravidanza, potranno stare assieme, vivere normalmente, tornare a fare ciò che vogliono, sanno che attorno ci saranno persone che hanno fatto il possibile per non contagiare gli altri.
Una bella soluzione.</div><div style="text-align: justify;">Serve a tutti, rispetta le scelte e le libertà di tutti, non obbliga a niente, addirittura è rispettoso di chi ha scelto di non vaccinarsi (protegge anche lui!), in questo modo saprà che in quel locale o in quella stanza ci sono solo persone con tutta probabilità non contagiose.</div><div style="text-align: justify;">In un paese normale.</div><div style="text-align: justify;">E se proprio non voglio nemmeno il Green pass perché sono fatti miei va bene.</div><div style="text-align: justify;">Non lo faccio e invece di prendere il caffè seduto all'interno lo prenderò all'esterno. Invece di andare in una sauna non ci vado, invece di stare al chiuso starò all'aperto, stiamo parlando di rinunce <i>relative</i> e sicuramente non fondamentali, mi sembra evidente. E poi lo facciamo per la comunità, per collaborare, per dare il nostro aiuto in un momento di emergenza. Una rinuncia minima, banale, per un problema enorme e difficile.</div><div style="text-align: justify;">Lo facciamo per il bene del nostro paese.</div><div style="text-align: justify;">Questo in un paese normale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché in un paese incivile c'è chi non vuole il Green Pass, chi non lo vuole ma lo compra falso, chi scende in piazza per manifestare, chi urla e aizza la folla, chi ne fa un problema politico, chi si stressa e chi lo strappa.</div><div style="text-align: justify;">Ti piacerebbe vivere <b>in un paese normale</b> nel quale chi governa spiega che tutto questo è a favore del cittadino e della sua salute e il cittadino lo capisce e lo sostiene, vero?</div><div style="text-align: justify;">Sarebbe bellissimo. Tutti lo vorremmo ma tanti non fanno nulla per realizzarlo.</div><div style="text-align: justify;">In un paese normale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com121tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-47899902851069374782021-08-18T12:47:00.031+02:002021-08-22T11:15:22.542+02:00La morte improvvisa del rispetto.<p style="text-align: justify;">Avrete notato, con maggiore probabilità in questi giorni, che negli ambienti novax più estremi (e stupidi, devo aggiungere) c'è la corsa "al morto".</p><p></p><div style="text-align: justify;">Tragiche notizie di morti, arresti cardiaci, infarti, malori improvvisi, qualsiasi dramma viene collegato (palesemente o meno) alla vaccinazione antiCovid. A volte è il giornale stesso che con un operazione a dir poco ignorante fa il collegamento: "<i>muore quindici giorni dopo il vaccino</i>" o "morto giovane, ieri si era vaccinato", altre volte è chi mette la notizia (sui social, così gira di più) a fare questo collegamento.</div><div style="text-align: justify;">E spesso senza neanche sapere se, effettivamente, quella persona fosse vaccinata o meno.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Queste persone lo fanno perché davvero pensano che queste morti, queste tragiche scomparse, siano dovute ai vaccini o c’è dell'altro?</p><p style="text-align: justify;">Beh, non si può essere sicuri ma un forte sospetto di (idiota) <i>strumentalizzazione </i>c'è. Non credo serva ripetere che una correlazione temporale (“<i>post hoc propter hoc</i>”) non è una prova di reale collegamento tra due fenomeni (altrimenti tutti quelli che morissero dopo colazione sarebbero presentati come "muore dopo il caffè") e i dati che dicono un decesso sia realmente legato alla vaccinazione (antiCovid, qui parliamo di questa) ce ne sono pochi.</p><p></p><div style="text-align: justify;">Chi mette queste immagini è spesso violento, aggressivo, fa parte di quei gruppi di attivisti che si impegnano con tutti i mezzi per attaccare i vaccini e le campagne di vaccinazione. Tentano di spaventare, minacciare, far nascere dubbi e incertezze e questo è un buon metodo perché se una persona legge venti volte al giorno che un giovane è morto all'improvviso "subito dopo il vaccino" certo è che si spaventa e avrà mille dubbi se dovesse decidere se vaccinarsi.</div><div style="text-align: justify;">Usano queste tragici eventi come volantino per le proprie ideologie, un “tag” (una sigla che identifica un certo argomento sui social) usato da alcuni di loro è #<i>vianantro</i> che significa “un altro è andato”, dimostrando come trasformino queste persone scomparse in numeri senza rispetto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-yzEz_toH12k/YRy4GTz2kYI/AAAAAAAAGtA/N8XZBK5CVzYg37waskyzyGMsgtFA6-HJwCLcBGAsYHQ/s869/5F049DC1-1EE1-4617-A5D2-594C5BC44037.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="869" data-original-width="750" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-yzEz_toH12k/YRy4GTz2kYI/AAAAAAAAGtA/N8XZBK5CVzYg37waskyzyGMsgtFA6-HJwCLcBGAsYHQ/s320/5F049DC1-1EE1-4617-A5D2-594C5BC44037.jpeg" width="276" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">“Via n’antro”, “avanti un altro”, usare i morti per ideologia</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;">Ma come si sa le paranoie (o i piani) di quattro esaltati non possono né condizionare né fermare la medicina o il progresso e quindi non resta che relegare il fenomeno a esibizione da circo o osservarlo come esempio di estremismo ideologico. Ci resta un unico punto in sospeso.</div><div style="text-align: justify;">Queste morti legate alla vaccinazione (cancelliamo solo per un attimo i migliaia di morti per Covid) sono davvero <i>così tante</i>?</div><div style="text-align: justify;"><br />No. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I <a href="https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=97109" target="_blank">dati della farmacovigilanza</a> parlano chiaro. Esistono sette decessi correlabili alla vaccinazione (due dei quali non direttamente, sono due persone morte per Covid nonostante la vaccinazione, quindi per suo fallimento). Sette decessi (5 se escludiamo i fallimenti del vaccino) su più di <b>50.000.000</b> di dosi quanti sono? Pochi? Tanti? C'è una <i>strage in corso</i> come urlano certi pazzi o siamo nei numeri previsti e inevitabili? io direi che se definissimo il decesso un evento "<i><b>rarissimo</b></i>" dopo questa vaccinazione si descriverebbe la realtà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma allora perché queste notizie quotidiane di "morti improvvise", di "stragi" presunte?</div><div style="text-align: justify;">Perché questi sono avvoltoi che hanno uno scopo ben preciso: <b>diffondere paura</b>.</div><div style="text-align: justify;"><br />Posto il fatto che <a href="https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1315190/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID-19_6.pdf#page=13" target="_blank">ufficialmente</a> (come abbiamo visto) non ci sono particolari allarmi su "decessi" post vaccino (e ci mancherebbe), dobbiamo vedere se questi morti che vengono riportati in continuazione dai giornali e poi riversati sul web e usati dagli antivax sono "particolari", "strani" o se invece è la normale situazione del nostro paese.