tag:blogger.com,1999:blog-202309512024-03-13T08:56:31.162+01:00LavocettaRiflessioni su temi di attualità dall'ambiente ai diritti, compresi i diritti degli altri animali.<br>
scrivi a Lavocetta@gmail.comUnknownnoreply@blogger.comBlogger418125tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-34006332328317785212013-06-20T17:18:00.003+02:002013-06-20T17:19:11.248+02:00L'orto dei lamponiIl mio orto è un orto all'ombra e, complice anche la mia più totale incapacità agricola, i pomodori normalmente non maturano, l'insalata nasce e poi scompare, i fiori delle zucchine non si trasformano in zucchine.<br />
Ma i lamponi da soli proliferano e si moltiplicano rigogliosi.<br />
Che gioia. Si rimane ammirati osservandone la bellezza dei colori ed il profumo.<br />
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Per farli durare un po' di più li trasformo in marmellata. Così ogni mattina è una festa.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsCxwDPWljSZf8gWVsYtwhz4I9tZWaeVyPankyf8ebEK7f9l4Wu0Yb49pyQ__tjLX_pZrbqsxjykQYFE7QSj9bpE3lVNhYd9RyXm7_JUoEj490yGAPy933iP2wmzHF3fHEHyqE/s1600/marmellate-lamponi-ML.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsCxwDPWljSZf8gWVsYtwhz4I9tZWaeVyPankyf8ebEK7f9l4Wu0Yb49pyQ__tjLX_pZrbqsxjykQYFE7QSj9bpE3lVNhYd9RyXm7_JUoEj490yGAPy933iP2wmzHF3fHEHyqE/s1600/marmellate-lamponi-ML.jpg" height="212" width="320" /></a></div>
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<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-35317721449997680092013-02-13T09:10:00.003+01:002013-02-13T13:03:35.636+01:00Donne che mi insegnano: Luisa MuraroSempre più donne, anche nei sogni, affollano il mio immaginario. La ragione ci sarà. Forse perchè sono le donne che mancano alla politica, ancora troppo maschile soprattutto nelle pratiche.<br />
Mi sono spesso chiesta (e mi sono fatta male sbattendoci la testa) quali possibilità abbia una donna libera di raggiungere il potere. La risposta, dati o meglio fatti alla mano, è sempre stata: poche davvero, forse nessuna. Ma questo onestamente vale anche per gli uomini, senza voler loro offrire alcuna scusa naturalmente. <br />
<br />
Il fatto è che, come dice la filosofa Luisa Muraro, probabilmente non è questo il punto ...<br />
Ascoltate attentamente, con pazienza mi raccomando, fino alla fine.<br />
E magari mandatemi un feedback.<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/utlwME70Ph8" width="420"></iframe><br />Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-54483241191240236592013-01-31T17:25:00.002+01:002013-02-09T15:35:23.978+01:00Le parole che servono, le azioni efficaci<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe3eTOOfqZBD7_xjbW9sJBE9kYC192xfQVFxbBpoeLAs3UlyFzipr1A_09TQLNGj6YVyG9YpGZDcef5RwOuKZL7lubtKZHX2zBjqY1rbH-eQlA_GJHuNeQbznAfd44TjNhISjQ/s1600/LineaCurvaLineaRetta.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="148" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe3eTOOfqZBD7_xjbW9sJBE9kYC192xfQVFxbBpoeLAs3UlyFzipr1A_09TQLNGj6YVyG9YpGZDcef5RwOuKZL7lubtKZHX2zBjqY1rbH-eQlA_GJHuNeQbznAfd44TjNhISjQ/s200/LineaCurvaLineaRetta.jpg" width="200" /></a></div>
Un nuovo anno, e come sempre (per fortuna) si volta pagina.<br />
Spero in un forte cambiamento politico, i tempi lo richiedono. Serve più politica, serve uno sguardo lungo e disinteressato per andare nella direzione giusta. Almeno lo sguardo lasciamolo andare lontano. Forse ora è compito di noi donne dire le parole che servono, agire in modo efficace per il cambiamento.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-13498998305399875762012-01-27T20:20:00.001+01:002012-03-01T17:24:14.377+01:00Alcune foto del Convegno sul Parco del Delta del Po- Adria 21 gennaio<embed type="application/x-shockwave-flash" src="https://picasaweb.google.com/s/c/bin/slideshow.swf" width="288" height="192" flashvars="host=picasaweb.google.com&captions=1&noautoplay=1&hl=it&feat=flashalbum&RGB=0x000000&feed=https%3A%2F%2Fpicasaweb.google.com%2Fdata%2Ffeed%2Fapi%2Fuser%2Fmlrizzato%2Falbumid%2F5702368535229680961%3Falt%3Drss%26kind%3Dphoto%26authkey%3DGv1sRgCO2mxfasvrjCjgE%26hl%3Dit" pluginspage="http://www.macromedia.com/go/getflashplayer"></embed>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-39195213832361432992012-01-15T10:12:00.007+01:002012-01-15T12:53:12.413+01:00Convegno sul Parco Delta Po - Adria 21 gennaio<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3jw8_-FBNZ02fXQ9t5CaTtHClLP9jyhOGiPA1MkgjXUH-wICvUbfcG7-rFooGuORpfGVnbs2GHWIPcPgXWVdUdzWXBRu143P9oRyc45OXCJbO1QeFSLdZPKBqHtareohIQ7IvQw/s320/volantinoConvegnoPArcoDeltaPo-def.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3jw8_-FBNZ02fXQ9t5CaTtHClLP9jyhOGiPA1MkgjXUH-wICvUbfcG7-rFooGuORpfGVnbs2GHWIPcPgXWVdUdzWXBRu143P9oRyc45OXCJbO1QeFSLdZPKBqHtareohIQ7IvQw/s400/volantinoConvegnoPArcoDeltaPo-def.jpg" width="282" /></a>Siete tutti invitati a partecipare al <b>Convegno sul Parco del Delta del Po</b>, ad <b>Adria sabato 21 gennaio</b>, per cui in questi ultimi tempi sto spendendo (non da sola per fortuna) le mie energie.<br />
<br />
Si tratta di un incontro pubblico, nell'ambito di SEL, in cui interverranno come relatori esperti ambientali, componenti dei Comitati tecnico scientifici del Parco ed esperti di diritto ambientale e di pianificazione del territorio. L'intervento conclusivo è stato affidato a <b>Grazia Francescato</b>, membro del Coordinamento nazionale di SEL e del Forum Sel Beta (BEni comuni, Territorio Ambiente Agricoltura).<br />
<br />
Questo convegno era in qualche modo necessario, sia per <b>celebrare i venti anni della Legge Quadro sulle aree protette</b> (la n. 394 del dicembre 1991) con uno dei suoi autori, <b>Gianluigi Ceruti</b>; sia per fare il punto sulla situazione del Parco del Delta del Po, <b>partendo dalla considerazione che si tratta di un solo territorio, patrimonio ambientale e naturalistico unico nel suo genere in Italia</b>.<br />
<br />
Il convegno di Adria nasce quindi dall'urgenza di <b>riportare nel dibattito pubblico la questione del Parco del Delta</b> del Po, essendo <b>di fatto mancata la sua piena realizzazione</b>.<br />
<br />
L'urgenza è sempre più evidente anche in alcune recentissime dichiarazioni apparse sulla stampa da parte di autorevoli esponenti di forze politiche <a href="http://www.ilrestodelcarlino.it/rovigo/cronaca/2012/01/12/651616-parco_delta_aprire.shtml">che sembrerebbero non sentirsi responsabili in alcun modo delle decisioni fin qui prese sul Parco</a> veneto. <br />
<br />
<a href="http://zoelagatta.corrieredelveneto.corriere.it/articoli/Capanno0490.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="http://zoelagatta.corrieredelveneto.corriere.it/articoli/Capanno0490.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
Noi sappiamo che purtroppo l’idea di Parco trova ancora molti nemici enumerosi ostacoli, soprattutto nel Veneto. L'ultima recente denuncia apparsa anche sulla stampa nazionale che parla di <a href="http://zoelagatta.corrieredelveneto.corriere.it/articoli/2012/01/veneto_paradiso_di_bracconaggi.html">bracconaggio nel Delta alla luce del sole</a> (nella foto a fianco), e su cui l'europarlamentare Zanoni ha fatto una interrogazione, rende noto a tutti alcune delle difficoltà più evidenti. <br />
La stessa <b>tipologia di Parco "regionale" rischia inoltre da una parte di mantenere il dibattito molto chiuso e circoscritto, dall'altra di non far percepire l’importanza di un territorio il cui valore va ben oltre i confini regionali</b>.<br />
<br />
Con i relatori presenti - noti per l'impegno nell'ambientalismo locale e nazionale - sarà possibile fare un’analisi della situazione attuale ed offrire una prospettiva su possibili sviluppi futuri, immaginando <b>un Parco diverso e una gestione del territorio più rispondente alle sfide ambientali ed ecologiche attuali.<br />
<br />
Il titolo <b>Delta del Po: un territorio unico, un unico territorio</b> è stato da noi scelto per indicare <u><b>la necessità di una gestione unitaria</b> di un territorio prezioso e unico, da noi tutti molto amato e purtroppo continuamente oltraggiato</u></b>. In questi anni l'assenza del Parco su questioni eclatanti come quelle del terminal e della centrale a carbone, e ora su tutto ciò che si prospetta nel Delta, è evidente e non priva di contraddizioni. Probabilmente <b>un Parco più autorevole e forte sarebbe in grado di dialogare almeno alla pari con chi governa per difendere quelli che sono gli obiettivi</b> per cui è nato, indicati nell' Art.1 della legge istitutiva:<br />
<br />
"<i>Al fine di tutelare, recuperare, valorizzare e conservare i caratteri naturalistici, storici e culturali del territorio del Delta del Po, nonché per assicurare adeguata promozione e tutela della attività economiche tipiche dell'area e concorrere al miglioramento della qualità della vita delle comunità locali</i> ..."<br />
<br />
Il convegno è una goccia nel grande mare delle battaglie per l'ambiente, piccola ma che si spera possa essere utile a tutti.<br />
<br />
Per accompagnare il nostro invito abbiamo scelto un brano per noi significativo racchiuso nel libro presentato recentemente da Luca Mercalli all'Accademia dei Concordi di Rovigo, dal titolo "Prepariamoci".<br />
Il testo rappresenta in qualche modo una sintesi di una visione nuova (nuova?) del rapporto che noi uomini possiamo avere con la natura. Un rapporto alla pari, di rispetto e di profondo affetto.(Grazie Luca).<br />
<br />
<b>L'economia non può dare un prezzo a tutto</b><br />
<i>Nell’era dello strapotere economico abbiamo l’impressione di fare tutto soppesando razionalmente costi e benefici. Ma se osserviamo la nostra vita quotidiana, è poi così? [...] Cose che ci sembrano care sono in realtà molto sottocosto, mentre per cose che non valgono nulla siamo disposti a fare follie. Ma allora perché mai la razionalità e il calcolo economico lo dobbiamo solo applicare alle scelte “ambientali” e non a tutto il resto? Come se l’edonismo fosse il fine e la cura per la nostra salute, il paesaggio che vediamo, il clima, la qualità dell’aria e del cibo non valessero nulla. L’economia non può dare un prezzo a tutto. [...] Quanto vale la perdita dei ghiacciai delle nostre montagne? La degradazione della nostra salute per l’esposizione a un ambiente inquinato? Occorre un salto di paradigma che non può arrivare solo dal dominio economico e finanziario né da quello ingegneristico o ecologico, ma deve emergere dalla nostra sfera culturale e spirituale. [...]<br />
