Piemonte: dati di produzione 2004-2006 delle DOC e DOCG

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[English translation at the end of the document]
Fonte: Federcoc, Istat
Continuiamo a pubblicare i dati Federdoc, per cui abbiamo ora una visibilita’ su 3 anni per le superfici e su 2 anni per la produzione di vino (2005-06). Dopo aver analizzato il Veneto, parliamo oggi di Piemonte, che ha prodotto nel 2006 2.1m/hl di vino DOC su 38200 ettari. Le principali denominazioni sono l’Asti con 565k/hl nel 2006 (+7%) su 9900ha, seguita dalla denominazione di ricaduta Piemonte (276k/hl su 4500ha) e dalle 3 denominazioni Barbera (Asti, Monferrato e Alba rispettivamente). Segue al sesto posto il Barolo che nel 2006 e’ stato prodotto su 1723ha per un totale di 92k/hl, che corrispondono a un equivalente di circa 12.2m di bottiglie.


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Nel secondo grafico e’ molto evidente la propensione al vino di qualita’ del Piemonte: come vedete, la superficie in produzione e’ in leggero calo (52377ha nel 2006 contro 53204ha nel 2004), mentre la parte dedicata ai vini DOC e’ in graduale incremento (circa 1100 ettari in piu’ in 2 anni). Non avendo IGT, possiamo dire che il Piemonte sia passato dal 70% al 73% della superficie vitata dedicata al vino di qualita’.

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I prossimi grafici si focalizzando sulle denominazioni Barbera e Dolcetto. Le tre grandi DOC Barbera mostrano delle superfici vitate in crescita (da 8400 a 8600 ettari) con un graduale declino del Barbera del Monferrato (da 2100 a 1900 ettari) piu’ che compensato dagli altri due; soprattutto il Barbera d’Asti e’ in forte crescita (da 4700 a 5100 ettari). Nel caso del Dolcetto, il vitigno mostra superfici in crescita (da 3551 a 3669 nelle 7 denominazioni che portano il nome Dolcetto), con una predominanza del Dolcetto d’Alba, coltivato su ben 1500 ettari.

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La produzione di vino di qualita’ e’ stata in crescita del 4.4% nel 2006 (+5.7% per la produzione totale di vino in Piemonte nel 2006). Tra le principali denominazioni va menzionata la crescita della DOC Monferrato (+11%), del Barbera d’Asti (+9%), del Barolo (+7%) e dell’Asti (+7%). Cede invece l’11% la DOC Langhe (dove c’e’ stato un forte calo della sottodenominazione Dolcetto) e si registra un calo dell’1% della DOC Dolcetto d’Alba. Fuori dai primi 10, menzionerei il balzo del 22% della produzione di Barbaresco (a 36k/hl) su una superficie che cresce da 625 a 659ha.


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Gli altri due numeri che guardiamo di solito, le rese per ettaro e la superficie per produttore. Sulla resa per ettaro, per quasi tutte le DOC piemontesi il 2006 (77.1q/ha) e’ stato una via di mezzo tra le alte rese del 2004 (79) e quelle del 2005 (74). Relativamente alla superficie per produttore, il Piemonte resta fermo intorno a 1 ettaro per produttore, senza nessun visibile miglioramento rispetto agli anni scorsi.


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Production of DOC-DOCG wines in Piedmont – update Federdoc 2006
We continue to publish Federdoc date, as we now have a visibility on 3 years for areas and 2 years for the production of wine (2005-06). After analysing Veneto, we take care of Piedmont today, which has produced in 2006 2.1m/hl of quality wine on 38200 hectares. The main denominations are Asti with 565k/hl in 2006 (+7%) on 9900ha, followed by Piemonte DOC (276k/hl, about 4500ha) and 3 Barbera DOC (Asti, Monferrato and d’Alba respectively). At the sixth place, there is Barolo which in 2006 was produced on 1723ha for a total of 92k/hl, corresponding to an equivalent of about 12.2m bottles.
In the second graph you can clearly assess the propensity towards wine quality of Piedmont: the area in production shows a slight decline (52377ha in 2006 against 53204ha in 2004), while the portion devoted to quality wines gradually increased (about 1100 hectares more in 2 years). Not having IGT category, we can say that Piedmont has risen from 70% to 73% of the area under vines dedicated to quality products.
The next charts are focusing on Barbera and Dolcetto denominations. The three major DOC Barbera show the areas under vines growing (from 8400 to 8600 hectares) with a gradual decline of Barbera del Monferrato (from 2100 to 1900 hectares) outweighed by the other two, especially Barbera d’Asti (from 4700 to 5100 hectares). In the case of Dolcetto, grape growing area is up (from 3551 to 3669 in 7 names which carry the name Dolcetto), with a predominance of Dolcetto d’Alba, cultivated on 1500 hectares.
The production of quality wine increased by 4.4% in 2006 (+5.7% for total production of wine in Piedmont in 2006). Among major names, the leaders in growth was DOC Monferrato (+11%), Barbera d’Asti (+9%), Barolo (+7%) and Asti (+7%). On the other hand, Langhe DOC was down 11% (a sharp drop in Dolcetto type) and Dolcetto d’Alba was -1%. Off the first 10, I would mention the leap of 22% of production of Barbaresco (36k/hl) on a surface which grows from 625 to 659ha.
The other two numbers that we look at are yields per hectare and the area per producer. The yield per hectare, for almost all DOC Piedmont 2006 (77.1q/ha) was in the middle between the high yields of 2004 (79) and 2005 (74). Regarding the surface for producer, Piedmont remains firm around 1 hectare per producer, with no visible improvement compared to previous years.

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

2 Commenti su “Piemonte: dati di produzione 2004-2006 delle DOC e DOCG”

  • Rocco

    Sarebbe interessante confrontare i dati di produzione con quelli di vendita, per vedere se questo incremento di produzione dei vini definiti “di qualità” abbia portato anche ad un relativo incremento del valore delle vendite. Il discorso del vino DOC (o DOCG) secondo me può dare adito a confusioni col discorso “qualità”.

  • aldo

    Questo secondo me è un punto dolente, oggi possiamo trovare un vino docg, faccio un esempio barbera d’asti, con prezzi che oscillano dai 3€ ai 10€ e più, assumiamo che i prodotti siano differenti in termini qualitativi, per cui se usiamo la sola denominazione come elemento discriminante ci troviamo ad avere (mele e pere assieme). secondo me le classificazioni bisognerebbe farle sulle fascie prezzo.

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