</div><div style="text-align: justify;">Il tasso di mortalità (numero di morti in una data popolazione) in Italia è di circa 11 per 1000. Ovviamente per tante cause. Questo significa che ogni giorno moriranno migliaia di persone per le più svariate cause. Una morte o due passerebbero inosservate ma in Italia <a href="https://www.salute.gov.it/portale/caldo/dettaglioContenutiCaldo.jsp?lingua=italiano&id=4547&area=emergenzaCaldo&menu=vuoto" target="_blank">abbiamo un</a> sistema di monitoraggio giornaliero dei decessi. Le morti si mantengono ovviamente stabili nell'anno e hanno un picco, tipico a ogni epidemia di influenza (ricordate quando i novax dicevano che l'influenza era una sciocchezza? Ecco, non lo è mai stata). Poi c'è un picco anomalo, quello del periodo della pandemia, i numeri ora scendono e aspettiamo di vedere cosa succederà questo inverno.<br />Ma a noi interessano i morti "improvvisi". I novax sostengono ci sia una strage dovuta alle vaccinazioni. Strage che non risulta da nessun database, nessuna statistica né osservatorio ma solo dai giornali incauti e dalla mente malata degli estremisti antivaccino.</div><div style="text-align: justify;">Allora ho preso dei dati dalle statistiche Istat. Anni nei quali non c'era la pandemia né la vaccinazione anticovid e ho cercato i morti per cause che possono determinare morte improvvisa (per esempio le malattie cardiovascolari. Escludendo tutte le morti per altre cause (tumori, incidenti, malattie croniche e altro).</div><div style="text-align: justify;">Nel 2018 (andiamo in periodo pre pandemico, per sicurezza) <a href="https://www.istat.it/it/salute-e-sanita" target="_blank">in Italia</a> sono morte <i><b>61972 </b></i>persone per malattie del cuore di tipo ischemico (infarto, per esempio). Significa 170 al giorno. Nessun giornale ne ha parlato eh? E nessuno ha descritto quello che stavano facendo prima di morire o due settimane prima. Ed escludiamo tutte le altre cause di morte improvvisa. Non lo percepiamo, vero?<br />Perché "non ha importanza". Perché è una notizia tragica e privata. Perché non interessa se non a chi voleva bene queste persone. Se in un giornale si legge di un giovane di 25 anni purtroppo morto all’improvviso, si tratta di uno dei <b><i>16 coetanei che moriranno quell’anno all’improvviso</i></b> come lui.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-O5vicZLskSM/YRwWSD_beNI/AAAAAAAAGs4/H8nWY4XR6KIKgI85FzUu3limBiA6bvNggCLcBGAsYHQ/s1569/mort2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="742" data-original-width="1569" height="302" src="https://1.bp.blogspot.com/-O5vicZLskSM/YRwWSD_beNI/AAAAAAAAGs4/H8nWY4XR6KIKgI85FzUu3limBiA6bvNggCLcBGAsYHQ/w640-h302/mort2.jpg" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma non in tutti i casi è possibile stabilire la causa di morte (mancata autopsia, non interesse, urgenza di sepoltura e altro). Così potremmo andare a vedere (nel 2008, altro anno a caso fuori pandemia) quanti decessi ci furono per cause sconosciute: ben <b>233</b>. E 47 per "<i>cause maldefinite</i>". 436 le morti per malattie cromosomiche o congenite (che a volte si scoprono solo dopo autopsia). Centinaia l'anno. Ovviamente ognuna di queste persone, con una propria vita e storia, che poco prima della scomparsa aveva fatto qualcosa. Un pranzo, un gioco, una pausa, un vaccino o una risata. Sono persone normali che hanno concluso la loro vita come succederà a tutti noi.</div><div style="text-align: justify;">Parliamo quindi di centinaia di decessi giornalieri, tutti i giorni, per cause di vario tipo (e molte di queste cause possono determinare morte improvvisa o inaspettata). La gente è talmente presa dalla realtà virtuale, ignora talmente il mondo attorno alla propria persona, che non si rende conto dell'enormità di ciò che ci succede attorno e quando qualcuno lo fa vedere (e i giornali in questo schifo hanno mangiato alla grande) si stupisce, si pone domande, guarda in alto e non riesce a capire.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'esempio è ovviamente indicativo e non ha valore scientifico ma può servire a spiegare (sempre a chi è interessato perché chi è infarcito di ideologia non ha alcun interesse a capire ma solo a "credere") perché sembra ci sia un eccesso di decessi dopo il vaccino. È semplicemente una manipolazione della realtà e anche grossolana (perché costruita con ritagli di giornale e diffusione tramite social). Un "<i>malore improvviso</i>", termine giornalistico, non medico, che identifica le "morti improvvise", un insieme di decessi che raccoglie molte cause di morte (ictus, infarti, emorragie, fibrillazione cardiaca e altro), non meriterebbe risalto particolare perché <b>NON È</b> un evento rarissimo; la morte improvvisa è la causa di morte <a href="https://www.salute.gov.it/resources/static/ministero/usmaf/ACLS_giugno_2010/arrestoCC.pdf" target="_blank">principale</a> tra gli individui maschi tra i 20 e i 60 anni e non presenta nessun segno prima dell'evento che possa farlo sospettare. Chi muore all’improvviso, quasi sempre, stava benissimo prima di stare male.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><u>50.000 decessi l'anno solo in Italia</u> per problema cardiaco (quasi sempre per infarto)! Vuol dire <b>135 persone al giorno</b>. Non c'è nessun picco anomalo se escludiamo quello che corrisponde ai picchi di Covid (e sono decessi da Covid, non improvvisi). Quindi casomai la strage è dovuta alla pandemia, non al vaccino, senza considerare che il Covid-19 <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32833283/" target="_blank">aumenta</a> il rischio di insufficienza cardiaca e morte per questo motivo.</div><div style="text-align: justify;">Ovviamente per chi è infarcito di ideologia i morti di Covid scompaiono (sono inventati, avevano altre malattie, erano anziani e mille altre cose), mentre quelli che muoiono all’improvviso sono benzina per le loro paranoie e psicosi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-d5SeQ-61rVE/YRwTMmMeA0I/AAAAAAAAGsw/uX11JQs_zb414d1hSEJCf_PCVw-rxcVKQCLcBGAsYHQ/s1179/mort.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="623" data-original-width="1179" height="338" src="https://1.bp.blogspot.com/-d5SeQ-61rVE/YRwTMmMeA0I/AAAAAAAAGsw/uX11JQs_zb414d1hSEJCf_PCVw-rxcVKQCLcBGAsYHQ/w640-h338/mort.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mortalità negli ultimi anni in Italia. I picchi corrispondono alle epidemie influenzali e, negli ultimi due anni alla pandemia Covid.</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;">Così è più chiaro perché chi fa di questi eventi una "strage dovuta ai vaccini" è un <b>avvoltoio</b>?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Qualcuno dirà: "ma che senso ha diffondere queste notizie?". È <i>ideologia</i>.<br />Gli antivaccino professionisti devono diffondere (per sostenere le proprie idee) un'atmosfera di dramma in corso, di veleno che starebbe sterminando la popolazione. È tipico dei movimenti "millenaristi": "vi stanno uccidendo! Sveglia!".</div><div style="text-align: justify;">Non importa accertarsi o approfondire: sbatti il morto sui social, crea caos.