Facebook cancella pagine degli utenti

Link: Facebook cancella pagine usate da neonazisti italiani | Internet e Technologia | Reuters.

ROMA (Reuters) – Facebook ha annunciato oggi di aver rimosso dal proprio sito diverse pagine usate da neonazisti italiani per incitare alla violenza, dopo che esponenti politici a livello europeo avevano accusato il sito di social networking di offrire una piattaforma ai razzisti.

Facebook ha detto di aver rimosso le pagine perché violavano i suoi termini di utilizzo.

Si, e’ vero. e’ scritto nelle condizioni di servizio.

Chiedo agli amici avvocati, aver censurato del materiale senza un ordine di un giudice, non complichera’ di molto la vita a Facebook in futuro ?

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6 thoughts on “Facebook cancella pagine degli utenti”

  1. Piacerebbe saperlo anche a me anche perche’ se io metto su un servizio “giocoso” (che esula da un servizio publico tipo informazioni o similari) “mio” sui “miei” server non sarei felice di attendere che sia un giudice a dirmi quel che devo fare a casa “mia”.

  2. Chiedo agli amici avvocati, aver censurato del materiale senza un ordine di un giudice, non complichera’ di molto la vita a Facebook in futuro ?
    ma questa e’ una domanda seria ??
    quale giudice? visto che FB sta in america se ne fa un baffo dell ordine di un giudice italiano.
    non pensi che avvocati strapagati da FB abbiano creato un regolamento che permette a FB di fare quello che vuole

  3. e’ molto seria.
    in USA stanno guardando con molta attenzione alla questione Youtube/bullismo che sta accadendo in tribunale da noi.
    il punto e che se intervieni nei contenuti (senza un ordine di un giudice), allora non puoi piu’ sostenere di essere un mero intermediario (fornitore di hosting) secondo la direttiva europea sul commercio elettronico, ed allora sei responsabile di cio’ che viene pubblicato.

  4. premetto che non ho una formazione di tipo legale, ma secondo me:
    – Il fatto che un soggetto si ponga come intermediario, non implica che debba consentire abusi del suo servizio.
    – Le condizioni di servizio servono per cautelarsi da possibili azioni legali e scaricare eventuali responsabilità verso chi non le rispetta.
    – Censurare (anche cose imbecilli) è sempre sbagliato.
    francesco

  5. In teoria, l’utente che conferisce dati a FB e’ (dovrebbe in teoria essere) consapevole che li sta fornendo con licenza di sfruttamento di tipo commerciale, revocabile in caso di cancellazione del profilo per volonta’ dell’utente o, da Facebook stesso, per violazione delle policy.
    Se i dati vengono “ceduti” il responsabile diventa il cessionario che sceglie di avvalersene (Facebook) ed ha la possibilita’ di esercitare il controllo (li potrebbe cancellare e non li cancella).
    Su questa base, il tipo di condizioni di utilizzo di Facebook non dovrebbe mai, neanche in astratto, averlo qualificato come un mero intermediario ai sensi della direttiva e-commerce: facebook non si limita a fornire supporto ai “post” degli utenti ma li utilizza (o puo’ utilizzare) per fini commerciali suoi propri.
    Un tale tipo di utilizzo dovrebbe comportare autoregolamentazione da parte degli utenti: se non voglio che un dato venga utilizzato da FB o che FB si possa rivalere su di me, non lo dovrei pubblicare.
    Parlare di giudici e censure, essendoci un problema di giurisdizione ed un’accettazione delle condizioni di utilizzo, lascia anche a me piu’ di qualche dubbio.
    Tutto cio’ non esclude che gli utenti siano corresponsabili dei post, quindi il tema rimane tutto da indagare e sviluppare.

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