Expert System rende intelligenti i servizi online di Telecom

Questa e’ una ottima notizia. La tecnologia che ha di Expert System e’ fantastica.

Oltre alla analisi sintattica il sistema fa una analisi semantica usando quello che loro chiamano un "sensigrafo", ovvero un grafo dei sensi.

L’esempio che fa sempre il mio amico Stefano Spaggiari per spiegare cio’ che il sistema e’ in grado di fare e’ mostrare come riconosce la differenza di significato delle parole "vecchia" e "porta" tra  le frasi "la vecchia porta cigolava"  e "la vecchia porta una valigia".

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4 thoughts on “Expert System rende intelligenti i servizi online di Telecom”

  1. quando ho visto la presentazione di Stefano la prima volta sono rimasto a bocca aperta. Non pensavo che si potesse tradurre semanticamente, mi sembrava impossibile che nessuno lo usasse ancora. Invece magari molti lo usano e non me ne accorgo perchè è fatto benissimo… (paranoia mood)

  2. Gli strumenti semantici hanno grandi potenzialità. Qualche anno fa, quand’ero ancora all’università, ho giocato con l’idea di costruire indici semantici per portali web (basati su Zope). Utilizzando il database semantico wordnet: http://wordnet.princeton.edu/
    Non ho progredito oltre un rozzo prototipo perché era una curiosità personale e poi decisi di occuparmi d’altro per la tesina del corso di IA, che stavo seguendo.
    Se non ricordo male, l’uso commerciale di wordnet era al tempo sottoposto a varie limitazioni. Ora le cose sono cambiate, adottano la licenza BSD.
    La nascita di strumenti semantici di base con licenza open source o simile (e.s. http://www.opencyc.org/ ) determinerà una migrazione del valore nel mercato immediatamente attiguo, vedremo un gran fiorire di applicazioni semantiche: una volta che si sono fatti i mattoni, viene naturale costruire i palazzi.

  3. Anch’io sono rimasto molto colpito dalla presentazione fattami da Expert System, oltre un anno fa, benchè poi non ci sia stata l’opportunità di utilizzare quel tipo di tecnologia innessuno dei progetti che ho seguito.
    E ricordo di aver discusso (col fornitore e con i colleghi) di un potenziale ed importante limite: il sensigrafo va costruito! Cioè, quello valido per un motore di ricerca “generalista” è già disponibile, ma qualora si volesse usare lo strumento in un ambito “semanticamente di nicchia”, cioè sostanzialmente con un linguaggio molto aderente al suo dominio,i vari “iponimi” e “ipermonimi” (le estensioni del termine usate per costruire il grafo) vanno imputate a mano.

  4. Come “papà” del Sensigrafo, penso sia utile una precisazione. E’ vero che per il miglior funzionamento possibile della nostra tecnologia in un dominio molto verticale, aggiungere conoscenza specifica al Sensigrafo è molto utile (e si fa sia in automatico sia a mano vista la specificità) ma è ugualmente vero che, anche senza personalizzazioni, il sistema funziona comunque molto bene (grazie alla ricchezza di base del Sensigrafo che contiene poco meno di 400.000 concetti).

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