Pastblogging dall’evento su NGN

che si e' tenuto il 20 novembre a Milano.

Mario Mella di Fastweb ha fatto un bel discorso, anche se mi sembra che ci sia un baco nel ragionamento, che emerge da queste slide, non trovate ?:

Immagine 1
Immagine 2
Immagine 4

Francesco Sacco ha fatto una bella presentazione, che mi ha dato parecchio da pensare anche nel weekend. Ci tornerò su. L'essenza sta in questa slide:
Immagine 1

Luca Spada ha detto una cosa che non sapevo: se una amministrazione gli offre il sito e una lista di 20 interessati ad abbonarsi, lui apre una cella di Eolo. Certo, c'e' un po' di overselling perche' la copertura verde non e' totale, comunque e' impresisonante cio' che hanno fatto in un anno. (qualcuno ha dati su altre reti Hiperlan ?)
Immagine 1
Immagine 2
Immagine 3

Il Presidente-sole di ECTA, Innocenzo Genna, ha fatto una presentazione su cose che conosciamo abbastanza bene in questo blog. Due cose da evidenziare: Lo chiamo Presidente-sole perchè sotto la sua illuminata guida, ECTA ha superato gli oltre 100 associati! (e stanno entrando anche molti incumbent che sono incumbent a casa loro, ma competitor fuori). La seconda, le conclusioni.
Immagine 5
Immagine 4

Raffaele Tiscar, Direttore Generale per le reti e i servizi di pubblica utilità della Regione Lombardia, ha presentato le iniziative e le zone di intervento per l'eliminazione del DD in Lombardia. La domanda sorge spontanea, visto le coperture di Eolo: sulla base di quali dati si decidono quali sono le zone di intervento ? vediamo se qualcuno indovina (pensate pure male…). BTW, si parla di decine di milioni di nostri euro.
Immagine 6

Achille De Tomaso di Colt, mi ha detto al caffe' di avere preso qualche spunto da questo blog… Giudicate voi.. 😉

Immagine 7
Immagine 8

Marco Camisani Calzolari ha fatto una bella presentazione, ormai per pochi intimi a fine giornata. Riprendo alcuni spunti interessanti:
Immagine 9
Immagine 10
Immagine 11
Immagine 12
Immagine 13

Stefano Grillo di Nokia-Siemens ha mostrato un paio di slide con un concetto spesso negletto dai Telco: le persone vogliono fatser-than realtime (la killer app e' l'impazienza umana, la gratificazione istantanea, mai sentito ? ;-). Ha mostrato l'effetto sulla struttura di rete della migrazione in fibra in UK !!! ed ha chiuso sul fatto che va ripensato tutto, come se si fosse messo d'accordo con Sacco..
Immagine 14
 Immagine 15
Immagine 16
Immagine 17

Alessandro Talotta di Telecom Italia ci ha spiegato che occorre la segmentazione geografica, che gli impegni proposti vanno benissimo, che il bitstream va eliminato, ecc. Intervento molto tecnico, rivolto al Commissario Mannoni e, IMHO, con una linea in netto contrasto con quella tracciata in Europa.

Immagine 18
Immagine 19
Immagine 20
Immagine 21 

Benoit Felten ha fatto una presentazione bellissima ed un po' provocatoria (ripresa e citata da molti, anche da Talotta!). Vedere le slide per credere…

Immagine 22
Immagine 23
Immagine 24
Immagine 25
Immagine 26

Concludo con la prima presentazione della giornata, fatta dal Commissario Mannoni che ha detto, tra l'altro che: "puo' essere necessario/naturale fare un passo indietro sul tema della concorrenza infrastrutturale", "dovrebbe essere dato un maggior peso ad active remedies come il bitstream evoluto" e che "AGCOM è intenzionata a derogare al principio della neutralita' tecnologica imponendo l'architettura P2P". Tutto bene, a parte quest'ultima affermazione. Fare collegamenti in fibra punto-punto (Stefano Pileri ha ricordato che "l'ultimo miglio" in fibra puo' essere anche di 100 chilometri) come si fa a pagarlo ? rispetto al PON, gli investimenti sono decine di volte maggiori!

Immagine 2
Immagine 3
Immagine 4

If you like this post, please consider sharing it.

