FIMI a palle incatenate contro la SIAE sui bollini; inoltre, «Gomorra» nelle edicole di Napoli, dvd falsi con bollini veri

Link: FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana – Comunicati stampa.

Replica
di Fimi a Siae in tema di contrassegno
In data odierna FIMI ha scritto a SIAE e alle amministrazioni di
riferimento in merito al contrassegno SIAE ribadendo le proprie
osservazioni in materia.
In allegato la nota della Federazione SCARICA L’ALLEGATO

Le "amministrazioni di riferimento" sono SIAE (Assumma), Presidenza del Consiglio (Presidente Berlusconi), Ministero beni culturali (Ministro Bondi e Capo ufficio legislativo), Segreteria presidenza del consiglio (Masi), Ministero Economia (Ragioneria generale dello Stato), Capo dipartimento per l’informazione e l’editoria, AGCOM (Calabrò), Direttore Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore( Fallace)

Non manca invece di stupire l’intervento diretto di S.I.A.E. in materia, dato che l’ente, sul piano del contrassegno, è semplicemente titolare di un pubblico servizio ex-legge, le cui doglianze, espresse in maniera così inopportuna, risultano andare ben al di là delle legittime aspettative della categoria degli autori ed editori, per contro tale intervento potrebbe alimentare il sospetto che esso sottaccia solo l’obbiettivo di presidiare una provento rilevante a salvaguardia del proprio fabbisogno di cassa, piuttosto che perseguire un’efficace strumento di contrasto alla pirateria.

In ogni caso l’adozione di misure di security dovrebbe essere basata su procedure volontarie così come avviene in tutti i settori industriali e come è per il contrassegno delle edizioni librarie ex art. 123 l.d.a. e 12 reg..

Bravo Enzo… (BTW, i correttori ortografici fanno casino con il latino…)

Link: «Gomorra» nelle edicole di Napoli Ecco i dvd falsi della camorra -Video – Corriere del Mezzogiorno.

Bollini contraffatti – Bollini e fotomontaggi non hanno avuto effetto, avrà pensato. Peccato per chi ha rubato i primi ed eseguito i secondi. Non è un caso che la Siae, quando invia i propri bollini da apporre su cd e dvd originali, faccia scortare i mezzi che li trasportano. I furti non sono rari, e il motivo è presto svelato. I bollini costano poco: trecento esemplari per un cd musicale contenente 14 brani, si comprano a dieci euro. Il mercato del falso, però, ne trae enormi profitti.

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2 thoughts on “FIMI a palle incatenate contro la SIAE sui bollini; inoltre, «Gomorra» nelle edicole di Napoli, dvd falsi con bollini veri”

  1. Che nel 2008 qualcuno si intestardisca voler apporre un bollino “fisico” mi sembra una cosa tanto anacronistica quanto risibile. Ha ragione la FIMI: cosa c’e’ di strano nel fare una dichiarazione di tiratura e pagare su quella? Del resto la SIAE fa cosi’ con i bordero’ dei locali dove si suona. Questi vivono in un continuum temporale tutto loro.

  2. Domando alla SIAE se c’è qualche vincolo per poter inserire un brano musicale come colonna sonora di un sito. La risposta sta in un contratto che sostanzialmente mi dice che devo pagare una tassa di 300€/anno (certo, solo se i diritti sul brano sono riconosciuti a qualcuno…). Questa notizia non mi sorprende, ma mi appare terribilmente anacronistica. In realtà tutta la gestione del diritto d’autore, rivoluzionata dalla disponibilità di banda larga, è indeguata.

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