La biogeosfera è forse prima di tutto bellezza. Difficile pensare di essere spettatori felici in un mondo sterile e immobile come su un pianeta senza vita. Il nostro fugace passaggio su questa Terra è forse finalizzato anche alla contemplazione della meraviglia che si dipana sotto i nostri occhi, da quelle incredibili combinazioni che le nuvole, la luce, il vento, la neve, i ghiacci, le stagioni, le montagne, gli oceani, le foglie, le erbe, i funghi, gli insetti, gli animali, i pesci, gli uccelli ci regalano allorché riusciamo a distogliere per un attimo lo sguardo dagli ambienti artefatti delle città.</i><br />
<br />
Luca Mercalli, <i>Prepariamoci</i>, 2011<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b>Programma del Convegno</b></span></div><div style="color: red; text-align: justify;"><a href="https://sites.google.com/site/lavocetta/ProgrammaConvegnoParcoDeltaPo21.1.12.pdf?attredirects=0&d=1" target="_blank">(clicca qui per scaricare il volantino)</a></div><div style="text-align: justify;"><b> <br />
Relazioni:<br />
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Il territorio, la storia del Parco, normativa e aree protette</b></div><div style="text-align: justify;">Arch. Gustavo De Filippo</div><div style="text-align: justify;">(componente del Comitato Tecnico Scientifico Parco Delta Po Veneto)</div><div style="text-align: justify;">Prof. Marco Bondesan</div><div style="text-align: justify;">(componente Comitato Tecnico Scientifico Parco Delta Po Veneto ed Emilia-Romagna)</div><div style="text-align: justify;">Avv. Gianluigi Ceruti</div><div style="text-align: justify;">(primo firmatario Legge Quadro sulle aree protette)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>Pianificazione regionale e territorio del Delta:</b></div><div style="text-align: justify;">Arch. Carlo Costantini</div><div style="text-align: justify;">(AltroVe)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>Verso una gestione ambientale unitaria del Delta del Po:</b></div><div style="text-align: justify;">Dott. Valter Zago</div><div style="text-align: justify;">(Coordinatore circolo SEL Delta, già Presidente Parco Delta Po Emilia-Romagna)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>Aree protette, cibo e agricoltura:</b></div><div style="text-align: justify;">Dr. Paolo Giolo</div><div style="text-align: justify;">(Slowfood)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>Beni comuni e territorio:</b></div><div style="text-align: justify;">Prof. Carlo Alberto Graziani</div><div style="text-align: justify;">(giurista, già Presidente del Parco nazionale Monti Sibillini, Resp. Parchi Forum SelBeta)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>Intervento conclusivo di:<br />
Grazia Francescato</b></div><div style="text-align: justify;">Coordinamento nazionale di Sinistra Ecologia Libertà e Forum SelBeta)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Parteciperanno:</div><div style="text-align: justify;">Le Presidenze dei Parchi regionali del Delta del Po Emilia-Romagna e Veneto</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-72311039710730575842011-11-05T13:18:00.000+01:002011-11-05T13:18:40.892+01:00Dipendenti Enel contro gli ambientalisti della manifestazione "Fermiamo il carbone"- Ma sono gli ambientalisti i veri nemici?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="p1" style="text-align: justify;">Quale partecipante alla manifestazione nazionale di Adria contro il carbone di sabato 29, ho aspettato alcuni giorni per “digerire” tutto lo scherno che ci ha ribaltato addosso il grande striscione dei dipendenti della centrale: “<i>Per il bene comune… andate a lavorare</i>”. </div><div class="p1" style="text-align: justify;">Ho scoperto con sorpresa che i dipendenti Enel hanno individuato i loro nemici, che uno di questi insieme a tanti altri sono io, anche se non ho mai dichiarato guerra ad alcun dipendente Enel.</div><div class="p1" style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9eBhQ_UH2z4IXparBIuCbEFewVUQqsQyVNEhlU5LQNsz5UG4lcT5epg-ohX3PeSgvAINr9ITP9aBhKJlNGFaWyng-BAl6uN4Y-VPtZqnzuPwYqwb6hJPBCQA0IMhY8WzVsNtp/s1600/IMG_9707.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9eBhQ_UH2z4IXparBIuCbEFewVUQqsQyVNEhlU5LQNsz5UG4lcT5epg-ohX3PeSgvAINr9ITP9aBhKJlNGFaWyng-BAl6uN4Y-VPtZqnzuPwYqwb6hJPBCQA0IMhY8WzVsNtp/s400/IMG_9707.JPG" width="400" /></a>E mi sono chiesto se i partecipanti alla bellissima colorata pacifica plurale manifestazione adriese meritassero quelle parole. </div><div class="p1" style="text-align: justify;">Non le meritano certo gli operatori turistici di Rosolina, che sfilavano con i loro striscioni, che con un ambiente pulito lavorano e danno lavoro. Un lavoro parimenti degno di tutela quanto quello dei dipendenti Enel.</div><div class="p1" style="text-align: justify;">Non le meritano i ragazzini, i bambini, le mamme, i pensionati che hanno sfilato, che non lavorano ancora o non lavorano più, ma che hanno comunque diritto ad un’aria meno irrespirabile e a un futuro meno sconvolto dai cambiamenti climatici.</div><div class="p1" style="text-align: justify;">Quelle parole non le meritano i lavoratori della Fiom che hanno sfilato; tantomeno le meritano quelli tra loro licenziati o che stanno in cassa integrazione, verso i quali lo striscione Enel risultava perfino offensivo.</div><div class="p1" style="text-align: justify;">E allora a chi è diretto lo scherno del grande striscione, così grande che a srotolarlo tutto erano in trenta?</div><div class="p2" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="p1" style="text-align: justify;">Gli ambientalisti, tutti gli ambientalisti, non si sono mai sognati di indicare i dipendenti Enel quali loro avversari. </div><div class="p1" style="text-align: justify;">L’avversario degli ambientalisti – come di qualunque persona di buon senso capace di ragionare in proprio - è l’azienda Enel, che è pubblica (vuol dire: di tutti) per il 30%. L’avversario degli ambientalisti e del buon senso è l’azienda Enel che ha inquinato per decenni consapevolmente il territorio, come è definitivamente accertato da una sentenza definitiva dopo tutti i tre (tre!) gradi di giudizio. L’avversario di ambientalismo e buon senso è l’azienda Enel che proprio per questi trascorsi non è per niente credibile quando racconta la favola del carbone “pulito”. L’avversario è l’azienda che pur possedendo una società per le energie pulite quale Enel Green Power<span class="s1">,</span> riserva al Delta del Po (l’unico delta italiano!) i peggiori impianti e i peggiori combustibili: gasolio, orimulsion (fortunatamente mai partito) e ora carbone.</div><div class="p1" style="text-align: justify;">Ambientalisti e persone di buon senso sarebbero i primi a festeggiare se l’azienda assumesse il doppio degli attuali dipendenti, impiegandoli in tecnologie pulite, nella ricerca, e perché no? nella bonifica e riqualificazione ambientale del sito. Noi non siamo contro i dipendenti Enel; siamo contro la riconversione a carbone voluta – imposta! – dall’azienda Enel.</div><div class="p1" style="text-align: justify;">E allora perché ci attaccano i dipendenti Enel se noi non li consideriamo nostri avversari? </div><div class="p1" style="text-align: justify;">Perché attaccano con una durezza che neanche l’Enel stessa usa? </div><div class="p1" style="text-align: justify;">Quanto sono “indipendenti” i dipendenti Enel?</div><div class="p1" style="text-align: justify;">E chi sono i veri nemici dei dipendenti Enel?</div><div class="p2" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="p1" style="text-align: left;"><b><i>Giorgio Penolazzi</i></b></div><div class="p1" style="text-align: justify;"><br />
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-64712727544064078692011-10-30T19:36:00.001+01:002011-10-30T19:44:30.676+01:00Manifestazione nazionale Fermiamo il carbone: il video per quelli che dicono che eravamo pochiUn video per dimostrare che non eravamo pochi ad Adria sabato 29, come certuni dicono (e scrivono...)<br />
<br />
<iframe src="http://player.vimeo.com/video/31330302?byline=0&portrait=0" width="400" height="225" frameborder="0" webkitAllowFullScreen allowFullScreen></iframe><p><a href="http://vimeo.com/31330302">Fermiamo il carbone - Manifestazione nazionale Adria 29 ottobre 2011</a> from <a href="http://vimeo.com/gpenolazzi">Giorgio Penolazzi</a> on <a href="http://vimeo.com">Vimeo</a>.</p><p>Per tutti quelli che hanno detto e scritto che eravamo pochi: Una risposta viene dal filmato "non toccato nè ritoccato", senza alcun lavoro di edizione. Semplicemente sfila sotto la mia telecamerina una buona parte del bellissimo corteo No Coke di sabato 29 ottobre.<br />Una buona parte, ma non tutto il corteo, ovviamente: non sono mica stato sempre lì a riprendere; ho anche sfilato, parlato con vecchie conoscenze, fatto foto...<br />Per certi fogli il vecchio detto si capovolge e il motto sembra essere ora "Le opinioni separate dai fatti".</p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-51226569421160652982011-10-25T23:29:00.005+02:002011-10-26T00:04:23.113+02:00Che c'entra l'etica con i cambiamenti climatici?<div style="text-align: justify;">Difficile dire quale sia stato il migliore fra gli autorevoli interventi del Convegno "<a href="http://nocokepolesine.blogspot.com/2011/09/rovigo-il-convegno-nazionale-oltre-il.html">Oltre il carbone</a>- una risposta alla crisi" organizzato al Centro Don Bosco in preparazione della manifestazione nazionale fermiamo il carbone del 29 ottobre: da Scalia ad Onufrio, da Ceruti a Boschetti, da Bardi a Gasparini chi scegliere?</div><div style="text-align: justify;">Eppure una delle relazioni mi ha molto colpito. Si tratta della relazione he aveva per titolo "<b>Etica e clima</b>" di <b>Matteo Mascia </b>(<a href="http://www.fondazionelanza.it/it/?q=home">Fondazione Lanza</a>) e vorrei riproporla ai lettori di questo blog, nei suoi tratti essenziali (mi si perdoni l'approssimazione...).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.fondazionelanza.it/rivista/etica.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.fondazionelanza.it/rivista/etica.jpg" /></a></div>Secondo Mascia il problema dei cambiamenti climatici e i danni derivanti dallo sfruttamento indiscriminato delle risorse energetiche, ci costringono a considerare da una parte che <b>le risorse sono limitate</b> e che <b>le attività umane hanno un impatto</b> sulla natura, che può non essere reversibile; dall'altra evidenziano la necessità che <b>la dimensione etica possa diventare centrale </b>rispetto agli indirizzi politici ed economici della comunità internazionale.<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;">Si tratterebbe infatti di operare avendo di fronte tre importanti questioni di giustizia. La prima: <i><b>giustizia nei confronti dei poveri</b>,</i> senza cibo nè acqua, senza la possibilità di soddisfare i bisogni primari, per l'impossibilità di accedere ad una sufficiente quantità di energia elettrica.<br />
Se anche i poveri potessero disporre di energia questo si tradurrebbe rapidamente in: vita, salute, democrazia e libertà.<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;">La seconda questione da affrontare è secondo Mascia quella della <i><b>giustizia nei confronti delle giovani generazioni e delle generazioni future</b></i> che non hanno voce. Si tratta di assicurare loro la disponibilità dell'energia e delle risorse nel tempo, così come ne abbiamo potuto disporre noi, senza che possano esaurirsi.<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;">La terza ed ultima è una forma di <i><b>giustizia che riguarda il mondo dei viventi</b></i>: è la <i>responsabilità</i> <i>verso la natura che ha valore in quanto tale</i>. Natura in cui bellezza e fragilità sono strettamente legate.<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;">Conclusione di Mascia: <b>la crisi ecologica è perciò anche una crisi culturale. Serve un allargamento della base morale. </b><br />
<b>"I diritti fondamentali non possono ormai più prescindere dall'impegno per l'ambiente"</b>.</div><div style="text-align: justify;"><br />
...<i> musica per le mie orecchie!</i></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-84394871465066685032011-10-16T19:56:00.000+02:002011-10-16T19:56:33.224+02:00Fermiamo il Carbone: la Manifestazione il 29 ottobre ad Adria<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRDLnLSMnEvUL7sPbckvdgM5He1fT9wwiPhZf2ngqcpNkk1WpWWyjbVgOCL4iSDBJd2FgC1y-C_DutjCMqBDI6jLNWe3WLwFMLPynazLmno_GdXDFXuc9EQLu-bkhAzId0iTqc/s640/locandina_29.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRDLnLSMnEvUL7sPbckvdgM5He1fT9wwiPhZf2ngqcpNkk1WpWWyjbVgOCL4iSDBJd2FgC1y-C_DutjCMqBDI6jLNWe3WLwFMLPynazLmno_GdXDFXuc9EQLu-bkhAzId0iTqc/s400/locandina_29.jpg" width="286" /></a></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-89288479383554452252011-10-05T09:12:00.000+02:002011-10-05T09:12:36.909+02:00Lotta del governo ai blogger e all'informazione libera: mi unisco alla protesta<div class="fleft w620 f30 grazie grigiotitolo"> Dal sito del Il Fatto Quotidiano</div><div class="fleft w620 f30 grazie grigiotitolo"><a href="http://www.blogger.com/goog_369425947">Wikipedia: “Il servizio in Italia è a rischio” -Sito fermo contro il ddl intercettazioni </a></div><a href="http://www.blogger.com/goog_369425947"> </a> <div class="w300 fleft"><a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/04/wikipedia-il-servizio-in-italia-e-a-rischio-sito-fermo-contro-il-ddl-intercettazioni/162111/"><img class="fleft" src="http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/themes/ilfatto/thumb/295x0/wp-content/uploads/2011/10/wikipediaLettera_interna-.jpg" style="margin: 0 20px 10px 0;" /></a></div>La pagina di apertura di <strong>Wikipedia</strong> (enciclopedia libera consultabile sul web), ora ha una nuova schemata. Una <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Comunicato_4_ottobre_2011" target="_blank">lettera </a>su sfondo verde accoglie gli utenti: “Cara lettrice, caro lettore, in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c’è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero”.<br />
<br />
Il motivo dell’iniziativa si legge poche righe più in basso: il <strong>comma 29</strong> del ddl Intercettazioni. Secondo questa norma, si legge nel comunicato “chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto, indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive, di chiederne non solo la rimozione, ma anche la sostituzione con una sua “rettifica”, volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti”.<br />
<br />
Il meccanismo di funzionamento del sito prevede che qualsiasi utente possa aggiungere contenuti e modificare quelli postati da altri, se li ritengono inesatti. Per gli utenti di Wikipedia, firmatari della lettera “l’obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce un’ inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza”. Da qui la decisione di bloccare il sito: qualunque parola digitata nel motore di ricerca rimanda esclusivamente alla lettera di protesta.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-56091508606018507482011-09-30T16:42:00.002+02:002011-09-30T16:44:11.258+02:00No Coke Polesine: Convegno e manifestazione nazionale contro il carbone<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1sREyAVsEXIT0KIhuGJZadLdM0NaxCm3zjLDrZJ66fbpjMZZNxRNSetF65HHcv-gF90LHIANmokovF1K-Vl9pViw1UMvwvuYrfVQXyXGfLDhm70bQE3_Bwu2-nT3JqgCN4zJI/s1600/RamarrodelDelta.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1sREyAVsEXIT0KIhuGJZadLdM0NaxCm3zjLDrZJ66fbpjMZZNxRNSetF65HHcv-gF90LHIANmokovF1K-Vl9pViw1UMvwvuYrfVQXyXGfLDhm70bQE3_Bwu2-nT3JqgCN4zJI/s400/RamarrodelDelta.JPG" width="400" /></a></div>Cari lettori di questo blog sono il <i>Ramarro del Delta</i>.<br />
<i>Lavocetta</i> mi dice che non ha dimenticato gli impegni presi con voi, di raccontare le sue particolari riflessioni su temi di attualità dall'ambiente ai diritti, con particolare riferimento ai fatti che riguardano il Polesine e il Delta.<br />
Infatti è impegnata in altri blog e offre così il suo modesto contributo per un futuro diverso del Polesine (e di tutta Italia) contro l'uso del carbone, insieme a molti altri.<b> </b><br />
<b>Ci sarà infatti una importantissima manifestazione nazionale contro il carbone ad Adria il 29 ottobre prossimo ed un Convegno "Oltre il carbone" il giorno 8 ottobre a Rovigo a cui vi invita a partecipare, portando amici. </b><br />
Qui il link al Blog: <a href="http://nocokepolesine.blogspot.com/">No Coke Polesine </a>dove troverete tutte le notizie sul convegno (ormai pronto) e sulla manifestazione (ancora in preparazione).<br />
<br />
verdi saluti rasoterra<br />
<i>Ramarro del Delta</i>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-63762278521633793982011-09-06T12:41:00.007+02:002011-09-06T13:25:57.555+02:00Perchè NO alla riconversione a carbone- a chi servono le centrali<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaVgNsHZNI5kvx-j_RRKDUHMlia5-vqyBNshjDXmKEYY0898QkyTjxslMwWqPExtkaJeybk3PvvuZyMFOY8lRbYpygvP5hM26nnjG1LqZDCtg2WLUaUTqrCkeqRyM6-Qz7SWXv/s1600/ComitatoalMercatoRomano-villadose.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaVgNsHZNI5kvx-j_RRKDUHMlia5-vqyBNshjDXmKEYY0898QkyTjxslMwWqPExtkaJeybk3PvvuZyMFOY8lRbYpygvP5hM26nnjG1LqZDCtg2WLUaUTqrCkeqRyM6-Qz7SWXv/s320/ComitatoalMercatoRomano-villadose.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: small;">da sinistra: Bruno, Lucilla, Maria Luisa, Matteo </span><br />
<span style="font-size: small;">(foto di Giorgio)</span></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></td></tr>
</tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Presto sapremo i dettagli della <b>manifestazione nazionale contro il carbone </b>che si sta organizzando per fine ottobre.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Il Comitato organizzatore ha previsto di non perdere l'occasione del XVI MERCATO DELLA CENTURIAZIONE ROMANA del 3 e 4 settembre per tenere calda l'informazione sulla centrale a carbone che Enel prevede di costruire nel nostro Delta del Po.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Nella foto alcuni membri del comitato al gazebo presente alla manifestazione. </span><br />
<span style="font-size: small;">Sotto <b>il testo del volantino</b> distribuito ai partecipanti e il nuovo Logo del Comitato.</span></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><br />
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<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Arial Black"; font-size: 16pt;"></span></b></div><div class="MsoNormal" style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div></div><div class="MsoNormal" style="text-align: left;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-family: "Arial Black";">PERCHE’ NO ALLA RICONVERSIONE A CARBONE DELLA CENTRALE ENEL DI PORTO TOLLE</span></b></span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br />
</div><span style="font-size: x-small;">LA CENTRALE A CARBONE EMETTERA’ 2800 TONNELLATE ALL’ANNO DI OSSIDI DI AZOTO, QUANTO 3,5 MILIONI DI AUTO. </span><br />
<span style="font-size: x-small;">Esposizione a livelli anche relativamente bassi di biossido di azoto provoca una aumentata reattività bronchiale negli asmatici e un aumentato rischio di infezioni delle vie respiratorie, specialmente nei soggetti molto giovani.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: x-small;"><br />
</span><br />
<span style="font-size: x-small;">LA CENTRALE A CARBONE EMETTERA’ 3700 TONN. DI OSSIDI DI ZOLFO, PIU’ DEL DOPPIO DELLE EMISSIONI DELL’INTERO SETTORE TRASPORTI IN ITALIA</span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6jsxBSUxza7Ql9uciS85b05J9j0ukHLkXgBkbgjRMwA129H7vELfn3Yl0Pu5JGBu0GGJEBiSi6old46yP_f-Jpz7HP9KCSY70Z81MCdzWr3p_pa8vXAcro5zrj-NKZqxYIzLZ/s1600/LOGO+DELTABENECOMUNE.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6jsxBSUxza7Ql9uciS85b05J9j0ukHLkXgBkbgjRMwA129H7vELfn3Yl0Pu5JGBu0GGJEBiSi6old46yP_f-Jpz7HP9KCSY70Z81MCdzWr3p_pa8vXAcro5zrj-NKZqxYIzLZ/s200/LOGO+DELTABENECOMUNE.png" width="200" /></a><span style="font-size: x-small;">Episodi di inquinamento atmosferico con aumento delle concentrazioni di biossido di zolfo sono risultati associati in studi epidemiologici con l’incremento sia dei ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie sia con l’aumento della mortalità. L’IMPATTO INQUINANTE DEL CARBONE DI PORTO TOLLE INTERESSERA’ DIRETTAMENTE UN’AREA DEL RAGGIO DI DIVERSE DECINE DI CHILOMETRI : emette polveri sottili e ultrasottili e metalli pesanti che provocano patologie tumorali.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">A CHI VUOLE IL CARBONE NON IMPORTA SE IL TUO LAVORO SPARISCE: agricoltura, pesca, turismo nell’area del Delta del Po saranno penalizzati dall’uso del carbone , anche a causa dei grandi traffici per il trasporto dei materiali via mare e attraverso le lagune ed il Fiume </span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br />
</span><br />
<span style="font-size: x-small;">IL CICLO PRODUTTIVO DELLA CENTRALE A CARBONE COMPORTA LO SMALTIMENTO DI MILIONI DI TONNELLATE DI GESSI, CENERI, ALTRE SOSTANZE: il rischio, assai probabile, e’ che nelle aree limitrofe (ad es. la “misteriosa” area industriale di Porto Levante-Cà Cappello di ben 649 ettari !) ) vengano ad insediarsi cementifici ed altre attività correlate ad alto impatto ambientale, come sta accadendo a Civitavecchia.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">LA TECNOLOGIA A CATTURA E SEQUESTRO DI CO2 (CCS) NON SARA’ PRONTA PRIMA DEL 2030 : l’impianto previsto, limitato e sperimentale, non risolverà il problema; intanto la centrale Enel di Porto Tolle emetterà 10.530.000 tonnellate all’anno di CO2 , quattro volte le emissioni di una città come Milano.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">IL PARCO DEL DELTA DEL PO, attivo da anni nel lato ferrarese ha portato notevoli benefici economico-occupazionali; nel lato Veneto non è mai decollato ed ora rischia la sua fine proprio a causa della presenza dominante di Enel.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br />
</span><br />
<span style="font-size: x-small;">E’ INCREDIBILE COME LA REGIONE VENETO ED IL PARLAMENTO SI SIANO PIEGATI AGLI INTERESSI DI ENEL : </span><br />
<span style="font-size: x-small;">peggio che nelle “repubblica delle banane”, quasi tutti i partiti si sono prestati a modificare “ad dittam” la Legge regionale n.36/97 istitutiva del Parco Delta del Po- Veneto e le normative ambientali, per superare la sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la V.I.A. regionale e nazionale</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br />
</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><b>A CHI SERVONO LE CENTRALI A CARBONE?</b></span><br />
<span style="font-size: x-small;">FORSE SOLO A QUELLI CHE VOGLIONO FAR SOLDI SULLA TUA PELLE E SULLE TUE TASCHE … CHIEDILO AD ENEL. L’ITALIA EMETTE GIA’ ORA OLTRE 100.000.000 DI TONNELLA DI CO2 ANNUE IN PIU’ DI QUANTE CONCORDATE SOTTOSCRIVENDO IL PROTOCOLLO DI KYOTO E QUESTO COSTA SANZIONI INTERNAZIONALI CHE PAGHIAMO IN BOLLETTA</span><br />
<span style="font-size: x-small;">L’ITALIA HA PIU’ ENERGIA ELETTRICA DI QUANTA GLIENE OCCORRE: 106.000 MEGAWATT INSTALLATI CONTRO UN PICCO DI CONSUMO QUOTIDIANO MEDIO DI 45.000 MEGAWATT (massimo picco raggiunto 55.000 megawatt)</span><br />
<span style="font-size: x-small;">LA CO2 E’ IL PRIMO RESPONSABILE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E IL CARBONE NE E’ IL MAGGIOR PRODUTTORE</span><br />
<span style="font-size: x-small;">MANCA UN PIANO ENERGETICO NAZIONALE PERCHE’ E’ ENEL A DECIDERE DOVE E COME PRODURRE ENERGIA ELETTRICA .</span><br />
<span style="font-size: x-small;">ALLA FACCIA DELLE “LIBERALIZZAZIONI” DI CUI PARLANO TUTTI I PARTITI E GOVERNI ITALIANI, ENEL CONSERVA UNA POSIZIONE DI SOSTANZIALE MONOPOLIO NELLA PRODUZIONE ELETTRICA “DI BASE” : infatti negli ultimi tre anni, nonostante la crisi economica e la contrazione dei consumi, e’ stata l’azienda italiana che ha fatto piu’ utili in assoluto ed in continua crescita (oltre 5,5 miliardi di euro nel 2010), il che significa che le bollette sono esageratamente remunerative </span><br />
<span style="font-size: x-small;">LE GRANDI CENTRALI A CARBONE SERVONO AD ENEL PER MANTENERE E RAFFORZARE LA SUA POSIZIONE DOMINANTE , sulle spalle di cittadini ed imprese che pagano bollette gonfiate , e scaricando sullo Stato le sanzioni per la violazione dei limiti di emissioni di CO2 stabilite dagli accordi internazionali ed i costi economici e sociali dovuti ai danni causati alla salute e all’ambiente</span><br />
<span style="font-size: x-small;">MANCA UN PIANO ENERGETICO REGIONALE VENETO: trasmesso dalla giunta all’esame del Consiglio Regionale fin dal 2003, non è mai stato discusso: un Piano inutile perché rimanda ogni scelta alla riconversione di Porto Tolle, mentre, nel frattempo, la Giunta Regionale ha approvato decine di centrali di ogni tipo e dimensione, fra cui due grandi Turbogas a Cona (VE) e a Loreo (RO), (complessivamente equivalenti alla centrale di Porto Tolle), entrambe a poca distanza dal Delta del Po e dal Rigassificatore di Porto Levante </span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br />
</span><br />
<span style="font-size: x-small;">MANCA UN PIANO REGIONALE DI TUTELA E RISANAMENTO DELL’ATMOSFERA (PRTRA): la U.E. ha bocciato, giudicandoli inadeguati, i Piani delle Regioni Veneto e Lombardia , le quali continuano ad essere inadempienti; il Veneto, in particolare, aggraverà pesantemente i livelli di inquinamento con la riconversione a carbone di Porto Tolle e con la proliferazione di nuove autostrade “private”.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">LA RAPIDA CRESCITA DELLE ENERGIE RINNOVABILI PULITE, IN PRIMO LUOGO IL SOLARE E FOTOVOLTAICO, PUO’ SOSTITUIRE GIA’ OGGI LE GRANDI CENTRALI A CARBONE </span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br />
</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><u><b><i>COMITATO ENERGIA BENE COMUNE – DELTA DEL PO</i></b></u></span><br />
<div class="MsoBodyText2"><span style="font-size: 9pt;"><br />
</span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-23818587968048748212011-07-25T08:45:00.003+02:002011-09-06T12:55:30.859+02:00Modifica della legge del Parco: perché procedere a tutti i costi? Meglio salute, ambiente e bellezza<style>
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</style><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Per chi come noi crede ancora che la politica debba e possa avere il primato nelle decisioni che riguardano la programmazione del territorio, soprattutto per opere ad alto impatto come un’enorme centrale termoelettrica, è inevitabile chiedersi se sia Enel a muovere i fili del Consiglio regionale veneto per la modifica dell’articolo 30 della legge sul Parco del delta del Po. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Questo fatto tuttavia non sarebbe sufficiente a spiegare la determinazione con cui la assurda modifica, che non porterà perciò ad alcuna revisione sostanziale del progetto bocciato dal Consiglio di Stato, viene portata avanti.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">L’intento di operare modifiche legislative per favorire<br />
<a name='more'></a> la riconversione della centrale Enel di Polesine Camerini secondo il progetto a carbone già presentato è perfettamente evidente nel testo. Tanto che nella prima giornata dei lavori un consigliere dell’Udc, nella discussione del provvedimento, ha chiesto prima se non si rischia di creare dei precedenti e subito dopo che il Consiglio veneto voglia ricorrere in futuro alla stessa strategia applicata per Porto Tolle anche per altre aziende, capaci di creare sviluppo nel territorio veneto. E ha citato proprio la legge del parco dei Colli Euganei, evidentemente un tantino stretta per chi vuole lo “sviluppo”…</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Com’è logico per un Parco, l’articolo che Zaia e la sua Giunta intendono modificare, prevede attualmente che per gli impianti produttori di energia nei comuni del Parco si utilizzi “il metano o un combustibile di pari o minor impatto ambientale”. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Nella relazione che spiega e introduce la modifica, la Giunta regionale, però, appare in preda ad una crisi di identità e scrive:</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">E’ noto che il gas metano è tra i combustibili fossili meno inquinanti, se non il meno inquinante di tutti, date le sue basse produzioni di diossido dì carbonio e di ossido di nitrogeno e le basse emissioni di particelle solide e di ceneri; risulta pertanto evidente la difficoltà di applicare la normativa regionale laddove si vogliano utilizzare, come prevede l'articolo 30, altre fonti alternative al gas metano purché di pari o minore impatto ambientale</i>.”<i style="mso-bidi-font-style: normal;"></i></div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Sembrerebbe dire cioè: siccome la legge istituiva del Parco è ben fatta e per questo tutela il territorio, perché tenercela così com’è? Cambiamola!</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Il Consigliere della Lega Nord Corazzari, a cui è stata affidata la presentazione del disegno di legge, ha messo in fila la serie classica di notizie e luoghi comuni - quasi inascoltabili per chi abbia un minimo di informazione sull’argomento - che sembra uscire direttamente da quelle riviste di propaganda con cui Enel pubblicizza da anni qualsiasi progetto: una centrale con le migliori tecnologie, un abbassamento dell’inquinamento, prospettive di sviluppo… Il punto più alto il consigliere lo ha probabilmente raggiunto quando è arrivato alle compensazioni di Enel, per lui vero motore di sviluppo di ogni sorta di attività del basso Polesine. Comprese la pesca e il Parco del delta del Po. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Sono discorsi vecchi quelli delle compensazioni, capaci da sempre di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">inquinare</i> ogni ragionamento politico. Discorsi che i politici polesani al governo del territorio fanno da 30-40 anni, da destra a sinistra. Anche se i tempi stanno (ma qualcuno sorridendo direbbe forse “stavano”) per cambiare.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">La maggioranza ha finora proceduto compatta verso l’approvazione, bocciando tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni, compresi quelli del PD.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Ma il PD, che governa Porto Tolle e ancora la Provincia di Rovigo, continua a dichiararsi favorevole alla legge, solo con qualche piccola modifica “migliorativa” che tuttavia non cambierebbe il progetto nella sostanza. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Probabilmente la ragione è legata alle solite compensazioni, di cui dalla maggioranza parlava prima il leghista Corazzari. Con ciò non vogliamo nella maniera più assoluta alludere ad accordi trasversali, ma solo fare presente la logica comune che continuano a mantenere i gruppi di potere e che andrebbe cambiata.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Dalla parte opposta ci sono i consiglieri di minoranza della FdS e dell’IdV che si sono finora battuti con coraggio e determinazione nella difesa delle ragioni contrarie alla modifica di una norma – in realtà minimale per un Parco - che garantisce meglio la difesa della salute di cittadini e lavoratori ed uno sviluppo compatibile con le attività esistenti della pesca, del turismo e dell’agricoltura. In questo momento hanno tutta la varietà del mondo ambientalista-ecologista dalla loro parte: non è poco.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Dovrebbe essere la politica a dettare le regole del gioco e non viceversa. Slegare il territorio e la politica da Enel sembra ancora molto difficile. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">Ci auguriamo che i Consiglieri vogliano dare il giusto peso ai valori senza prezzo della salubrità dell’ambiente e della bellezza del territorio e li mettano sui piatti della bilancia prima di decidere quale futuro lasciare in eredità ai loro figli. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br />
</div>Villadose 25 luglio 2011 Maria Luisa Rizzato e Giorgio PenolazziUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-74670615545241534622011-07-22T09:41:00.012+02:002011-09-06T12:56:12.037+02:00Carbone nel Parco: manda una mail al Presidente Zaia e al Consiglio regionale<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.consiglioveneto.it/crvportal/upload_crv/eventi/foto/palazzo2%2811%29.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://www.consiglioveneto.it/crvportal/upload_crv/eventi/foto/palazzo2%2811%29.jpg" width="400" /></a></div><br />
Cari lettori, come sapete in questi giorni in Consiglio regionale del Veneto si sta svolgendo la discussione del disegno di legge per la modifica dell' articolo 30 della Legge istitutiva del Parco regionale veneto del Delta del Po (<a href="http://www.consiglioveneto.it/crvportal//leggi/1997/97lr0036.html">Legge regionale n. 36/1997)</a>. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Non sono un'esperta in materia, ma come si legge di seguito l'articolo 30<br />
<a name='more'></a> (che non vieta la costruzione di impianti energetici) indica la necessità per la produzione di energia nei comuni che fanno parte del Parco di una particolare attenzione all'impatto ambientale:</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: small;">Art. 30 - Impianti di produzione di energia elettrica e divieti in materia di estrazione di idrocarburi.</span></i> </div><div style="text-align: justify;"><i><a href="http://www.blogger.com/post-create.g?blogID=20230951" id="art30" name="art30"></a><b>1.</b> Nell’ambito dell’intero territorio dei comuni interessati dal Parco del Delta del Po si applicano le seguenti norme: </i></div><div style="text-align: justify;"><i>a) gli impianti di produzione di energia elettrica dovranno essere alimentati a gas metano o da altre fonti alternative di pari o minore impatto ambientale; </i></div><div style="text-align: justify;"><i>b) è vietata la realizzazione di pozzi e impianti per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nel sottosuolo.</i></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Il <a href="https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxsYXZvY2V0dGF8Z3g6Nzc2YTFkOTViNmUzNzQ4Ng&pli=1">disegno di legge</a>, che la Giunta regionale veneta ha approvato circa un mese fa, nasce a seguito della bocciatura da parte del Consiglio di Stato del progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle.</div><div style="text-align: justify;">Il problema sembra essere legato proprio alla necessità dell'utilizzo "del metano o di combustibile di pari o minor impatto ambientale".</div><div style="text-align: justify;">Il disegno di legge è ambientato nel <i>mondo all'incontrario</i> e in pratica ricalca la filosofia che se l'acqua è inquinata innalziamo i limiti, così nessuno può più dirla inquinata. Quindi: se il progetto a carbone di un privato molto potente è incompatibile con le leggi ambientali esistenti ed è stato bocciato dal Consiglio di Stato, allora si cambiano le leggi. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La giustificazione è chiarissima ed infatti in un passaggio illuminante della <a href="https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxsYXZvY2V0dGF8Z3g6Nzc2YTFkOTViNmUzNzQ4Ng&pli=1">relazione</a> che spiega le ragioni della modifica, la Giunta (attenzione: <b>non</b> l'Enel!) ci dice:<br />
<br />
"<i>E' noto che <b>il gas metano è tra i combustibili fossili meno inquinanti, se non il meno inquinante di tutti, date le sue basse produzioni di diossido dì carbonio e di ossido di nitrogeno e le basse emissioni di particelle solide e di ceneri</b>; risulta pertanto evidente la difficoltà di applicare la normativa regionale laddove si vogliano utilizzare, come prevede l'articolo 30, altre fonti alternative al gas metano purché di pari o minore impatto ambientale</i>. <br />
<br />
Tenetevi forte e andiamo al succo del discorso. Nel disegno di legge (o disegno della non-legge?) la nostra Giunta regionale chiede al Consiglio di approvare la seguente modifica che riporto integralmente:<br />
<br />
<b>Art 1 - Modifiche all'artìcolo 30 della legge regionale 8 settembre 1997, n. 36</b><br />
<i>1. Dopo la lettera a), del comma 1, dell'articolo 30, della legge regionale 8 settembre 1997, n. 36 è aggiunta la seguente:<br />
a bis) nel caso di impianti di produzione di energia elettrica alimentati ad olio combustibile superiore a 300 MW termici già esistenti alla data di entrata in vigore della legge istitutiva del Parco regionale Delta del Po, per i quali sia stata richiesta o venga richiesta la conversione a carbone o altro combustibile solido ai sensi della normativa statale, la conversione deve assicurare l'abbattimento delle emissioni di almeno il 50 per cento rispetto ai limiti previsti per i grandi impianti di combustione di cui alle sezioni 1, 4 e 5 della parte II dell'allegato II alla parte V del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152; in tal caso non trovano applicazione le disposizioni di cui alla lettera a).<br />
2. Il comma 1 si applica anche ai procedimenti ìn corso alla data di entrata in vigore della presente legge.</i><br />
<br />
Se siete arrivati fin qui, credo non possiate dire che non si tratti di una modifica ritagliata sul progetto a carbone di Enel (bocciato - lo ricordo ancora - dal Consiglio di Stato) e che a questo punto vogliate anche voi dire qualcosa al Presidente Zaia, ai suoi assessori e ai Consiglieri regionali.<br />
<br />
L'obbrobrio non è ancora stato portato a termine per il coraggio e la determinazione di alcuni consiglieri di minoranza: Pettenò (FdS) e Pipitone, Franchetto e Marotta (tutti IdV) che hanno discusso la proposta con numerosi emendamenti sollevando questioni fondamentali quali l'opportunità della modifica, il Parco, lo sviluppo del territorio, le attività esistenti, i rischi per la salute, la necessità del rispetto delle regole, una conversione compatibile, ecc. </div><div style="text-align: justify;">Altri emendamenti sono stati presentati e il Consiglio, che si può seguire in diretta dal <a href="http://www.consiglioveneto.it/crvportal/index.jsp">sito regionale</a>, è slittato a martedì prossimo.</div><div style="text-align: justify;">La maggioranza è orientata all'approvazione prima possibile, senza particolari argomenti. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">I consiglieri hanno già sentito molte voci: quelle delle categorie economiche e dei soggetti rappresentativi. Penso perciò che sia utile far sentire anche la nostra voce, di semplici cittadini che amano la loro terra. Non possiamo lasciare vincere i prepotenti senza fare la nostra parte.</div><div style="text-align: justify;">Sosteniamo coloro che giustamente si oppongono alla modifica della legge e che non si arrendono, inviando una semplice mail.</div><div style="text-align: justify;"><br />
<b>Qui la mail da inviare <a href="https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxsYXZvY2V0dGF8Z3g6YzNhODFjNzFlNDFhZjE2&pli=1">al Consiglio regionale e agli assessori </a></b></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>Qui invece la <a href="http://www.greenpeace.org/italy/it/campagne/Salviamo-il-clima/pericolo-carbone/">mail da inviare al Presidente Luca Zaia</a> </b><b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;"><br />
Qui sotto le notizie sul perchè il carbone non va bene (tanto meno in un Parco), recuperate al convegno "<a href="http://lavocetta.blogspot.com/2011/07/carbone-preistoria-della-tecnologia.html">Carbone, preistoria della tecnologia</a>".</div><br />
<div class="tag_list">Tags: <span class="tags"><a href="http://technorati.com/tag/Azzalin" rel="tag">Azzalin</a>, <a href="http://technorati.com/tag/carbone" rel="tag">carbone</a>, <a href="http://technorati.com/tag/ENEL" rel="tag">ENEL</a>, <a href="http://technorati.com/tag/Porto+Tolle" rel="tag">Porto Tolle</a>, <a href="http://technorati.com/tag/Zaia" rel="tag">Zaia</a></span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-58639468094578276752011-07-16T21:32:00.012+02:002011-09-06T12:57:16.717+02:00Carbone: preistoria della tecnologia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNF_x73zxn-YWccfoIEMRVF3Swsmc_5YUj2AUB5fzascR6IF2FwDIWb5KmJDgDtxXzZRE_BKvTmnB2cThz57EAI9IeuO-zY8emxkAOqh4gkEDMFIk2xoFk_HZpyfwWg_WnoeOj/s1600/IMG_9389_50.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNF_x73zxn-YWccfoIEMRVF3Swsmc_5YUj2AUB5fzascR6IF2FwDIWb5KmJDgDtxXzZRE_BKvTmnB2cThz57EAI9IeuO-zY8emxkAOqh4gkEDMFIk2xoFk_HZpyfwWg_WnoeOj/s400/IMG_9389_50.JPG" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Molto partecipato l'incontro di martedì 12 luglio scorso, presso l'Auditorio di Via Pighin a Rovigo, organizzato dalle associazioni ambientaliste, dal titolo "<b>Carbone, preistoria della tecnologia</b>" e coordinato da <b>Nicola Cappello</b>, giornalista de"<i>Il Resto del Carlino</i>" e di "<i>La nuova ecologia</i>".</div><div style="text-align: justify;">Qui <a href="https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxsYXZvY2V0dGF8Z3g6ZGEyYjgxODgyMDZlZDEw&pli=1">il comunicato realizzato dalle associazioni</a><br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;">Relatori dell'incontro in ordine di intervento: l'avvocato Matteo Ceruti, il fisico Massimo Scalia, Alessandro Giannì (Greenpeace), Eddi Boschetti (WWF), Stefano Ciafani (Legambiente).<br />
<a name='more'></a><br />
Dopo i relatori, diversi sono stati gli interventi dei partecipanti, in particolare di esponenti della politica polesana del centro sinistra e anche del centrodestra. </div><div style="text-align: justify;">Assenti i lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle che avevano appositamente messo in scena una manifestazione contro l'iniziativa in mattinata, direttamente da Porto Tolle. </div><div style="text-align: justify;"><br />
<b>Matteo Ceruti</b>, partendo dal mancato adeguamento della centrale nei tempi previsti dalla normativa nazionale ("il Polesine è stato tenuto per ultimo") e dalla decisione della società di non investire per l'adeguamento nella sua metanizzazione, è passato all'inquinamento ambientale dimostrato nei processi e alla incapacità di vigilanza da parte delle istituzioni locali. Da alcune indagini della Procura di Rovigo, che si è avvalsa dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano, l'inquinamento prodotto dalla centrale sarebbe in relazione con un aumento di malattie respiratorie e dei ricoveri ospedalieri nei bambini.</div><div style="text-align: justify;">Sulla riconversione a carbone Ceruti ha indicato le ragioni della contrarietà nell'inquinamento da metalli pesanti, diossine e furani; nella inosservanza della normativa europea; nella quantità di emissioni di CO2; nella incompatibilità del progetto con la valorizzazione ambientale e le attività dei settori economici della pesca e del turismo.</div><div style="text-align: justify;"><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlCpRqmluJ7XP9qHRPLuIHJ_ls8IF76vzYh5Hz00j6wr-Or4z1UvSVT6N7XTDNb6XkMgxptvez33d_TvDSmrsrwWa1tI7xmfqasZwfrSj3xl1B31SXDykB-k2JG15098J7t77U/s1600/MassimoScalia.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlCpRqmluJ7XP9qHRPLuIHJ_ls8IF76vzYh5Hz00j6wr-Or4z1UvSVT6N7XTDNb6XkMgxptvez33d_TvDSmrsrwWa1tI7xmfqasZwfrSj3xl1B31SXDykB-k2JG15098J7t77U/s320/MassimoScalia.JPG" width="320" /></a></div>Il <b>prof. Massimo Scalia</b>, dell'Università "La Sapienza" di Roma, è sceso nei dettagli rispetto all'inquinamento prodotto dalle centrali a carbone: un elevato numero di sostanze inquinanti, molte delle quali note per essere dannose allo sviluppo del Sistema nervoso o cancerogene; una grande quantità di particolato molto sottile, capace di attraversare le barriere di difesa e di penetrare nelle cellule, trasportando con sè le sostanze tossiche e cancerogene; una grande quantità di mercurio che verrebbe rilasciato nell'ambiente, pari a 150 volte le quantità dell'olio combustibile. Concludendo il professore ha parlato della necessità di un osservatorio epidemiologico anche per rispondere al rispetto del diritto costituzionale alla salute.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Dopo Scalia è intervenuto <b>Alessandro Giannì di Greenpeace </b>che con <a href="https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxsYXZvY2V0dGF8Z3g6MTZmNTE3OTg0MGMzZjUzYg">diapositive eloquenti</a> ha ricordato il grave problema dei cambiamenti climatici, che oltre ad essere di per sè minacce per le popolazioni (come ad esempio l'innalzamento del livello delle acque per cui il Delta del Po è l'area più a rischio del Paese), sono moltiplicatori di povertà, di conflitti e di disuguaglianze.<br />
Riguardo al fatto che il carbone sia pulito ha ricordato le morti sul lavoro dei minatori cinesi e il fatto che i sistemi di cattura e stoccaggio (CCS) che promettevano di riassorbire grandi quantità di CO2 si siano in realtà dimostrati finora del tutto inadatti allo scopo, e ha qui citato il caso di Utsira, al largo della Norvegia. Ci sarebbero inoltre problemi sui depositi dei sali e la loro capacità di trattenere a lungo la CO2.<br />
L'Europa sarebbe proiettata infine verso un aumento dell'utilizzo dell'eolico e del fotovoltaico ed i costi dell'energia da carbone non sarebbero così convenienti, soprattutto considerando le tecnologie di cattura della CO2, quand'anche potessero funzionare.</div><div style="text-align: justify;"><br />
L'intervento di<b> Eddi Boschetti del WWF,</b> è stato incentrato invece sul tema delle zone umide, di un delta unico in Italia molto legato all'agricoltura e alla pesca. La difesa degli habitat e della biodiversità è garantita dalle normative europee. Particolarmente critico di fronte alla incapacità delle istituzioni di presentare studi alternativi a quelli commissionati dai soggetti proponenti (nel caso specifico Enel), Boschetti ha lamentato l'assenza della politica e soprattutto degli organi di rappresentanza.</div><div style="text-align: justify;"><br />
Ultimo fra i relatori, <b>Stefano Ciafani di Legambiente</b> ha richiamato l'urgenza del rispetto del protocollo di Kyoto e del pacchetto clima 20:20:20 di risparmio - aumento di efficienza - fonti rinnovabili. Pena il pagamento di multe salate che saremo noi a pagare. Secondo Ciafani non abbiamo bisogno di nuove grandi centrali, ma l'energia prodotta in Italia è molto maggiore di quella richiesta anche nei momenti di picco (110mila MW di potenza installata contro un picco di 57mila MW nell'estate 2010). Per questa ragione le ultime centrali a ciclo combinato lavorerebbero per la metà delle loro possibilità. Sul fatto che il carbone costi poco, è tutto da dimostrare che i vantaggi riguarderanno l'utenza, e in concreto le nostre bollette. </div><div style="text-align: justify;"><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM0Sc-YOdyQfEKZNDwPtKdX0iqAmdzf5SbSzAsK7hRJlUGWnWFp2nQRUSD8B0ME02sodXxWUH_gtsHdySWHlqiLvuJ31j-NsPPlhLTyaRAAHjNIyW9IqDtL9Ni4DNAXV5KIYEX/s1600/IMG_9405_50.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM0Sc-YOdyQfEKZNDwPtKdX0iqAmdzf5SbSzAsK7hRJlUGWnWFp2nQRUSD8B0ME02sodXxWUH_gtsHdySWHlqiLvuJ31j-NsPPlhLTyaRAAHjNIyW9IqDtL9Ni4DNAXV5KIYEX/s320/IMG_9405_50.JPG" width="320" /></a></div>Dopo queste relazioni, devo dire che sono apparsi deludenti gli interventi della Presidente della Provincia Tiziana Virgili (nella foto) che ha solo sottolineato quanto il tema della riconversione della centrale di Porto Tolle sia vivo e ritorni con frequenza nelle discussioni provinciali ed inoltre quanto potrebbe essere utile un tavolo di confronto fra tutti.</div><div style="text-align: justify;">Da parte sua il consigliere regionale veneto Graziano Azzalin non ha detto molto, ma ha annunciato di voler proporre una sorta di emendamento migliorativo al <a href="https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxsYXZvY2V0dGF8Z3g6Nzc2YTFkOTViNmUzNzQ4Ng">disegno di legge della Giunta Zaia di modifica dell'articolo 30 della Legge istitutiva del Parco regionale veneto del Delta del Po</a>, che sarà discusso nei prossimi giorni in Consiglio regionale (dovrebbe essere il 19 luglio). Azzalin, affermando che allo stato attuale tutti si sono detti favorevoli alla riconversione a carbone ed esprimendosi sulle garanzie di monitoraggio dell'inquinamento ambientale della futura centrale a carbone, è stato contestato da una parte del pubblico e dei relatori.</div><div style="text-align: justify;">Il consigliere regionale Pettenò, della FdS, ha parlato del ricatto dei lavoratori posti da sempre e ancora oggi di fronte alla scelta tra il lavoro oppure la salute. E ha sostenuto che nel bilancio dei costi delle opere bisogna conteggiare anche i costi della salute.<br />
<br />
Qui la <a href="https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxsYXZvY2V0dGF8Z3g6MTZmNTE3OTg0MGMzZjUzYg">presentazione di Alessandro Giannì </a>(GREENPEACE) </div><br />
<div class="tag_list">Tags: <span class="tags"><a href="http://technorati.com/tag/legambiente" rel="tag">legambiente</a>, <a href="http://technorati.com/tag/wwf" rel="tag">wwf</a>, <a href="http://technorati.com/tag/greenpeace" rel="tag">greenpeace</a>, <a href="http://technorati.com/tag/carbone" rel="tag">carbone</a>, <a href="http://technorati.com/tag/preistoria" rel="tag">preistoria</a>, <a href="http://technorati.com/tag/porto+tolle" rel="tag">porto tolle</a></span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-54462357532596800542011-07-07T19:58:00.001+02:002011-07-07T19:58:43.915+02:00La memoria di un territorio: tutela del paesaggio agrario tra Rovigo, S. Martino di Venezze e Villadose<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCn-znj_XDSfsm-KlhkAQjqSTOcB8R0sJ7srYzU8d_OI1s9uUC1Lj14Ut0553d3tzSj7wELy4x0si6m176QV3YaBR_9N9umY6UDz3TABznzVVBkBO43wTQcZIFlCD_Y-TRjTON/s1600/LaMemoriaDiUnTerritorio.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCn-znj_XDSfsm-KlhkAQjqSTOcB8R0sJ7srYzU8d_OI1s9uUC1Lj14Ut0553d3tzSj7wELy4x0si6m176QV3YaBR_9N9umY6UDz3TABznzVVBkBO43wTQcZIFlCD_Y-TRjTON/s640/LaMemoriaDiUnTerritorio.png" width="451" /></a></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-91272729363244407962011-06-10T09:00:00.000+02:002011-06-10T09:00:36.391+02:00Dimmi di Sì<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh48iPOy4XGb2eHZKAum-_Dn23lmkDvDkGDSHeZyPoC9RjJeBjxGtvhuBqznpSvix4paE1_sJbI-2iJySTzyRp5gwJVDmnSOiI6VSP46Fp2xuFZ-T3626Ftvtm1HqgH_TRH77mY/s1600/240283_2149596144587_1386840908_3598315_7169102_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh48iPOy4XGb2eHZKAum-_Dn23lmkDvDkGDSHeZyPoC9RjJeBjxGtvhuBqznpSvix4paE1_sJbI-2iJySTzyRp5gwJVDmnSOiI6VSP46Fp2xuFZ-T3626Ftvtm1HqgH_TRH77mY/s640/240283_2149596144587_1386840908_3598315_7169102_o.jpg" width="451" /></a></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-50644680134646196052011-06-10T08:56:00.005+02:002011-09-06T12:58:35.560+02:00Intervista a Matteo Ceruti, legale dei ricorrenti al Consiglio di Stato<div style="text-align: justify;">Ho sottoposto al legale delle associazioni ricorrenti contro il Progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Polesine Camerini - comune di Porto Tolle (Ro) alcune domande per chiarire i dubbi in una materia certamente non facile.</div><div style="text-align: justify;">La sua è, in questo caso, probabilmente la voce più autorevole tra quelle <br />
<a name='more'></a>di coloro che chiedono e propongono una alternativa al carbone per lo sviluppo del Delta e del Polesine.</div><div style="text-align: justify;">Ogni giorno sulla stampa <a href="http://www.agenparl.it/articoli/news/regionali/20110607-veneto-bellotti-modificare-legge-parco-per-avviare-lavori">noti esponenti politici intervengono per la modifica dell'art. 30</a> della legge regionale istitutiva del Parco del Delta del Po, e in questi giorni il presidente Luca Zaia ha annunciato che la regione Veneto farà <a href="http://www.asca.it/regioni-ENEL__ZAIA_ANNUNCIA_RICORSO_A_CONSIGLIO_DI_STATO_SU_CENTRALE_%281_UPDATE%29-612167-veneto-21.html">ricorso contro la sentenza del Consiglio di Stato</a> che di fatto blocca l'inizio dei lavori di riconversione a carbone.</div><div style="text-align: justify;">Ringrazio Matteo Ceruti per la chiarezza delle sue risposte.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><br />
<span style="font-size: small;">D.<i> <b>Quali sono le ragioni dei ricorrenti contro il progetto carbone accolte dai giudici del Consiglio di Stato?</b></i></span><br />
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">R. <i>Il Consiglio di Stato ha accolto i motivi di ricorso con cui si denunciava la violazione dell'obbligo di una valutazione delle alternative all'alimentazione a carbone della centrale, imposto dalla normativa europea e statale sulla valutazione di impatto ambientale; più in particolare i Giudici hanno appuntato la loro attenzione sull'omessa e viziata considerazione dell'alternativa a gas, peraltro prescritta come soluzione primaria dalla famosa legge regionale istituitiva del parco del delta del Po, la quale lascia aperta la strada per un'alimentazione alternativa di pari o minore impatto ambientale rispetto al metano: qui la sentenza rileva che agli atti del procedimento di VIA diversi organismi di controllo avevano pacificamente datto atto che una centrale a carbone non assicura affatto un pari o minore impatto dell'alimentazione a gas. </i></span><br />
<span style="font-size: small;"><i>In secondo luogo il Consiglio di Stato accoglie anche i motivi con cui si era evidenziato che il progetto della centrale a carbone non assicura affatto il rispetto dei valori di emissione stabiliti dalle linee guida europee sulle migliori tecnologie disponibili: dunque i Giudici hanno accertato che non siamo certo in presenza del miglior progetto possibile, come sbandierato da Enel.</i></span></div><span style="font-size: small;"><br />
</span><br />
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><i><b>D. Tu hai già detto che non basta la modifica dell'articolo 30 della legge regionale sul Parco per garantire la validità di una nuova VIA positiva. Potresti spiegare il perchè?</b><br />
R. Per due ordini di ragioni. </i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><i>Primo perché, come detto, anche eliminando l'art. 30 della legge regionale, rimane l'obbligo imposto dalle leggi europee e nazionali di operare in sede di VIA la valutazione delle alternative al progetto sottoposto alla procedura. Per cui permane per i presentatori il problema di dimostrare che quella del carbone è la migliore soluzione sotto il profilo ambientale tra le alternative ipotizzabili, compreso il gas. Tutto questo per una centrale la cui darsena si affaccia sul più grande terminal gasifero off shore del mondo. <br />
In secondo luogo il Consiglio regionale veneto non può abrogare la normativa europea sulle migliori tecnologie disponibili, la cui violazione, come ricordato, è alla base della seconda censura accolta dalla sentenza del Consiglio di Stato.</i></span><br />
<span style="font-size: small;"><i><br />
</i></span></div><span style="font-size: small;"><i> </i></span><br />
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><i>D.</i><i><b> Le associazioni della pesca di Porto Tolle non sono ricorse contro il carbone, e nemmeno quelle del turismo, mentre quelle di Rosolina sì. Come lo spieghi?</b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><i>R. Non sono in grado di rispondere alla domanda perché non conosco bene la situazione delle cooperative dei pescatori di Porto Tolle. Posso solo dire che a Porto Tolle si respira su questo tema un'aria omertosa, più simile a quella di alcuni paesi della Sicilia più profonda, piuttosto che a quella di un'area appartenente al "modernissimo" Nord est. Sono convinto che molta gente a Porto Tolle, sia contraria al progetto, ma che manchi spesso la forza per esprimere apertamente le proprie idee. Tra essi vi sono senz'altro molti pescatori la cui attività, i pesactori lo sanno bene, sarebbe pesantemente pregiudicata (forse definitivamente sacrificata) dal traffico di navi e bettoline (per consentire il quale verrebbe rilasciata ad Enel una delle concessioni demaniali di specchio acqueo più estese che esistano, con conseguente ampia interdizione della navigazione, ulteriore a quella rilasciata a Terminal GNL) e dai disastrosi lavori di dragaggio dei fondali fluviali e costieri: lavori molto più ingenti di quelli che erano stati indicati da Enel in sede di VIA e su questi dati era stato espresso il giudizio di compatibilità ambientale positivo: perché i pescatori non chiedono i dati sui volumi dei fanghi da dragare all'AIPO e alla Regione Veneto? <br />
In un'altra zona d'Italia (o del mondo), con un progetto del genere, i pescatori avrebbero fatto la rivoluzione. A Porto Tolle forse pensano (ma sono sicuro non tutti) di essere assunti dall'Enel, che invece li tratterà come questuanti, come sempre ha fatto in questi anni.<br />
<br />
D.</i> <i><b> Da ultimo, ti chiedo alcune considerazioni sul fatto che nemmeno l'Ente Parco è ricorso contro il carbone</b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><i>R. Non sono al corrente delle valutazioni dell'Ente in ordine alla decisione di non ricorrrere contro il progetto carbone. Debbo dire che sono stato legale del Parco (incaricato dall'allora Commissario) ma che però ho anche rinunciato all'incarico di difesa nel processo penale quando l'Ente ha deciso di sottoscrivere con Enel una accordo transattivo (relativo al processo penale per le emissioni della centrale ad olio) ove si manifestava la disponibilità a soluzioni ed iniziative collegate al progetto di riconversione a carbone: come prevedibile, questo accordo è stato depositato da Enel nel giudizio davanti al Tar e al Consiglio di Stato per sostenere che da parte del Parco (e degli altri enti che lo avevano sottoscritto: Comuni, Provincia e Regione veneti) c'era stato il via libera al progetto. In sede processuale il mancato ricorso del Parco regionale veneto del delta del Po ha giocato un ruolo importante solo che si consideri che le censure che avevamo proposto relative alla mancata richiesta da parte del Ministero dell'ambiente del parere all'Ente Parco (ma anche alla Regione Emilia Romagna) ai fini della VIA sono state dichiarate inammissibili in quanto, si precisa nella sentenza del Consiglio di Stato, avrebbero dovuto essere dedotte in un ricorso del Parco (unico soggetto legittimato) che invece, appunto, non è mai stato presentato.</i></span></div><div style="text-align: justify;"><i><br />
</i></div><br />
<div class="tag_list">Tags: <span class="tags"><a href="http://technorati.com/tag/vittoria" rel="tag">vittoria</a>, <a href="http://technorati.com/tag/consiglio+di+stato" rel="tag">consiglio di stato</a>, <a href="http://technorati.com/tag/carbone" rel="tag">carbone</a>, <a href="http://technorati.com/tag/enel+perdente" rel="tag">enel perdente</a>, <a href="http://technorati.com/tag/porto+tolle" rel="tag">porto tolle</a></span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-10410698852276803272011-06-08T22:22:00.001+02:002011-06-08T22:23:10.180+02:00HOMEUn film da vedere e da mostrare a tutti. E' una preziosa opera frutto del lavoro di molte persone che amano la terra e gli esseri che la abitano. <br />
<br />
<br />
<iframe width="560" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/I1fQ-3-CEFg" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-79327074349579328212011-06-05T20:07:00.000+02:002011-06-05T20:07:06.411+02:00Arturo Lorenzoni: il fotovoltaico fra due-tre anni sarà l'energia più conveniente<span style="font-size: small;">Per tutti coloro che non amano l'impiego dei combustibili fossili per ottenere energia e per noi del "fronte anticarbòn" e contrari all'energia nucleare da fissione, mi sembra molto importante questo articolo</span> di ieri:<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>“Il fotovoltaico fai da te fra due anni sarà l’energia più conveniente”</b></span><br />
di Andrea Bertaglio<br />
Da Il Fatto Quotidiano del 4 giugno 2011<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.die.unipd.it/files/imagecache/user/people_photo/arturo_lorenzoni.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.die.unipd.it/files/imagecache/user/people_photo/arturo_lorenzoni.JPG" /></a></div><div style="text-align: justify;">Secondo uno studio del professor <a href="http://www.die.unipd.it/people/arturo-lorenzoni.html">Arturo Lorenzon</a>i del dipartimento di Ingegneria elettrica dell'università di Padova, nel 2013 sarà raggiunta la “grid parity”: il prezzo del chilowattora per autoconsumo prodotto con panelli solari sarà uguale a quello dell’energia acquistabile dalla rete elettrica.</div><div style="text-align: justify;">Nessuno l'aveva previsto. (<a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/04/il-fotovoltaico-fai-da-te-fra-due-anni-sara-lenergia-piu-conveniente/116007/"><i>leggi il resto sul sito de Il Fatto</i></a>) </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-86596312688360704942011-05-28T10:17:00.006+02:002011-06-01T16:15:13.633+02:00Ecco i video della serata ad Adria: Boschetti (WWF), i medici Mocci e Ghirga, l'avvocato Matteo CerutiQui i video promessi nel <a href="http://lavocetta.blogspot.com/2011/05/incontro-dei-ricorrenti-al-consiglio-di.html">precedente post</a>:<br />
<br />
parte 1:<br />
Introduzione di Giulia Casellato, Rete dei comitati ambientali polesani<br />
Intervento di Eddi Boschetti, presidente provinciale WWF Rovigo<br />
<object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/JXHr3zZNQQw?hl=it&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/PuoyU55mM8U?hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br />
<br />
<br />
parte 2:<br />
In collegamento via Skype da Civitavecchia i medici per l'ambiente:<br />
dott. Mauro Mocci<br />
dott. Giovanni Ghirga<br />
<br />
<object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/rBIyPiRY9_M?hl=it&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/rBIyPiRY9_M?hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br />
<br />
parte 3:<br />
Intervento dell'avvocato Matteo Ceruti, legale delle associazioni e degli operatori economici che hanno ricorso al Consiglio di Stato<br />
<br />
<object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/JXHr3zZNQQw?hl=it&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/JXHr3zZNQQw?hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-20514320173368023452011-05-27T19:00:00.000+02:002011-06-05T19:50:10.782+02:00Sentenza Consiglio di Stato contro progetto a carboneQui <a href="https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxsYXZvY2V0dGF8Z3g6MTFjYjM0ZTE2ZDBhYWJhYw&pli=1">le motivazioni della sentenza con cui il Consiglio di Stato accoglie il ricorso</a> delle associazioni ambientaliste e degli operatori economici del turismo e della pesca contro il parere di V.I.A. positivo del ministero dell'Ambiente al progetto di riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-47875620852267045812011-05-27T17:16:00.000+02:002011-06-05T19:48:55.315+02:00La sentenza di condanna confermata in Cassazione - processo Enel per inquinamento e danneggiamento<div style="text-align: justify;">Visto che l'avvocato Matteo Ceruti ha raccomandato la lettura nelle scuole della <b>sentenza del giudice Lorenzo Miazzi </b>in primo grado contro Enel, per inquinamento e danneggiamento, confermata in Cassazione,<b> perchè rappresenta una lettura della storia di una comunità inquinata nell'ambiente e nelle coscienze</b>, la ripubblico in questo post. </div><div style="text-align: justify;">Buona lettura</div><br />
<b><span style="font-size: large;"><a href="http://www.nanodiagnostics.it/images/EnelDefinitiva.pdf">La sentenza</a></span></b>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-65039189530300890912011-05-26T17:04:00.008+02:002011-05-31T17:03:50.411+02:00Incontro dei ricorrenti al Consiglio di Stato "L'occasione della svolta"- breve resoconto della serata.<div style="text-align: justify;">Ieri sera ad Adria l'incontro organizzato dalle associazioni ambientaliste <b>WWF, Italia Nostra e Legambiente con i comitati locali</b>, per la spiegazione delle motivazioni delle sentenze della Cassazione e del Consiglio di Stato riguardanti la centrale Enel dio Porto Tolle, era affollatissimo. </div><div style="text-align: justify;">Presenti molte delle persone che da anni partecipano alle attività per la difesa del territorio e anche diversi politici locali, più sensibili alle tematiche ambientali.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfUmswdRXcdhYn6TQr4zZBpd6PZeNRQWsE3oo3NHz1OJoyU5LwRqvYOwgV1kc4D76Hgpx-J_uSNcEaTPEV6Fm9BR_jkOwWuxLWBjLbFy1K0aAYG8AXJGFCBvbXvjxdc_nWkJJ5/s1600/25+maggio+centrale+copy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfUmswdRXcdhYn6TQr4zZBpd6PZeNRQWsE3oo3NHz1OJoyU5LwRqvYOwgV1kc4D76Hgpx-J_uSNcEaTPEV6Fm9BR_jkOwWuxLWBjLbFy1K0aAYG8AXJGFCBvbXvjxdc_nWkJJ5/s320/25+maggio+centrale+copy.jpg" width="225" /></a></div>Nella sua introduzione all'incontro <b>Giulia Casellato</b> ha a lungo spiegato le ragioni che hanno portato i ricorrenti al Consiglio di Stato ad incontrare i polesani. </div><div style="text-align: justify;">L'intento era quello di provare a ristabilire un contatto fra le persone della comunità polesana, di riaprire un dialogo fra le parti che superasse le ideologie e andasse oltre la necessità impellente del mantenimento di un posto di lavoro che non può ergersi a ragione unica da sè sufficiente per imporsi su tutto e tutti, "in modo quasi disumano". Il tutto per la possibilità di ripensare un futuro diverso, in particolare per il Delta.</div><div style="text-align: justify;">Credo che gli organizzatori siano riusciti a veicolare, almeno in parte, le ragioni forti che animano le loro azioni, andando spesso contro il proprio personale interesse in termini di tempo e di soldi. E spesso anche in termini di solitudine (<i>nota mia personale</i>).<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;">Più volte negli interventi dei relatori è stata ribadita l'assenza di una politica più forte, capace di progettare lo sviluppo del territorio, senza dover cedere ai ricatti di potentati economici come Enel.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b>Eddi Boschetti</b>, presidente provinciale del WWF, ha descritto le ragioni del ricorso al Consiglio di Stato contro il progetto di riconversione della centrale a carbone. E oltre alle critiche sulla scelta del combustibile, il carbone, quando Enel avrebbe tranquillamente potuto utilizzare il metano anche grazie al rigassificatore, ha sottolineato quanto gli aspetti logistici del progetto per l'alimentazione della centrale ed il trasporto del materiale di scarto rappresentino un forte motivo di contrasto, per la salvaguardia del territorio, anche rispetto alla normativa europea che riguarda le aree umide. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Grazie a <b>Giorgio Crepaldi</b> sono avventuti due collegamenti in diretta con i medici per l'ambiente che seguono da anni la vicenda della centrale di Civitavecchia: il dottor <b>Mauro Mocci</b> ed il pediatra dottor <b>Giovanni Ghirga</b>. Mocci ha spiegato come con pochi milioni di Euro distribuiti ai comuni Enel abbia rotto il fronte dei sindaci inizialmente contrari al progetto carbone. La zona della centrale a carbone di Civitavecchia starebbe diventando sempre più degradata, un po' alla volta sede di tutto ciò che nessuno vorrebbe vicino: ora si parla anche di una megadiscarica di rifiuti oltre al fatto che la centrale brucia in parte anche il CDR. Giovanni Ghirga invece si è soffermato sugli aspetti della tossicità legata all'uso del carbone come combustibile, in particolare per gli aspetti teratogeni.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Da ultimo l'avvocato dei ricorrenti <b>Matteo Ceruti</b> ha voluto prima di tutto rimarcare l'importanza di una sentenza che fa giustizia per le persone comuni: la legge è uguale per tutti. E ha voluto fare presente a chi con dichiarazioni a mezzo stampa sembra non saperlo che hanno diritto di ricorrere contro i provvedimenti presi dai più alti livelli delle istituzioni tutti i cittadini: l'Italia è uno Stato di diritto.</div><div style="text-align: justify;">Successivamente è entrato nel dettaglio delle sentenze contro Enel. La prima in Cassazione, processo contro Enel per inquinamento ambientale e gettito di materiale pericoloso, che ha confermato <a href="http://www.giorgiopenolazzi.it/files/Lavocetta/SentenzaEnelAdria.pdf.pdf">la sentenza in primo grado</a> del giudice Miazzi. Raccomandandone la lettura nelle scuole, Ceruti ha letto qualcuno dei passaggi in cui il giudice riflette sulla quasi totale assenza dell'attività di controllo e sulla debolezza delle Istituzioni e della politica locale contro Enel.</div><div style="text-align: justify;">Riguardo il ricorso al Consiglio di Stato contro la conversione a carbone, l'avvocato ha spiegato come due siano le principali ragioni accolte: la prima è che il confronto del carbone con altri combustibili di pari o minor impatto ambientale rispetto al metano non reggerebbe secondo la documentazione disposta dagli organismi competenti; la seconda delle ragioni accolte sarebbe relativa al Principio di precauzione, rispetto alla emissione di certi inquinanti che, come dichiarato da Enel nel progetto, supererebbero i parametri indicati dalla normativa europea.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Molti gli interventi successivi dal pubblico di politici e ambientalisti presenti. L'incontro si è concluso in tarda serata.</div><div style="text-align: justify;">A detta degli organizzatori questa rappresenterebbe solo la prima tappa. In futuro ci saranno altri incontri. Il prossimo forse con i sindacati.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">(Presto on line il filmato)<br />
<b><i>Aggiornamento del 28 maggio: ecco i <a href="http://lavocetta.blogspot.com/2011/05/ecco-i-video-della-serata-ad-adria.html">video caricati qui</a>.</i></b> </div><div style="text-align: justify;"></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20230951.post-34531968390294352412011-05-23T08:21:00.001+02:002011-05-23T20:09:15.869+02:00Voci dei ricorrenti al Consiglio di Stato contro riconversione a carbone 3<div style="text-align: justify;"><i>Vista la difficoltà della stampa locale di dare spazio alle voci controcorrente rispetto alla riconversione a carbone, in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato emessa il 17 maggio scorso che annulla la VIA ministeriale, nel tentativo di consentire anche alle voci fuori dal coro di raggiungere tutti, pubblico sul mio blog i comunicati originali, inviati alla stampa ma purtroppo in certi casi mai visti.</i></div><i>Vi chiedo di fare altrettanto dai vostri blog o su Facebook.</i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.prolocoportotolle.org/images/Foto_delta/CozzaScardovari_bas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://www.prolocoportotolle.org/images/Foto_delta/CozzaScardovari_bas.jpg" width="320" /></a></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b>DICHIARAZIONE DEI RICORRENTI SULLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA A ROMA DAVANTI AL CONSIGLIO DI STATO CONTRO L’ANNULLAMENTO DEL PROGETTO CARBONE DELLA CENTRALE DI PORTO TOLLE</b>.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Una manifestazione davanti al Consiglio di Stato costituisce espressione di una pericolosa concezione giacobina della giustizia, che si esprime nella piazza e non nelle aule giudiziarie, antitetica ad uno stato di diritto in cui una Magistratura indipendente deve assicurare il rispetto della legge e non la volontà popolare.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Senza contare che la volontà dei polesani non si misura in qualche pullman di lavoratori della centrale, a cui va il nostro rispetto, ma che non sono l'espressione di una comunità locale: se si vuol conoscere la volontà del Polesine sull'alimentazione a carbone della centrale di Porto Tolle, perché non organizzare una consultazione referendaria?</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Ma l'organizzazione di questa manifestazione davanti ai balconi del Consiglio di Stato è qualcosa di più di un atto di scorrettezza istituzionale.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Infatti sono gravi i tempi delicatissimi in cui essa avviene, ossia nel momento in cui è noto il solo dispositivo della sentenza (di accoglimento del ricorso), ma si è in attesa del deposito della motivazione, dal cui contenuto dipende se vi saranno o meno spazi per una nuova approvazione del progetto di trasformazione a carbone, attualmente bocciato. </div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Siamo dunque in presenza dell'obiettivo tentativo di condizionare i contenuti della decisione dei Giudici. Tentativo che verrà senz'altro respinto dai Magistrati del Consiglio di Stato, ma che rimane un atto assai grave, e non solo sul piano istituzionale.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Non è chiaro se gli organizzatori e i sostenitori di questa manifestazione, tra cui rappresentanti delle istituzioni politiche, sindacali ed ecclesiali, siano o meno consapevoli degli effetti che la stessa rischia di produrre.</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b>Agenzie turistiche, Consorzio Operatori Balneari, Villaggi Turistici di Rosolina Mare e Albarella, Consorzio Pescatori DeltaNord, Associazioni ambientaliste e comitato cittadini liberi-Porto Tolle.</b></div>Unknownnoreply@blogger.com0