Hitachi dimostra che si possono portare gli attuali dischi fino a densità di 610Gb per pollice quadrato: su una moneta da 2 centesimi, 24 film a qualità DVD

Link: Hitachi Shows Technical Feasibility Of Perpendicular Magnetic Recording At 610 Gbit/in2.

Hitachi, Ltd. announced today that it has demonstrated the technical feasibility of magnetic recording at 610 Gbit/in2. This considerably exceeds the previously demonstrated capabilities of current perpendicular recording technology found in mass-production hard disk drive (HDD) products. These results hold the potential for a 2.5x increase in the storage capacities of current-generation HDDs.

610Gb in 6,45cm quadrati. 12GB per centimetro quadrato. Su una moneta da due centesimi, 24 film a qualità DVD.

Come si puo’ pretendere di vendere ancora a lungo dischi da 12 centimetri di diametro per un film ?

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9 thoughts on “Hitachi dimostra che si possono portare gli attuali dischi fino a densità di 610Gb per pollice quadrato: su una moneta da 2 centesimi, 24 film a qualità DVD”

  1. I produttori di HD stanno sentendo il fiato sul collo delle memorie allo stato solido e questo potrebbe essere il loro canto del cigno perché, alla fine, una schedina senza organi in movimento è più comoda di una pila di piatti rotanti e un braccino che si muove in un campo magnetico generato da due calamite alle terre rare.
    Per quanto riguarda i supporti ottici rotanti, per conto mio sono obsoleti da almeno un paio d’anni, anche se ci sarà una sorta di “fenomeno VHS” che li terrà in vita artificialmente.

  2. Vincenzo Vicedomini

    @Luigi: Concordo con la tua analisi, ma le memorie a stato solido non hanno ancora raggiunto l’affidabilità delle memorie di massa a disco . Occorrono ancora un po’ di generazioni prima di avere dei veri sostituti. Attualmente ho visto solo un aumento di velocità di scrittura sulle memorie a s.s. ma sulla ritenzione in funzione delle scritture fatte stiamo lontano dai parametri garantiti da un buon HD. Molti produttori ancora garantiscono le memorie per cicli di 10000 scritture/cancellazioni e non ci può essere scrittura senza precedente cancellazione del settore.
    L’aumento di velocità di scrittura è dato dai microcontrollers che fungono da interfaccia che hanno più memoria a bordo e registri dedicati che consentono l’invio dei soli dati di scrittura, occupandosi poi loro : a) del caricamento in lettura di un settore in apposito buffer b)aggiunta dei dati da scrivere nel buffer c) cancellazione del settore dalla memoria a s.s. d) scrittura del buffer. Il progresso delle memorie sta nell’aver ridotto i settori delle nand-flash da 64-128KB a 256-4096B rendendo le memorie “geometricamente” più simili ad un HD.
    Non so tu, ma per farti un esempio io non mi fido a backuppare dati su un pendrive, preferisco DVD o disseminare su HD in RAID1 . E non mi fiderei neanche di un RAID1 fatto da memorie a s.s. (almeno per ora)

  3. Vincenzo Vicedomini

    …non mi tornano i conti fatti in quell’articolo… poi le tensioni per una nand flash oscillano tra i 3V e i 12V in scrittura … in genere sono dispositivi a 5V e raramente a 12V. Comunque anche 100M di scritture son poche se usate ad esempio in un server … Se Stefano avesse il suo account Typekey su un server con HD a s.s. avrebbe seccato già diversi HD e calcolando che lo spazio sul server è condiviso, ci sarebbe un’intera catasta di HD a s.s. pronta per il macero.
    10000 scritture si possono fare anche in pochi giorni tenendo un programma p2p aperto ad esempio.
    100M scritture non bastano, nelle condizioni di cui sopra sono pochi anni e usare un raid1 con hd s.s. significa spingere al limite non uno ma 2 hd simultaneamente con evidente inutilità del sistema raid stesso.

  4. @Vincenzo: il tuo ragionamento sulle memorie ss non fa una grinza, ma il sasso è iniziato a rotolare giù dalla montagna oramai. Mentre la tecnologia degli HD sta arrivando al limite, la tecnologia delle memore ss è all’inizio.
    Per quanto riguarda i “trucchi” per velocizzare le memorie ss, sono analoghi a quelli utilizzati per velocizzare gli hd, alla fine quello che conta è la performance “sul connettore SATA/SAS” le strategia di caching/buffering che stanno al di là importano relativamente.
    Infine, per i backup io dissemino su più computer (con dischi RAID1) e periodicamente copio su hard disk esterni, le memorie ottiche rotanti non le uso più da tempo per lo stoccaggio di dati a lunga permanenza.

  5. Vincenzo Vicedomini

    @Luigi: il mio intervento infatti è sullo stato attuale delle memorie di massa a ss, ma sono convinto anche io che tra qualche altra generazione di dispositivi otterremo memorie affidabili, capienti ed economiche rispetto le memorie magnetiche. Il commento di prima serve solo a mettere in mostra che anche 100M di cicli sono un’inezia. (poco più di 3 scritture al sec per un anno)

  6. In termini di mercato, però, c’è veramente bisogno di un nuovo formato più piccolo con conseguente necessità di ricambiare tutti gli apparecchi, rifarsi le collezioni ecc? Capisco che convenga all’industria (che ci sta già provando con bluray e hd-dvd), ma al consumatore?

  7. Vincenzo Vicedomini

    Diciamo che HD-DVD è già morto di suo ed ora c’è solo Blu-ray, che comunque non credo abbia ancora raggiunto la penetrazione di mercato del normale DVD. Per cui sono portato a pensare che supporti tanto capienti su superfici così piccole siano la risposta ad un mercato legato solo all’immagazzinamento e consultazione di grosse moli di dati, dove a parità di spazio fisico per contenere i supporti si avranno a disposizione capacità di stoccaggio delle informazioni praticamente centuplicate.

  8. no, il concetto che volevo esprimere e’ un po’ diverso.
    se hai un floppy da 2,8MB e HD da 300MB, compri dei CD perche’ sono un valido sistema di archiviazione.
    se i dischi sono da 300GB, allora conviene mettere tutto su un disco di questi e allora i dischi acquistati perdono un valore importante.
    se hai densita’ di questo genere, avrai l’effetto iPod anche sui video.

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