<br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-_DeE135PzTA/YRTpquN9s8I/AAAAAAAAGsM/t6L3ScX_LuMNVEQ_UDZITGNV1qymBFt3gCLcBGAsYHQ/s1280/vax1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="879" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-_DeE135PzTA/YRTpquN9s8I/AAAAAAAAGsM/t6L3ScX_LuMNVEQ_UDZITGNV1qymBFt3gCLcBGAsYHQ/w275-h400/vax1.jpg" width="275" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">Tutti i profili social dei "novax" (centinaia di profili falsi, copiati, anonimi) hanno casi in famiglia di morti, paralisi, malori, malesseri. La cugina, il marito, il nonno, il cognato, sono centinaia. Che stonano con i dati ufficiali. Allora bisogna fare una scelta razionale, credere a <i>tulipano86 </i>o alle statistiche. Dare credito a <i>#maurizio_il_ribelle</i> o leggere i report Aifa. Non c'è tanto altro da fare, nessuna spiegazione sarà sufficiente per chi ritiene <i>maurizio il ribelle</i> attendibile e da ascoltare. Tutto questo senza rispettare né chi muore, né i suoi cari.<br />E se un decesso fosse dovuto proprio al vaccino? Non è facile scoprirlo ma in certi casi sì, quando per esempio la causa di morte si ripete in diversi casi o quando c'è un <i>plausibile </i>collegamento.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">La farmacovigilanza serve proprio a segnalare eventi "sentinella", se si notassero decessi sospetti o maggiori di quelli attesi si avrebbe un blocco immediato del farmaco coinvolto (è successo, anche con troppa solerzia!). Possiamo dire che già gli eventi avversi a questi vaccini sono rari, i decessi sicuramente correlati si possono definire "<i>episodici</i>", rarissimi.</div><div style="text-align: justify;">Qualche intelligente potrebbe dire "e se capitasse a te?" frase che denota non solo povertà di argomenti ma anche un'intelligenza che merita ulteriori approfondimenti perché si potrebbe facilmente rispondere "e se muori di Covid?".</div></div><div><div style="text-align: justify;">Non sono questi gli argomenti. Anzi, se proprio dovessimo dare un giudizio su chi usa i decessi di vari cittadini per scopi ideologici o interessi personali, dovremmo dire che ci sarebbe da vergognarsi. Nessuna scusa è buona: ignoranza, esaltazione, fanatismo. <b>Non si fa</b>. C'è un livello di dignità e rispetto che non dovrebbe mai essere superato e in questo caso l'unica strage è quella del <b>rispetto </b>che queste persone non riservano a chi muore. Non saranno gli incivili a fermare la nostra civiltà.</div><div style="text-align: justify;">Come non saranno la paura o il terrorismo a fermare la scienza.</div></div><div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla prossima.</div><p></p></div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com37tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-170864617813339312021-08-06T10:35:00.006+02:002021-08-06T10:35:58.130+02:00Scienza, giustizia e libertà.<p></p><div style="text-align: justify;">In queste settimane di fase estiva durante l'epidemia Covid, con le nuove disposizioni (Green Pass, norme di accesso ai locali, obbligo di mascherine e altro) si sono accese nuove, immancabili polemiche. Secondo me quasi tutte stupide. Non a caso dico stupide, sono proprio sciocchezze.</div><div style="text-align: justify;">Perché davanti a una pandemia gravissima, davanti al tentativo di bloccarla con qualsiasi sforzo per tornare alla vita normale, c'è chi trova sempre un pretesto, anche il più banale, per fare polemica, vanificare gli sforzi delle istituzioni e magari usare questi pretesti a scopo politico.</div><p></p><p></p><div style="text-align: justify;">Una delle ultime polemiche è quella relativa al Green pass, una <a href="https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2021/08/05/green-pass-al-via-cabina-di-regia-a-palazzo-chigi-sulle-nuove-misure_9f1d6810-1c48-4ee6-b345-e03b6a928a25.html" target="_blank">certificazione</a> rilasciata dalle autorità (ministero della salute) per certificare che una persona abbia un bassissimo rischio di essere contagiosa così da permettergli una vita normale e garantire a chi gli sta attorno una sufficiente sicurezza.</div><div style="text-align: justify;">Come si può fare?</div><p></p><p style="text-align: justify;">In tre modi:</p><p style="text-align: justify;">1) dimostrando di essere stati <b>vaccinati</b>: i vaccinati hanno una bassissima possibilità di essere contagiati dal virus e anche se lo sono contagiano gli altri molto raramente.</p><p style="text-align: justify;">2) dimostrando di essere <b>guariti</b> dalla malattia: i guariti hanno una bassissima possibilità, almeno nell'immediato, di essere contagiati dal virus e se lo sono contagiano gli altri molto raramente.</p><p style="text-align: justify;">3) dimostrando con un test di <b>non essere positivi</b>: i negativi al test hanno una bassissima possibilità, almeno nell'immediato (il test ha valore 48 ore) di essere contagiosi.</p><p style="text-align: justify;">Questo non è solo un modo per rendere la vita più normale possibile a chi è con tutta probabilità protetto dalla malattia ma anche per <i>proteggere </i>chi non lo è. Chi non si è potuto ancora vaccinare, chi non si è voluto vaccinare, chi non può farlo per vari motivi. Si tratta quindi di un ovvia e democratica (non è impedita nessuna attività, anche chi non vuole vaccinarsi per scelta può entrare in qualsiasi posto previo tampone, che ci sarebbe di strano?). Oltretutto le eventuali rinunce per chi proprio fosse "allergico" a controlli e certificazioni sarebbero minime (locali al chiuso, ristoranti, bar, tutte attività non necessarie né salvavita).</p><p></p><div style="text-align: justify;">Perché allora tutta questa polemica?</div><div style="text-align: justify;">In genere le polemiche "sociali" nascono per due motivi.</div><div style="text-align: justify;">Quando viene <b>cambiata una consuetudine</b> ormai radicata (per esempio il fumo di sigaretta permesso ovunque o l'uso delle cinture di sicurezza obbligatorio) e quindi anche se il cambiamento appare vantaggioso disorienta le abitudini e le consuetudini o quando <b>una parte politica</b> vuole creare un'atmosfera di insoddisfazione e incertezza e approfittarne per apparire come quella che potrebbe risolverla.</div><div style="text-align: justify;">Dal mio punto di vista qui siamo nel secondo caso. Oltre a motivi evidenti (sono state organizzate manifestazioni pubbliche con partecipazione di esponenti di forze politiche di opposizione all'attuale governo), proprio il fatto che si tratta di provvedimenti blandi, ovvi e per niente difficili da applicare, mi fa pensare che ci sia qualcuno che prema, faccia pressione affinché tutto venga visto come drammatico, come "<i>attentato alla libertà</i>", come qualcosa di incredibilmente grave quando evidentemente <b>non lo è</b>.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Si potrebbe dire che se la politica ha i suoi interessi a creare dissenso quale sarebbe l'interesse di tanta gente a seguirlo e promuoverlo?</p><p style="text-align: justify;">Si tratta quasi sempre di un dissenso "<i><b>pilotato</b></i>". Molte persone hanno come fonti di informazioni proprio quelle più estremiste o che diffondono fake news. Non dimentichiamo che ci sono stati presunti ricercatori che avrebbero trovato "<i>vermi e Viagra</i>" nei vaccini e tanti ci hanno creduto, ci sono stati altri che hanno chiesto soldi per comprare un "potente microscopio" per analizzare i vaccini e le persone glieli hanno mandati raccogliendo centinaia di migliaia (!) di euro. Così, perché credono nell'uomo che salverà l'umanità contro i cattivi e potenti che invece vogliono distruggere l'umanità. E ovviamente quest'uomo che salva l'umanità, che è sempre bello e buono, fa tutto per la popolazione, per il cittadino, lotta accanto a lui contro i potenti.<br />I potenti, il nemico, può cambiare. A volte è uno (un medico, un politico, un virologo, un personaggio pubblico) altre volte è vago (un partito politico, il governo, un ministro e così via), l'importante è che ci sia.<br />Così orde di cittadini infuriati e <i>ben cotti</i> dal salvatore dell'umanità urlano, insultano, si arrabbiano. Mandano mail a destra e sinistra, diffondono appelli alla rivoluzione, alla ribellione e attaccano in tutti i modi il nemico del momento, quello indicato da chi li pilota.</p><p style="text-align: justify;">Tutte azioni fondamentalmente <b>inutili</b>, solo movimenti caotici, però che fomentano la gente, che la aizzano. Ovviamente tutto questo non è "per il popolo" o "per la gente" ma per lui, il "salvatore dell'umanità", il guru, che è bene sia un po' aggressivo, se possibile volgare, arrabbiato, pesante perché così ha il suo "esercito" i suoi "voti", la sua base di sostegno, le manifestazioni, le mail, le urla sono per lui, per fare vedere che è potente, che ha un seguito, che conviene tenerselo stretto: politica. Un copione visto e rivisto.<br />Così partono i ricorsi contro il Green pass, le denunce contro il ministro o lo scienziato, le querele contro il sindaco o l'assessore, con la giustizia che deve correre dietro a ricorsi ridicoli, denunce chiaramente pretenziose, querele che hanno solo lo scopo di fare "notizia". Un <b>caos</b> tremendo che non andrà mai a vantaggio del cittadino ma di quei pochi furbastri che da questo caos vorrebbero trarre vantaggio.</p><p style="text-align: justify;">E la magistratura davanti a queste cose <i>che fa</i>? Mette voce eliminando discussioni e polemiche?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-zyFVWpXXFw0/YQvmxmCJ6XI/AAAAAAAAGrQ/fMuAr7uM6tE4EQyj-_ik5Ap1B6hJFHATwCLcBGAsYHQ/s512/justice.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="310" data-original-width="512" height="194" src="https://1.bp.blogspot.com/-zyFVWpXXFw0/YQvmxmCJ6XI/AAAAAAAAGrQ/fMuAr7uM6tE4EQyj-_ik5Ap1B6hJFHATwCLcBGAsYHQ/s320/justice.jpg" width="320" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">Macché. A volte sono le regole della giustizia a non fare chiarezza (scienza e giustizia camminano su binari paralleli che non si toccano mai e hanno regole e ragionamenti spesso completamente diversi). Certi "percorsi" della giustizia possono essere incomprensibili se visti con gli occhi della scienza (e lo <a href="http://www.medbunker.it/2015/05/autismo-e-vaccini-giustizia-giusta.html" target="_blank">abbiamo visto</a> in passato con altri argomenti). Così dobbiamo assistere alla sentenza <a href="https://corrieredelveneto.corriere.it/belluno/cronaca/21_marzo_23/covid-no-vax-sospesi-giudice-da-ragione-due-case-riposo-811aee08-8bae-11eb-8c53-88200c4ad896.shtml" target="_blank">che conferma</a> il licenziamento dei dipendenti della sanità che non si vaccinano e alla decisione opposta <a href="https://www.ilgiornale.it/news/politica/congelata-sospensione-dei-medici-no-vax-zaia-senza-loro-1964405.html" target="_blank">che dice</a> che non si può fare perché non c'è personale a sufficienza. Insomma il caso continua.</p><p style="text-align: justify;">Qualcuno potrebbe pensare che queste contraddizioni e queste proteste assurde per un provvedimento oserei dire ovvio, siano frutto dell'epoca moderna. Di internet e dei social, dei novax e dell'ignoranza diffusa. Che "<i>una volta non era così</i>" e che "quando hanno messo l'obbligo delle cinture nessun protestava".<br />Beh, sarete sorpresi di apprendere che queste cose <b>succedevano </b>eccome, sia nei tempi passati, sia quando non c'era internet e i social e sia per provvedimenti "ovvi" e oggi considerati normali, come l'obbligo delle cinture di sicurezza.</p><p style="text-align: justify;">Nel 2006 in Italia fu emanata la legge che obbligava all'uso delle cinture di sicurezza in automobile. Oggi lo consideriamo un atto dovuto, ovvio, normale. Oltretutto lo vediamo come un mezzo di protezione, un vantaggio, un modo per limitare i danni e gli incidenti e persino la morte. Certo, l'uso delle cinture può, in alcuni casi, <a href="https://www.biomeccanicaforense.com/le-cinture-di-sicurezza.html" target="_blank">creare dei danni</a> (nessuna azione umana è priva di rischi potenziali) ben documentati eppure il beneficio è certamente superiore al rischio.</p><p style="text-align: justify;">Eppure negli anni seguenti l'obbligo ci fu chi protestò, chi parlò di attentato alla libertà personale ("<i>perché obbligarmi a qualcosa che non voglio usare?</i>"), chi si rivolse addirittura alla giustizia e, incredibile, fu chiesto persino <a href="https://www.assicurativo.it/mobile/visual.php?num=30077" target="_blank">il parere della corte costituzionale</a> per sapere se l'obbligo della cintura andasse contro la costituzione. La magistratura quindi non trovò incredibile dover discutere di una cosa simile, non chiamò "folli" coloro che la discussero, anzi, queste rimostranze furono portate all'eccesso, al limite ("attentato alla libertà personale" o "violazione dei diritti dell'uomo").</p><p style="text-align: justify;">Assurdo?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-kJPIU8g61ac/YQviqQRFotI/AAAAAAAAGrI/45YnSZ7T-6oRLB6huxfkQEJjEgSnNktDQCLcBGAsYHQ/s1072/cinture.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="242" data-original-width="1072" height="144" src="https://1.bp.blogspot.com/-kJPIU8g61ac/YQviqQRFotI/AAAAAAAAGrI/45YnSZ7T-6oRLB6huxfkQEJjEgSnNktDQCLcBGAsYHQ/w640-h144/cinture.jpg" width="640" /></a></div><p style="text-align: justify;">Sì se la vediamo con occhio neutro e valutando rischi e benefici. No se pensiamo che ci sono persone che ne fanno una questione di principio, c'è chi deve a tutti i costi creare polemiche, chi deve per forza discutere e, badate bene, la cintura ha il solo scopo di proteggere chi la usa, non gli altri, il vaccino invece protegge chi lo fa e chi gli sta vicino, quindi discutere un eventuale obbligo sarebbe ancora più strano ma succede. Succede (<a href="https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaArticolo?art.versione=0&art.codiceRedazionale=096C1868&art.idArticolo=3&art.idSottoArticolo=0&art.dataPubblicazioneGazzetta=1996-12-28&art.progressivo=0" target="_blank">anche per</a> il divieto di fumo nei locali chiusi).</p><p style="text-align: justify;">Succede perché qualsiasi novità, qualsiasi cosa ci faccia cambiare le nostre abitudini o sembri limitare la nostra libertà è difficile da accettare. O almeno è difficile per alcuni (ci sono persone che accettano di buon cuore norme e leggi solo per il fatto che esistano, è anche questione di carattere). </p><p style="text-align: justify;">Il punto centrale di questo argomento quindi non è se è giusto o meno chiedere un certificato per entrare al ristorante (se c'è un motivo serio <b>e in questo caso c'è </b>è ovviamente giusto, oserei dire che chi non lo capisce è in malafede) ma fino a che punto valga la pena discutere, perdere tempo, fare manifestazioni o disturbare la giustizia per questioni del genere.<br />Io dico che <i><b>ne vale la pena</b></i>.<br />Ciò che è ovvio o sembra ovvio potrebbe non esserlo. Lo stato non prende sempre decisioni giuste (anche questo termine, "giusto" richiederebbe discussioni infinite), si possono discutere, criticare, il cittadino ha il dovere e il diritto di farlo. Inoltre quello che può essere normale oggi potrebbe non esserlo domani o non sempre o non per tutti. Un cittadino ha <i><b>il diritto di essere libero</b></i>. La discussione è complicata: è libero un cittadino di non vaccinarsi ma è libero un altro di volere attorno a lui persone sane, protette, sicure. Altrimenti un pazzo o un incosciente potrebbe sparare a chi incontra solo per antipatia, nonostante sembri una contraddizione la libertà ha dei limiti precisi, appartiene alla comunità ma anche ai singoli.</p><p style="text-align: justify;">Ma in questo caso abbiamo visto violenza, aggressioni, ciarlatani che spargono disinformazione, false notizie, allarmi. Questo è giusto? È libertà?<br />È giusto "formare" una fascia della popolazione al sospetto, al dubbio? È corretto che ci siano medici che inventano false cure, che spaccino sciocchezze per "cure del Covid"? Siamo più liberi se un medico incosciente dice che nei vaccini c'è il Viagra o è uno <i>strumento di Satana</i>?<br />Questo no.<br />Ed è su questo che dovrebbero agire le istituzioni e la legge.<br /><b>Non nei diritti dei cittadini, intoccabili, inviolabili ma nei doveri di chi ne ha.</b> Nelle responsabilità personali.<br /><br />Se un cittadino vuole discutere con me l'utilità del vaccino ne ha <b>diritto</b>.<br />Io però ho il <b>dovere </b>di informarlo correttamente.</p><p style="text-align: justify;">Se non lo faccio sto danneggiando lui, la comunità e la mia professione.</p><p style="text-align: justify;">Per questo credo che non sia utile una discussione sui diritti quanto una sui doveri mentre sembra che faccia notizia un cittadino che manifesta più che un medico che dice che i vaccini siano antenne 5G.<br /><br />Alla prossima.</p>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-51022414839435004772021-06-04T09:57:00.005+02:002021-06-06T14:34:11.394+02:00Mi piace piacere: come gli scienziati hanno (s)Piegato la scienza.<p style="text-align: justify;"><span></span>Io non ero sulla Luna quel giorno quando l’uomo vi sbarcò e non posso essere certo che tutto ciò avvenne davvero, mi sembra plausibile e non ho prove per affermare il contrario, ho anzi tanti dati che mi fanno pensare sia tutto vero, mi fido pure degli scienziati che lo confermano. Per me quindi siamo sbarcati sulla Luna e se mi chiedono racconto pure cosa è successo.</p><p style="text-align: justify;">Io non ero a Wuhan quando ci fu il primo caso di COVID, non posso essere certo che Sars-Cov-2 sia un virus naturale, mi sembra plausibile per ora e non ho prove per affermare il contrario, anzi, ho dati che me lo confermano. Questo so e questo dico. Perché dovrei appoggiare o diffondere ipotesi campate in aria? Le fake news, la geopolitica, si basano proprio su questo: leggende diffuse fino a diventare realtà.</p><p style="text-align: justify;">E questo credo sia giusto dire a chi mi chiede un parere. Se mi rendo conto che puoi pure metterti 50 mascherine e 20 strati di stoffa davanti alla bocca ma il virus può contagiarti anche attraverso le mucose degli occhi o se lo passo dalle mani alla bocca o se non uso bene (chi lo fa?) le protezioni, faccio presente che bisogna fare attenzione nel pensare che la mascherina risolva tutti i problemi. Può dare un senso di falsa sicurezza (e sono convintissimo che ciò accada a tutti noi, me compreso). <b>Bisogna </b>usarla.</p><p style="text-align: justify;">Sicuramente limita la diffusione del virus nei posti chiusi, affollati, quando bisogna stare vicini (limita la diffusione di goccioline di saliva) ma se sei all’aperto, distante dagli altri, da solo, la mascherina non ha tanta utilità (magari tenerla a portata di mano, certo). Non serve. In molte occasioni la mascherina è un semplice gesto di rispetto ed <b>educazione</b> più che di reale prevenzione. Certo che la mascherina non fa male, non uccide, non soffoca. Queste sono <i>paranoie</i> e quindi tra metterla o no è meglio metterla. Una sicurezza in più, passare giornate a discutere se sia meglio la stoffa, la carta da parati o la plastica è parzialmente una perdita di tempo, non stiamo discutendo di chi lavora in rianimazione o in un ospedale Covid ma di vita quotidiana.</p><p style="text-align: justify;">Credo che quando si parla al pubblico di scienza o medicina (argomenti delicati), soprattutto in un momento come questo e sapendo che il pubblico è assetato di notizie e nello stesso tempo travolto da troppe informazioni, bisogna essere cauti nelle parole, nelle ipotesi e nelle espressioni. Puoi scatenare paura o panico. Puoi dare un messaggio sbagliato, rischi anche di mettere in cattiva luce le opinioni (anche correttissime ma magari complicate o fraintendibili) di un collega o di uno scienziato. Si possono diffondere anche, inconsapevolmente, bufale e false notizie. Le parole hanno un peso e chi le dice se ne assume la responsabilità.</p><p style="text-align: justify;">Pericoloso.</p><p style="text-align: justify;">Tranne se si è alla ricerca di <i>attenzione</i>, di riflettori o notorietà. Se domani volessi finire su tutti i giornali basterebbe pochissimo.</p><p style="text-align: justify;">Potrei dire, per esempio (sono un ginecologo) che si starebbe sperimentando con successo il trapianto di feto. Le coppie che non possono avere figli risolverebbero così ogni loro problema. Si fa crescere un embrione in provetta fino alla ventesima settimana e poi si impianta in un utero solo per portarlo fino alla nascita. Come? Con la manovra di Gent-Wolkenstein. Comodo, rapido e semplice.</p><p style="text-align: justify;">Ma non è vero. È una <b><i>bufala</i></b>.</p><p style="text-align: justify;">Non solo non c’è nessun esperimento di questo tipo e la "<i>manovra di Gent-Wolkenstein</i>" non esiste ma non è nemmeno una possibilità attualmente ipotizzabile. Però riceverei subito tante telefonate. Giornalisti curiosi, agenzie di stampa, qualche TG e infiniti siti internet. Il mio nome rimbalzerebbe dovunque. Poi qualcuno smentirebbe la notizia, un giornalista intervisterebbe un esperto di ostetricia che direbbe che si tratta di una sciocchezza e qualcuno mi darebbe del ciarlatano (giustamente). Intanto il mondo ha parlato di me e tante coppie speranzose appoggerebbero le mie ricerche, le mie teorie e ciò che dico, se questo fosse stato il mio obiettivo sarebbe stato centrato in pieno.</p><p style="text-align: justify;">Ho cercato di parlare poco di questa pandemia, ho cercato di limitarmi a qualche spiegazione (cos’è un virus, come sono fatti i vaccini, a cosa serve il lockdown e così via) per non aumentare la confusione, il disorientamento delle persone, non sempre ci sono riuscito e talvolta ho pure sbagliato. Però ho anche detto che non ci sono certezze su una cosa che conosciamo troppo poco e da pochissimo tempo, che fare <a href="https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/cronaca/20_giugno_06/coronavirus-clinicamente-morto-veneto-torna-zero-contagi-7d9feaac-a7c6-11ea-92c9-7772c0fe75de.shtml" target="_blank">previsioni</a> è sbagliatissimo.</p><p style="text-align: justify;">Ho cercato di limitarmi ai dati certi, oggettivi, quelli che abbiano anche se pochi e confusi ma almeno controllabili e verificabili (come fanno i vecchi ginecologi di provincia). È giusto, ok, però la gente vuole scoop, opinioni, non “<i>forse ne usciremo tra sei anni</i>” ma “<i>in estate torneremo in spiaggia</i>”, tanto se sbagli chi vuoi che si ricordi ma almeno per quei pochi giorni sei diventato il beniamino degli speranzosi, degli ansiosi e dei frettolosi.</p><p style="text-align: justify;">Non “<i>guardate che stare chiusi in una classe è ovviamente rischioso, così non limitiamo più i contagi</i>” ma “<i>i dati ci dicono che i bambini non hanno gravi conseguenze dalla malattia, quindi possiamo farli andare a scuola</i>”. La gente vuole certezze, meglio se ottimistiche, positive. Ed è per avere inseguito questa sete che la comunicazione della scienza e della medicina in questi lunghi mesi è stata <b>disastrosa</b>. Letteralmente <b>imbarazzante</b>.</p><p style="text-align: justify;">Chi dice che è tutto finito è un ottimista, bravo, meno male che qualcuno c’è. Chi mette in guardia, chi invita alla prudenza è un menagramo, uno <i>jettatore</i>. <b>Abbattiamolo</b>. Se vuoi fare il brillante devi dire qualcosa che vada contro l’opinione diffusa, comportati da ribelle, da anticonformista, sarà un successo. <b><i>YouGonnaBeAStar</i></b>.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Plq3Rbw2zfc/YLc-QRgFlUI/AAAAAAAAGnM/CRvn8JEFCrcrQxTpV4xQyJYKivqBWkJzgCLcBGAsYHQ/s400/EB8972F4-33C7-4631-9777-0E6DBFDBED85.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="239" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-Plq3Rbw2zfc/YLc-QRgFlUI/AAAAAAAAGnM/CRvn8JEFCrcrQxTpV4xQyJYKivqBWkJzgCLcBGAsYHQ/w239-h400/EB8972F4-33C7-4631-9777-0E6DBFDBED85.jpeg" width="239" /></a></div><p style="text-align: justify;">Qualcuno dice che forse queste figure di scienziati che si arrabbiano, urlano, dicono parolacce in diretta e bisticciano servono a farli diventare "umani", distanti dalla figura dello scienziato triste e curvo sul microscopio, beh, no. Non credo sia questa la figura adatta per diffondere la scienza e la cultura. Se urlo voglio sopraffare, non difendere la mia opinione (che uno scienziato difende a "colpi di studi"). Se dico che il collega che ho di fronte è un cretino non sto dibattendo, sono un incivile e questo non è il modo più adatto per fare conoscere la scienza. Per creare il personaggio però sì, è perfetto.</p><p style="text-align: justify;">Allora chi me lo fa fare? Meglio annunciare lo scoop. Il trapianto di bambino è ormai una realtà. Lo stanno facendo in Israele e forse anche in Sudafrica. Così il mio nome rimbalzerà dovunque, forse anche in qualche notiziario straniero e poi ci sono centinaia di siti e micro siti che le notizie delle agenzie neanche le leggono, copia e incolla. Che m’importa. </p><p style="text-align: justify;">Il virus creato in laboratorio? Non sembra. Ma siamo sicuri? E come si fa a essere sicuri. Forse? Forse sì, forse no (che informazione importante nel momento in cui non lo sappiamo, vero?), forse è sfuggito, forse è stato Bill Gates, in teoria potrebbero essere stati anche gli alieni. Forse, chi lo sa. In realtà non abbiamo <b>nessuna</b> prova o evidenza che questo virus sia stato creato o modificato in un laboratorio o che, presente in natura e in fase di studio, sia sfuggito al controllo e si sia diffuso nel mondo. <a href="https://www.nature.com/articles/s41591-020-0820-9" target="_blank">Gli studi</a> dicono che non c’è traccia di manipolazione umana, <b>sembra </b>un virus naturale, comparso perché così fanno i virus: mutano, cambiano, saltano da una specie all’altra, così sembra e non abbiamo prove opposte. Cosa ci serve quindi discutere (non nei congressi, parlo di internet), senza avere una sola prova, di una “fuga” o “manipolazione”? Ipotesi, disquisizioni: talk show. Però le persone (non competenti) leggono, trovano appoggio per le loro supposizioni, l'idea dell'imbroglio, del complotto, l'ipotesi si fa certezza e, certo, lo sapevamo tutti, in fondo. No?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Zoq5gAMR95o/YLkp3hp_c1I/AAAAAAAAGnk/_vxuW7QDCroM_bpuiDJm11aA6ELQSmGbACLcBGAsYHQ/s669/dubbi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="628" data-original-width="669" height="375" src="https://1.bp.blogspot.com/-Zoq5gAMR95o/YLkp3hp_c1I/AAAAAAAAGnk/_vxuW7QDCroM_bpuiDJm11aA6ELQSmGbACLcBGAsYHQ/w400-h375/dubbi.jpg" width="400" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ottimo risultato, non c'è che dire.<br />La pandemia scomparirà tra un anno? No, due. Tre! Mai!! Meglio la mascherina di carta, no meglio di stoffa. FFP2, FFP3, P2, A4!! <i>Fisiopata</i>!!</p><p style="text-align: justify;">A caso, tanto per parlarne. E mi riferisco soprattutto agli scienziati "<i>da salotto TV</i>", sul web, cercando con difficoltà, qualcuno prova a informare correttamente. Quante volte avete visto uno scienziato smentire nei media le sciocchezze sulle mascherine assassine? E sui pericoli del vaccino anti-Covid? Avete capito bene, grazie all'informazione dei media, cosa fa un tampone? E come si cura la malattia? Quante volte lo hanno spiegato? Io ho visto ben altro. Polemiche, sciocchezze, banalità, parole a caso. E il mio nome gira, divento un opinionista, uno che conta perché tutti chiedono la mia opinione. E tutti si accapigliano per smentirla, significa che la mia opinione conta, altrimenti chi vuoi che l’avrebbe letta?</p><p style="text-align: justify;">Però per smentire un’opinione su un virus devi essere virologo, meglio, epidemiologo, anzi, meglio immunologo, forse meglio infettivologo. L’altro giorno ascoltavo la radio tornando dal lavoro. Intervistavano per l’ennesima volta uno dei tanti esperti di virus più gettonati. Solite domande, richieste di previsione: “cosa ne pensa di...”, “<i>ci parli di...</i>”.</p><p style="text-align: justify;">L’esperto ormai parlava automaticamente in una decina di minuti di intervista ha riversato decine di parole, frasi e discorsi ma non ha aggiunto nulla a ciò che già si sa. Parlando, non ha detto <b>niente</b>. Nulla. Concetti banali, simili a quelli che avrebbe potuto dire un pescatore romagnolo parlando, con il collega pescatore a fianco, di virus per perdere tempo in attesa del pesce all’amo.</p><p style="text-align: justify;">Come quando mi hanno chiesto di <a href="https://www.adnkronos.com/vaccino-covid-e-la-bufala-della-calamita-che-si-attacca-al-braccio_6tptCJSZgmjzqTxd45RIqJ" target="_blank">commentare</a> la bufala del vaccino che rende magnetici. Avrei dovuto smentire una cosa del genere, che i vaccini non fanno attaccare calamite sulle braccia, spiegare che la frase “<i>inversione parametrica dei cromosomi</i>” (la presunta spiegazione data da una pseudoscienziata al fenomeno paranormale) non significasse <i><b>nulla</b></i>. Ecco, non vorrei che qualche scienziato, qualche esperto, abbia confuso la divulgazione o la spiegazione della scienza con lo spettacolo. Non si deve spiegare per forza. Non è obbligatorio elencare tutti i virus presenti sul pianeta. Non si fanno previsioni come se parlassimo della nebbia in Val Padana, occhio, <b>attenzione</b>, sono malattie, sofferenza, paura. Ci sono stati morti e dolore. C'è chi insulta e chi deride, chi attacca e chi denigra, è una lotta a chi ce l'ha più lungo (il virus).</p><p style="text-align: justify;">Quello che facciamo dovrebbe servire alle persone per capire meglio, non per fare vedere come siamo bravi noi (e quanto sono scarsi gli altri...). Se la pandemia durerà sei anni o cinque anni e tre mesi non cambia nulla. Se un vaccino fosse efficace nel 92% dei casi ed è meglio di quello efficace nel 91,2% è un particolare insignificante.</p><p style="text-align: justify;">A cosa serve tutto questo, che informazione può dare? A cosa è utile? A fare <b>spettacolo</b>. A creare un personaggio che poi userà la popolarità per altri motivi o solo perché così è contento. Non serve alle persone, al pubblico, a chi ascolta. I programmi televisivi riempiono la serata, qualche ascolto, qualche polemica che ne porterà altre e lo show è servito. Creare un personaggio, non diffondere i pareri della scienza. A questo è servita l'informazione in Italia.</p><p style="text-align: justify;">Sono appassionato di rock, la barba la porto incolta. Ricordo quando quel giorno andai in solitaria nel deserto del Sinai. Eravamo io, Mickey Rourke e Charlize Theron. Saluto l’amico Barak Obama per avermi onorato delle sue parole. Vorrei aggiungere che è meglio vaccinarsi nella stagione fredda perché il vaccino si conserva meglio e la protezione dura di più. Secondo me.</p><p style="text-align: justify;">Buio in sala. Bibite, gelati, popcorn! Bomboloni.</p><div style="text-align: justify;">Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-6541863716412341533.post-33752017185132385132021-05-03T16:51:00.004+02:002021-05-09T00:20:41.958+02:00MedBunkerz, il conflitto di interessi.<div style="text-align: justify;">Non sono rapper ma... </div><div style="text-align: justify;">Quanta polemica in questi giorni per <a href="https://www.ilpost.it/2021/05/03/fedez-primo-maggio-ddl-zan/" target="_blank">ciò che ha coinvolto</a> il rapper italiano <b>Fedez</b>" e alcuni dirigenti della RAI, la televisione pubblica del nostro paese.</div><div style="text-align: justify;">In parole povere Fedez aveva intenzione di criticare durante un concerto (manifestazione annuale molto nota) alcuni personaggi (politici) e sostenere l'approvazione di una legge che punisse i reati di discriminazione, in particolare quelli contro gli omosessuali e i disabili.</div><div style="text-align: justify;">Qualcuno, prima del concerto, avrebbe letto il testo che il cantante aveva preparato, forte, di critica e lo ha invitato a evitare. "Certe cose non sono opportune", "bisogna adeguarsi al sistema". Insomma, certe cose non si dicono, non si devono dire. Che poi non è una novità, negli anni passati la televisione pubblica controllava persino come erano vestite le ballerine o che movimenti facessero i cantanti. Nei festival musicali non si dovevano usare testi discutibili, "ambigui" o contenenti parole considerate pesanti.</div><div style="text-align: justify;">Altri tempi? Ma no, la censura è sempre esistita. Una volta era palese, ufficiale, oggi è più "soft". Certe cose non è proibito dirle ma è meglio evitare. Questo perché si rischierebbe (secondo i casi) di scontentare un personaggio (o una partito) politico, la chiesa, i credenti, i cittadini di un particolare paese. Insomma, meglio evitare perché poi sarebbero polemiche. Ok, può essere. Alcune cose a volte possono essere inopportune. Ci sono però eventi più gravi. Quando si limita la libertà di espressione (non è avvenuto nel caso di <i>Fedez </i>perché il rapper ha poi detto quello che voleva ma il tentativo di impedirlo c'è stato) perché sconveniente per motivi economici o politici. Per non scontentare il governo o il leader del paese. Insomma, anche ciò che non è censura ma "consiglio" (il famoso e attuale "<i>politically correct</i>" o "politicamente corretto), evita di dire una cosa perché non faresti piacere a chi deve essere riempito (per il suo potere o importanza) di complimenti, piaceri e riverenza.<br />Questo è un po' più grave. Cioè non è che non dici una cosa perché forse volgare o chiaramente offensivo per una persona o un gruppo di persone ma non lo fai perché offenderesti chi non vuoi offendere per interesse personale. Perché ti paga lo stipendio, perché ti ha messo dove sei, perché tuo amico o tua parte politica. Questo sì che è più grave.</div><div style="text-align: justify;">Ci sarebbero però tante considerazioni da fare (dal diritto di critica a quello di satira, dai limiti degli stessi) che però esulano dagli argomenti di questo sito e quindi non tratterò. Torniamo sui binari quindi.</div><div style="text-align: justify;">Esiste il "consiglio da amico" quando parli in pubblico? Nei giornali, in televisione, è vero che c'è chi ti può dire "evita questo" o "meglio non parlare di quest'altro"? </div><div style="text-align: justify;">Certo che c'è.</div><div style="text-align: justify;">Chi si stupisce o fa l'ingenuo o lo è anche troppo.<br />C'è, da sempre e anche oggi.</div><div style="text-align: justify;">È successo pure a me.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-wmRmQr-m8Dw/YJANfhqwuzI/AAAAAAAAGmg/Z3-IgouNZGUqsuLnE79RF8S1J-Aju6_KgCLcBGAsYHQ/s588/di-graziafedez.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="588" data-original-width="443" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-wmRmQr-m8Dw/YJANfhqwuzI/AAAAAAAAGmg/Z3-IgouNZGUqsuLnE79RF8S1J-Aju6_KgCLcBGAsYHQ/w301-h400/di-graziafedez.jpg" width="301" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">MedBunkerz</td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: justify;">Anche a me in passato qualcuno disse in TV (RAI!) "<i>non parliamo di omeopatia</i>" e "<i>non parliamo dell'inutilità degli integratori</i>". Nel primo caso perché la conduttrice era una fervente seguace dell'omeopatia e, testualmente, "<i>poi me la distrugge e io cosa prendo per l'ansia?</i>", la seconda perché, a detta di un autore della trasmissione, era "<i>meglio non toccare argomenti delicati</i>".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chissà quali erano le delicatezze di questi argomenti se non i produttori che pagano pubblicità e condizionano ciò che va in onda.
Troppo inesperto del mezzo per fregarmene, la prima volta fui preso alla sprovvista ma la seconda ero un po' più navigato e dissi ciò che volevo.</div><div style="text-align: justify;">Che era pure una sciocchezza "non serve prendere vitamine e integratori se si sta bene e ci si alimenta correttamente". Una cosa ovvia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alla fine erano tutti <i>sconvolti</i>, come se avessi rivelato chissà cosa. Due tecnici mi guardavano allibiti e uno disse "<i>ci è andato giù pesante eh?</i>". Io invece pensavo di esserci andato leggero. Avevo detto una banalità, una cosa evidente, eppure era meglio non dirla.
Perché?
Perché rischi di scontentare qualcuno, di non fare un favore, di fare un dispetto a chi ti permette di vivere. Questa cosa ha tanti nomi, uno di questi è "<b>conflitto di interesse</b>".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il "conflitto di interessi" si realizza quando tu hai interesse in una cosa (per esempio in medicina produci un farmaco o nell'industria vendi un oggetto o in politica sei nel governo e così via) e nello stesso tempo devi decidere qualcosa per la collettività. Se quello che decidi per gli altri conviene anche a te sei in conflitto di interessi.
Se io producessi vitamina C e fossi ministro della sanità dicessi "<i>dovete consumare tutti vitamina C che fa bene!</i>" potrei pure essere sincero ma starei facendo anche il MIO interesse (quella vitamina la vendo). Questo in medicina ma, come detto, succede in ogni campo. Se fossi assessore ai lavori pubblici e affidassi un appalto per la costruzione di un ponte alla ditta di proprietà di mio fratello, sarebbe corretto? E se dopo regolare concorso, normale procedura, la ditta vincente fosse proprio quella di mio fratello? Sarebbe da proibire? L'argomento ha tante sfaccettature e pure interesse giuridico. Una delle sue definizioni è<span style="text-align: left;"> "la situazione in cui un interesse secondario (finanziario o non finanziario) di una persona tende a interferire con l’interesse primario dell’azienda, verso cui la prima ha precisi doveri e responsabilità". E "l'azienda" può essere sanitaria, commerciale, anche il paese, la nazione è, alla fine, un'azienda.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;">Se chi mi paga lo stipendio è un industriale che produce vino e io da medico dicessi "il vino fa bene alla salute, bevetene a volontà" non è detto in automatico che io dica bugie ma, certo, la mia affermazione ha un peso ben preciso. Io avrei interesse diretto che la gente beva vino.<br />Il mio consiglio è quindi sincero o è dettato solo dalla volontà di fare un favore al mio "padrino" e in ogni caso renderlo felice? E se domani mi assumessero in una ditta che ha come concorrente diretto quella di mio padre io cosa farei, l'interesse della mia azienda o di quella di mio padre (questo sarebbe un "<i>conflitto di interesse potenziale</i>", una delle sue tante forme).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ecco il conflitto di interessi (chissà quante volte ne avete sentito parlare) spiegato terra terra.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">C'è da dire (molti questo lo ignorano) che il conflitto di interessi <b>non è un reato</b> (anche se in alcune professioni, già dal contratto di lavoro, è proibito averne o almeno bisogna dichiararlo) ma è sicuramente un aspetto delicato. Ci fa leggere le cose da un punto di vista più corretto e preciso. Sappiamo quale peso dare alle parole di una persona che ci dice qualcosa. Come abbiamo visto, il conflitto di interessi è spesso problematico, inevitabile (se sono il più grande esperto al mondo di virus è praticamente certo che, prima o poi, io abbia avuto qualche collaborazione con chi produce farmaci antivirali). Se mi chiedessero che farmaci consiglio contro i virus, che faccio? Pur sapendo che il più efficace è quello di un'azienda con la quale ho avuto rapporti, evito di dirlo perché poi sarei accusato di conflitto di interessi? Ma così non farei un danno anche al cittadino che non saprebbe la verità?</div><div style="text-align: justify;">Ecco, un argomento vasto, complicato, interessante. Ma come risolvere o almeno limitare questo problema?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sono un medico. Se il rappresentante della ACME, famosa industria farmaceutica, un giorno mi regalasse un viaggio, il mese dopo un computer e a fine anno mi facesse gli auguri recapitandomi una collezione di monete d'oro antiche io non sarei per forza un delinquente o un imbroglione.</div><div style="text-align: justify;">Ma se al momento di prescrivere i farmaci per le mie pazienti prescrivessi esclusivamente o soprattutto quelli della ACME farmaceutici, il <i>dubbio </i>che le mie prescrizioni siano condizionate dai regali dell'azienda sarebbe più che lecito.<br />Ed ecco il primo passo che un po' alleggerisce il problema.<br /><u><b>I conflitti di interesse si dichiarano</b></u>. Averli <i><b>non è proibito</b></i> (può capitare, può essere pure inevitabile) nasconderli evidenzia malafede o voglia di non scoprire le proprie carte.</div><div style="text-align: justify;">Non per niente oggi tutti gli studi scientifici più importanti, alla fine, vedono gli autori dichiarare i loro eventuali conflitti di interesse.</div><div style="text-align: justify;">Se faccio una ricerca su una sostanza che cura le malattie virali e concludo che funziona tantissimo è fondamentale sapere se io ho interessi diretti o indiretti con chi quella sostanza la produce.</div><div style="text-align: justify;">Se ho ricevuto fondi da chi la produce potrei (consciamente o inconsciamente) essere condizionato nella conduzione della ricerca e nei risultati finali. Lo stesso se conosco personalmente i produttori o se ho lavorato in quell'azienda o se una volta la stessa azienda ha pagato tutte le spese per partecipare a un congresso. Mi starebbe simpatica, come si può immaginare. E quando qualcuno è simpatico è molto più facile accontentarlo e trattarlo bene che criticarlo e danneggiarlo, giusto?</div><div style="text-align: justify;">Se io dichiaro queste cose, chi legge potrà farsi un'idea. Non che per forza i risultati dello studio siano sbagliati o manipolati, non per forza che io sia stato usato per pubblicizzare una sostanza ma che io, con chi produce la sostanza, sono amico. Fine. È la dichiarazione di conflitto di interessi (COI declaration, in inglese). Un punto di partenza per evitare discussioni, sospetti e dubbi. Perché poi se il conflitto non si dichiara e si scopre, è ovvio, naturale, che nascano tanti dubbi sulla buonafede di chi non ha dichiarato i suoi interessi nel prendere certe decisioni.<br />Qualche anno fa una ginecologa inventò uno strumento ostetrico (non la faccio lunga, la storia <a href="http://digrazia-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/08/03/baby-birth-ovvero-come-sprecare-milioni-per-una-cosa-inutile/comment-page-2/" target="_blank">è tutta qui</a>), lo pubblicizzò, fu sentita diverse volte al Senato, diventò tanto fervente nell'incoraggiare all'uso di questo strumento che i nostri politici fecero un disegno di legge per renderlo <i>obbligatorio </i>(!) in tutti gli ospedali. Una spesa enorme, un cambio di abitudini, tecnologia e pratica medica incredibile, per uno strumento inventato da una ginecologa ma che, dal punto di vista scientifico, non aveva praticamente nulla di utile o innovativo. Con un piccolo problema. La ginecologa, senza averlo dichiarato (nemmeno a domanda, mia, diretta) era la <b>moglie </b>di chi quello strumento lo aveva brevettato.</div><div style="text-align: justify;">Come si può capire quindi il conflitto di interessi può essere un problema serio (ne ho parlato anche nei miei libri), può condizionare le scelte di un medico, di un ospedale e persino di una nazione e quindi, direttamente, la salute di tutti noi. Sembra una cosa secondaria ma non lo è.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Spero di essermi spiegato bene, Se si vuole ci sono anche <a href="https://www.mulino.it/isbn/9788815279880" target="_blank">testi che</a> approfondiscono l'argomento (che è molto interessante e affascinante).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anche se non sono un rapper, anche io quindi ho subito le mie piccole censure. Niente di paragonabile a quello successo a <i>Fedez </i>ma anche <i>MedBunkerz </i>può dire la sua. Ah, ecco, il conflitto di interessi non c'entra tanto con la questione Fedez ma in qualche modo mi sono "attaccato" alla cronaca di questi giorni per parlare di qualcosa che non tutti conoscono.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Proprio per non avere questi problemi o averne di insignificanti <i>evito</i> in tutti i modi i conflitti di interesse (i miei amici informatori scientifici lo sanno). Con gentilezza e cordialità pago tutto quello che devo pagare (corsi, congressi, riunioni, viaggi) quando questi coinvolgono case farmaceutiche o chi produce farmaci o beni per la salute. Così, per sicurezza.</div><div style="text-align: justify;"><br />Alla prossima.</div>Salvo Di Graziahttp://www.blogger.com/profile/14818538577647614522noreply@blogger.com9