11 thoughts on “Pastblogging dall’evento su NGN”

  1. Stefano dice:
    I dati presentati da ECTA sono incredibili… (valori medi in US$)
    Ricavi medi per minuto: Europa 0,22; USA 0,07
    Tariffa di terminazione: Europa 0,13; USA 0,007
    Incredibile ma nn sorprendente direi conoscendo il modello adottato
    Questo non dipende dal fatto che gli USA siano più virtuosi di noi, ma perchè in USA si è scelto un modello regolamentare diverso dall’Europa: la terminazione fissa è simmetrica ($0,7 cent ricorda molto lo €0,59 cent a regime nel 2010 in Italia per la terminazione fissa no?) a quella mobile e io dico giustamente perchè la tecnologia delle reti di telecomunicazioni (circuito nel presente-passato e pacchetto futuro) è la stessa sia che sia wired o wireless. Il maggior costo (e va dimostrato carta alla mano da parte degli operatori USA) della terminazione mobile ricollegabile alle risorse radio scarse e ai costi per le frequenze sono caricate sui possessori di cellulari.
    Vale infatti il principio del RPP (Receiving party pays) per cui chi chiama un cellulare non paga una tariffa maggiorata rispetto ai numeri fissi mentre il costo addizionale è addebitato al ricevente (utente mobile). In Europa vale invece il CPP (Calling Party pays), chi chiama un cellulare paga per intero senza addebiti al ricevente.
    Questa scelta fatta in Europa ha comportato una diffusione del cellulare in Europa molto maggiore degli USA sia come penetrazione che come ARPU; tipico dell’utente USA rispondere quindi solo a chiamate che lo interessano e un tempo era tipico fare una chiamata dal cellulare e poi spegnere il telefono per nn ricevere chiamate senza considerare l’ampia diffusione di servizi tipo teledrin “audio/sms” di Sprint Nextel cioè il push to talk (da noi accennato un paio di anni fa ma mai spinto) che cannibalizza le classiche chiamate brevi. Da qui la differenza dell’ARPU tra USA ed EU; è chiaro che la terminazione mobile in EU ha finanziato la crescita degli operatori mobili europei che restano volenti o nolenti le società con i maggiori EBITDA in percentuale sui ricavi di tutto il settore TLC.

  2. Mi associo ai ringraziamenti per l’utilissima sintesi.
    Faccio un ipotesi sul baco nel ragionamento Fastweb: le applicazioni. Questa che la rete non si sviluppa senza le applicazioni, dove le applicazioni sono solo quelle che mette graziosamente a di$po$izione il gestore, personalmente lo sento dire dai tempi del fax. Poi l’ho sentito dire con il videolento, (…omissis di vari cadaveri tecnologici…), l’ATM, l’ADSL, l’SMS, l’MMS, il GPS/Galileo, il GPRS, l’EDGE, l’UMTS, l’HSDPA, il DVB-H, soprattutto l’IP e ovviamente la fibra.
    Il bello è che gli utenti hanno sempre cercato di usare queste tecnologie con le loro applicazioni, lottando fieramente contro gli operatori…

  3. No quelli sono proprio i punti di accesso alla rete. In soldoni access point e antenne. Sono collocati su tetti di scuole, municipi o edifici simili. Proprio da questo mese la rete e’ entrata in produzione ed e’ possibile da parte degli utenti farsi installare un antenna per la ricezione a casa e tramite alcuni operatori convenzionati usufruire del traffico internet.
    Questa la pagine delle caratteristiche tecniche, un disegno vale 1000 righe di spiegazione:
    http://www.trentinonetwork.it/infrastruttura/rete-winet/architettura-e-caratteristiche-della-rete
    Se avessi qualche curiosita’ basta chiedere

  4. Questa estate ho fatto le vacanze in Alta Val di Non, girandola un pò tutta. Avevo appunto notato che ogni edificio pubblico è dotato di “antennina” (e quelle Hiperlan sono abbastanza riconoscibili), rimanendo particolarmente colpito. Che una maggiore densità significhi minore potenza e copertura più capillare, nonchè “ridondanza”?
    Saluti

  5. Ops, non conosco le motivazioni per scelte fatte in fase di progettazione. Suppongo che la densità sia data dalla scelta di fare una rete con punti di distribuzione wi-fi/hiperlan e per offrire una copertura capillare, ma su questo non ho certezze.

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *